Congregazione di carità napoleonica di Monza ( 1807 - 1814 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Monza

Codici identificativi

  • MIDB000CEE (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Con l’inizio dell’età napoleonica l’amministrazione di tutte le opere pie viene affidata a nuovi corpi collegiali, le congregazioni di carità. Il nuovo piano disciplinare amministrativo prevede una sola commissione ospedaliera – elemosiniera, al contrario di quanto accade in altre città le cui congregazioni mantengono due commissioni distinte.
Le incombenze e le necessità dell’ente vengono divise in quattro sezioni distinte relative alle disposizioni e ai compiti degli amministratori e impiegati; alla cura interna ed esterna dei malati poveri; alla distribuzione delle elemosine; alla gestione del monte di pietà. Il nuovo organo di gestione ha vita a Monza il 15 marzo 1808, ed è composto dal podestà del comune, dall’arciprete di Monza e da quattro amministratori che si riuniscono ordinariamente una volta alla settimana. La composizione del personale impiegatizio, che risulta quasi invariata rispetto al piano di regime del 1770, comprende un notaio – cancelliere – archivista, un ragionato, un cassiere, un protocollista scrittore, un agente di campagna e un maestro di casa, con le medesime incombenze loro attribuite nel regolamento precedente, tranne per i compiti di protocollazione affidati ad un impiegato apposito. La seconda sezione del piano disciplinare, relativa alle disposizioni per l’attività ospedaliera è rivolta esclusivamente al ricovero dei poveri (riconosciuti tali dalla stessa congregazione) affetti da malattia acuta e sanabile; ne sono esclusi ancora una volta i cronici, gli incurabili, i contagiosi e i pazzi. Il personale medico è costituito da un medico primario dell’ospedale (cui spetta anche il disimpegno del servizio domiciliare urbano), un chirurgo maggiore, un sottochirurgo e un medico forense (cui spetta il compito del servizio domiciliare extraurbano), uno speziale, quattro infermieri sottoposti al controllo di un infermiere capo e, infine, un sacerdote confessore. La sezione relativa all’attività elemosiniera rimane invariata, mentre nessuna struttura in particolare è prevista per il monte di pietà: vi sono addetti il cassiere e il ragioniere della stessa congregazione di carità.

Complessi archivistici