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Comune di Parre

Comune di Parre (1430 - 1832)

Fondo

Storia archivistica:

Lo statuto del comune di Parre, copia databile al XVII secolo, stabiliva che le scritture comunali venissero affidate al notaio (scrittore, cancelliere), eletto o incantato dal consiglio generale; egli era infatti “tenuto et obligato a scriver tutte le cosse che acaderanno ad esser scritti per il Comun nel suo tempo de detta elletione”. Era competenza notarile dunque, la compilazione di tutti i registri componenti le serie, fatta eccezione per i documenti pervenutici costituenti le “Liti” e per gli “Instrumenti”.
Tutti i registri redatti dal notaio dovevano essere riconsegnati, alla fine del mandato, alla comunità o meglio al nuovo scrittore.
I registri dovevano essere ben custoditi e conservati: un’apposita norma statutaria prevedeva la tutela dei libri comunali dalle azioni dei “malfattori”, ossia di usurpatori o danneggiatori; i responsabili dei danni dovevano essere privati di ogni “officio et beneficio” e sottoposti alla relativa pena.
Le uniche tracce di inventari redatti dal notaio e inerenti la documentazione archivistica comunale sono state trovate in alcuni registri di deliberazioni: si tratta di brevi elenchi relativi a libri di contabilità e di deliberazioni, consegnati ai sindaci o al notaio comunale e risalenti, per la maggior parte, al XVII secolo.
Quasi tutti i registri componenti le serie presentano, sul piatto anteriore, un’etichetta posta recentemente, anche se non è stato possibile stabilire con maggiore precisione il momento di tale operazione. Quelli della serie “Ordini” riportano tracce di un’etichetta antica posta sul dorso, indicante il titolo del registro ed alcuni libri della stessa serie presentano anche sul recto della prima carta alcune lettere alfabetiche oppure alcuni numeri.
L’archivio era stato inventariato alcuni anni fa, in modo abbastanza attendibile e valido, soprattutto per quanto riguarda gli atti notarili.
Il lavoro svolto da Archidata ha portato alla ricostituzione di dieci serie: “Ordini”, Cedole, “Ragioni del Comune”, “Calcazioni”, “Incanti”, “Taverna”, “Macina e sale”, “Estimi”, “Liti”, “Instrumenti” (gli ultimi due sono conservati nell’archivio parrocchiale).
Non tutte le serie sono costituite da un numero consistente di unità; infatti la serie “Cedole”, ad esempio, è formata da un unico registro; quelle più ricche sono le “Ragioni” (29 registri) e gli “Instrumenti” (53 atti pergamenacei).

Codici identificativi:

  • MIBA00051F (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Amalia Colombo
  • Maurizio Cosmai
  • Alessia Olivari
  • Carmen Palamini