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24 HOURS A Day in the Life - foto non esposte
25
[Foto di Mario Acquati]
([2018 aprile 7])
26
[Foto di Fausto Bravo]
([2018 aprile 7])
27
[Foto di Alessandro Buffa]
([2018 aprile 7])
28
[Foto di Filomena Castelluccio]
([2018 aprile 7])
29
[Foto di Luigi Cazzaniga]
([2018 aprile 7])
30
[Foto di Gaetano Conte]
([2018 aprile 7])
31
[Foto di Carla Garbini]
([2018 aprile 7])
32
[Foto di Marco Giussani]
([2018 aprile 7])
33
[Foto di Cinzia Guzzetti Ambrosi]
([2018 aprile 7])
34
[Foto di Giovanni Marazzini]
([2018 aprile 7])
35
[Foto di Vilma Marchesi]
([2018 aprile 7])
36
[Foto di Sabrina Perego]
([2018 aprile 7])
37
[Foto di Massimo Pinotti]
([2018 aprile 7])
39
[Foto di Mario Sparesato]
([2018 aprile 7])
41
[Foto di Sergio Vioglio]
([2018 aprile 7])
Foto di Giovanni Marazzini

[Foto di Giovanni Marazzini] ([2018 aprile 7])

Unità

Tipologia: unità documentaria

Scheda speciale: F - Fotografia

Serie di n. 5 foto digitali proposte (non esposte) al Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo nella sezione “24 Hours A day in the Life” della mostra “Supercity – Cusanello San Dugnano”.

Foto di Giovanni Marazzini. Il titolo è stato indicato dall’autore.

- h. 09.46; Passeggiata mattutina.
- h. 11.07; Entrata della sposa in chiesa.
- h. 11.38; Il rito della velazione.
- h. 17.42; Vecchia stazione Nord.
- h. 17.46: Passerella sulla ferrovia delle Nord.

Gruppo Fotoamatori Cusano Milanino
Circoli fotografici
Strade
Ferrovie
Santuario Madonna della Cintura
Matrimoni
Chiese
Associazioni

Autori:

  • Giovanni Marazzini (fotografo principale)
    Motivo dell'attribuzione
    • documentazione

Nota dell'archivista:

Rito della velazione (commento dell’autore Giovanni Marazzini)

Sotto la stessa tenda

Nel rito del matrimonio nuovo è prevista la possibilità di un gesto che per noi è estremamente
significativo: la velazione, l’imposizione del velo sugli sposi.
E’ un gesto antico che era andato un po’ perduto ma che è rimasto nella lingua italiana, almeno
quella giuridica perché i “promessi sposi” sono chiamati “nubendi”.
Nella tradizione latina il matrimonio si celebrava imponendo alla sposa il flammeum, un velo giallo
arancione… si diceva nubere, coprire come una nube.
La chiesa dei primi secoli scelse questo gesto come espressione delle nozze mutando in bianco il
colore del velo, gesto che è andato in disuso, pur permanendo in alcune regioni, a favore dello
scambio degli anelli.
Insieme, i genitori o i testimoni, tengono disteso un velo bianco sul capo di entrambi gli sposi per
tutta la durata della preghiera di benedizione, come segno della comunione di vita che lo Spirito,
avvolgendoli con la sua ombra, dona loro di vivere.
L’idea che l’ombra rappresenti la presenza e la benedizione di Dio la ritroviamo in tutta la Bibbia: il
Popolo d’Israele andando verso la terra promessa era guidato da una nuvola; quando Salomone
inaugurò il tempio a Gerusalemme questo si riempì di una nuvola; anche i discepoli di Gesù furono
avvolti da una nuvola quando contemplavano Gesù trasfigurato.
In quel velo è dunque rappresenta la “tenda” nuova della nuova famiglia: “per questo l’uomo
lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua sposa”, dice la Scrittura.
Anche se tradizionalmente è la moglie che lascia la propria famiglia e si trasferisce sotto la tenda
della famiglia del marito, almeno per il lavoro e la vita quotidiana, bisogna affermare con decisione
la saggezza della Parola di Dio: sposarsi è comunque un “lasciare” (che non vuol dire né
abbandonare, né dimenticare) la famiglia che ti ha cresciuto e costruirne una totalmente nuova sotto
una tenda nuova.

Supporto: digitale/virtuale

Altezza: 3000.0

Larghezza: 2000.0

Descrizione estrinseca:

OGTD= immagine digitale
OGTS=serie
MISU=pixel
MTX=C

misura approssimata (in pixel) delle immagini

Stato di conservazione: buono

Compilatori

  • Inserimento dati: Luigi Cazzaniga - Data intervento: 09 giugno 2020

Immagini

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