Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo di Luino ( 1929 - [1965] )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Condizione: pubblico

Profilo storico / Biografia

Nel 1928 l’Amministrazione comunale di Luino, nel tentativo di rilanciare il turismo locale, presenta un’istanza ai ministeri dell’Interno e delle Finanze, per la classificazione della località lacustre come “comune di cura”. Sentiti i pareri della Giunta provinciale amministrativa di Varese e del Consiglio centrale delle stazioni di cura presso il Ministero dell’Interno, Luino ottiene nel 1929 il riconoscimento di stazione di cura, soggiorno e turismo.
Il R.D. n. 765 del 15 aprile 1926 aveva istituito, infatti, le cosiddette stazioni di cura, soggiorno e turismo ossia località alla cui economia dava un contributo essenziale il concorso di turisti, in tutte o in alcune stagioni dell’anno, a scopo di cura, soggiorno o svago.
A seguito del riconoscimento di Luino è istituita un’Azienda autonoma per l’amministrazione della stazione, come persona giuridica distinta dal Comune, con la finalità di avviare un’ampia attività di promozione turistica (1); la sua prima sede è il Palazzo municipale.
L’Azienda è amministrata da un Comitato, in carica quattro anni e rieleggibile, assistito da un segretario e composto da: un presidente, designato dal Prefetto di Varese, un rappresentante dell’Ente Nazionale per le Industrie Turistiche, un rappresentante del Touring Club Italiano, un ingegnere e un medico, designati dal Consiglio provinciale di sanità di Varese, un delegato del settore alberghiero locale, un delegato dei commercianti e degli industriali della zona (entrambi scelti dal Prefetto) e due membri designati dal Consiglio comunale o dal Podestà.
Il Comune di Luino ha l’incombenza di provvedere ai bisogni dell’Azienda e su richiesta del Comitato di amministrazione applicare l’imposta e il contributo speciale di cura e, in caso di insufficienza dei proventi, applicare e riscuotere speciali contribuzioni.
I bilanci presentati dal Comitato sono sottoposti all’approvazione della Giunta provinciale amministrativa di Varese, previa comunicazione all’Amministrazione comunale, che esercita la sua vigilanza e tutela secondo le norme previste per le aziende municipalizzate.
Il 19 agosto 1943 il Prefetto di Varese, con suo decreto, scioglie il Comitato di amministrazione dell’Azienda di Luino e nomina un Commissario prefettizio, anche se, tra il 1943 e 1945, l’Azienda rimane inattiva per cause belliche (2).
A seguito della caduta del fascismo e della fine della Seconda guerra mondiale, l’attività ordinaria dell’ente, dopo l’amministrazione di un Commissario straordinario nel 1946, riprende, trasferendo la sua sede, nel corso degli anni Cinquanta, dal Palazzo municipale alla Stazione lacuale di Luino, sulla piazza dell’imbarcadero.
Nel 1960 le aziende di cura, soggiorno e turismo sono riordinate con il decreto del Presidente della Repubblica n. 1042 che ne concede l’autonomia amministrativa e la personalità giuridica di diritto pubblico e le sottopone alla vigilanza del Ministero del Turismo e dello spettacolo, istituito l’anno precedente (3). Gli organi dell’Azienda sono: un Consiglio di amministrazione, diretto da un Presidente, in carica per quattro anni e nominato dal Ministro del Turismo, e un Collegio dei revisori. Il Consiglio è composto dal presidente, da un rappresentante dell’Ente Provinciale per il Turismo, da due datori di lavoro e da due lavoratori appartenenti alle categorie economiche interessate al movimento turistico, dal Sindaco di Luino o da un assessore comunale, da un medico, designato dal Consiglio di sanità, e da un numero variabile (da 1 a 3) di esperti, su designazione del Prefetto; suo compito è quello di deliberare in merito alle direttive generali e ai programmi di attività, ai bilanci preventivi e ai conti consuntivi, ai regolamenti per il personale, l’organizzazione e il funzionamento di tutti i servizi dell’Azienda.
Il Ministero del Turismo e dello spettacolo ha la facoltà di sciogliere il Consiglio di amministrazione dell’Azienda, procedendo alla nomina di un commissario, per accertate gravi deficienze amministrative o per altre irregolarità tali da compromettere il normale funzionamento dell’ente.
Con il decreto del Presidente della Repubblica n. 6 del 14 gennaio 1972 sono trasferite alle regioni le funzioni amministrative esercitate dallo Stato in materia di turismo ed industria alberghiera, in particolare riguardo la programmazione e la promozione turistica, la gestione e il controllo degli enti provinciali del turismo e delle aziende autonome di cura, soggiorno e turismo (4).

Note
(1) Vedi A. Scicchitano, L’organizzazione delle aziende autonome per l’amministrazione delle stazioni di cura, di soggiorno o di turismo – Manuale tecnico-pratico sulle disposizioni legislative che regolano la materia, Como, La Provincia di Como, 1933 in Carteggio comunale, Sezione II, 1898-1949, b. 566, fasc. 334.
(2) I verbali di deliberazione del Comitato amministrativo presentano, infatti, un salto tra il 13 luglio 1943 e il 19 ottobre 1946.
(3) Legge 617 del 31 luglio 1959.
(4) La documentazione conservata in archivio non permette di capire fino a quando l’Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo di Luino sia stata attiva.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Dilda, Giovanni Luca (archivista) - Data intervento: 01 luglio 2023