Inquisitori di Stato ( sec. XVI - sec. XVIII )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Preunitario

Condizione: pubblico

Sede: Venezia

Codici identificativi

  • MIDB000E2A (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Organo istruttorio composto da una giunta di tre membri, interna al consiglio dei Dieci, gli Inquisitori furono da questo istituiti il 20 sett. 1539 ed eletti annualmente, salvo interruzioni, tra tutti i suoi componenti con il titolo di “inquisitori sopra la propalazion dei segreti”. Abolita nel 1582, la “zonta” fu ripristinata definitivamente dal consiglio dei Dieci il 19 apr. 1583. A partire dal 1588, degli Inquisitori, che verso la fine del sec. XVI assunsero la denominazione di inquisitori di Stato, uno era scelto tra i consiglieri ducali (il rosso, contrapposto ai due neri, dal colore delle vesti), mentre gli altri due provenivano dai decemviri.
Gli Inquisitori “erano supremo tribunale in materia politica e inerente alla sicurezza dello stato, intesa nel senso più ampio, ed esercitavano funzioni di vigilanza, prevenzione, alta polizia, con progressiva tendenza ad assumere compiti di governo, specialmente nel sec. XVIII” (GG IV 902 sg.). In particolare, “avevano la sorveglianza su tutto ciò che spettava alla sicurezza dello Stato e la punizione di quanto aveva apparenza di attentato a quella: erano di loro competenza tutte le colpe politiche, le trasgressioni della legge, che proibiva ai nobili di frequentare o corrispondere con personaggi stranieri, le maldicenze contro il governo, le mancanze di rispetto a chiese e monasteri, i pubblici ritrovi, ecc.” (DA MOSTO, Archivio di Stato di Venezia, vol. I, p. 61). Le loro sentenze dovevano esser prese all’unanimità; quando non fossero segrete venivano proclamate nel Maggior consiglio.

Complessi archivistici

Fonti

  • DA MOSTO, Archivio di Stato di Venezia = DA MOSTO, A., L'Archivio di Stato di Venezia: indice generale, storico, descrittivo ed analitico, Roma, Biblioteca d'arte, 1937 - 1940, 2 voll.

Compilatori

  • Prima redazione: Ermis Gamba (archivista) - Data intervento: 02 novembre 2006