Asilo infantile Ambrosoli Ferrari ( 1866 - 2001 1866 - 2001 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Altre denominazioni: Asilo infantile Ambrosoli [Cronologia:]
Sede: Argegno
Codici identificativi
- MIDB000E32 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]
Profilo storico / Biografia
L’Asilo infantile di Argegno viene fondato grazie ad un legato di Aristide Ambrosoli nel cui testamento del 18 agosto 1866 è disposto un lascito di 14.400 lire destinate all’istituzione di un asilo d’infanzia per i bambini e le bambine di Argegno (1).
L’Asilo viene eretto in corpo morale con regio decreto del 29 luglio 1878 n. 1961 e con la denominazione di Asilo Ambrosoli. Con successivo regio decreto del 21 giugno 1885 ne viene approvato lo statuto organico.
Scopo dell’ente è “raccogliere e custodire in tutti i giorni dell’anno, esclusi i festivi, i fanciulli di ambo i sessi che abbiano l’età non minore di anni tre e non maggiore di sei e fino a che siano ammessi alla scuola elementare, e di impartire loro quella educazione morale, intellettuale, civile e religiosa che l’età loro permette”. Come recita l’articolo 3 dello statuto, l’attività educativa viene svolta nella “casa di sua ragione, appositamente costrutta su terreno all’uopo assegnato dal Comune”.
L’amministrazione dell’Asilo è affidata ad una Commissione composta da cinque persone designate dal fondatore “ossia: il Parroco, il Medico, ed il Farmacista (semprechè risiedano nel Comune) quali membri nati e due Consiglieri comunali quali membri elettivi”. Questi ultimi vengono nominati ogni due anni dal Consiglio comunale che possono essere rieletti ma che, perdendo la qualità di consiglieri, decadono da membri della Commissione.
Nel 1900 il patrimonio dell’ente si arricchisce grazie ad un’ulteriore donazione di 12.500 lire voluta da Volumnia Ambrosoli in Ferrari con testamento olografo del 27 gennaio dello stesso anno. Nell’atto la testatrice fa istanza affinché venga prevista la modifica del nome dell’Asilo infantile “Ambrosoli” in “Ambrosoli – Ferrari”, in ricordo del figlio Niceforo Ferrari, deceduto prematuramente. La donazione e le sue condizioni sono accettate con deliberazione della Commissione amministratrice del 3 agosto 1902.
Con l’avvento del Fascismo, lo statuto organico viene riformato. Infatti nella documentazione conservata in archivio se ne ritrovano diverse versioni successive, in buona parte approvate dal Consiglio di amministrazione. Si segnala in particolare la stesura del novembre del 1939 (2) adottata dal Consiglio d’amministrazione ed approvata con regio decreto del 21 ottobre 1940 (3). Questo articolato prevede alcuni cambiamenti negli organi amministrativi: il Consiglio di amministrazione si compone ora oltre che dai tre “membri nati” (parroco, medico, e farmacista) di altri quattro membri nominati rispettivamente dal Podestà, dall’ECA, dal Comando federale della Gioventù italiana del Littorio e dal Provveditore agli studi della provincia. I quattro consiglieri elettivi durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati.
A seguito delle riforme conseguenti alla caduta del Fascismo lo statuto subisce ulteriori modifiche: nell’archivio se ne ritrovano versioni del 1947 (4), del 1954 (5) e del 1956 (6).
Il patrimonio dell’asilo viene periodicamente arricchito da successivi legati e donazioni. Ne sono alcuni esempi i seguenti:
- donazione Angelo Carughi (7), in memoria del nipote, con una rendita annua di 500 lire;
- legato Stella Frigerio e fratelli Grandi (8), per la somma di lire 500 destinata alla distribuzione gratuita della minestra ai fanciulli indigenti;
- legato Erminia Tedeschi (9);
- legato Maddalena Strada (10), di lire 500;
- legato Isabella Peroni (11), di lire 7.000;
- legato Clementina Elvira Piazzoli (12), di lire 20.000.
Per quanto riguarda gli aspetti educativi l’ente si avvale sia di personale laico che religioso: dalla documentazione infatti emerge che l’asilo dispone sia di maestre assunte direttamente che di insegnanti convenzionati appartenenti a diversi ordini religiosi come le suore dell’Istituto “Figlie di Betlem” di Milano e dell’Istituto delle “Discepole del Buon Pastore” (1964 – 1966).
L’attività dell’ente dalla fine degli anni settanta del secolo scorso, inizia un lento declino, come denota la progressiva diminuzione della documentazione conservata in archivio. Divenuta IPAB a seguito delle leggi regionali di riforma del settore assistenziale, concluderà la sua vita nel 2001. Infatti con delibera n. 7/3441 del 16 febbraio 2001 la Giunta regionale della Lombardia nomina il Commissario straordinario nella persona dell’architetto Paolo Bortolotto con il compito di adottare i provvedimenti deliberativi necessari all’estinzione dell’ente. Con successiva delibera n. 7/6591 del 29 ottobre 2001 la Giunta regionale della Lombardia estingue, ai sensi dell’art. 4 comma 33 della legge regionale 1/2000, l’IPAB “Asilo infantile Ambrosoli – Ferrari” di Argegno. Il patrimonio residuo, compreso l’archivio, viene devoluto al Comune di Argegno.
- – - – - – - – - –
Note
1. Cfr. l’archivio: cart. 2, fasc. 1.
2. Cfr. l’archivio: cart. 1, fasc. 19.
3. Cfr. l’archivio: cart. 1, fasc. 20.
4. Cfr. l’archivio: cart. 1, fasc. 27.
5. Cfr. l’archivio: cart. 1, fasc. 29.
6. Cfr. l’archivio comunale: cart. 54, fasc. 13.
7. Cfr. l’archivio: cart. 3, fasc. 2 (anni 1916 – 1918).
8. Cfr. l’archivio: cart. 3, fasc. 4 (anni 1919 – 1920).
9. Cfr. l’archivio: cart. 3, fasc. 11 (anno 1940).
10. Cfr. l’archivio: cart. 3, fasc. 12 (anno 1942).
11. Cfr. l’archivio: cart. 3, fasc. 14 (anno 1942).
12. Cfr. l’archivio: cart. 3, fasc. 25 (anno 1954).
Complessi archivistici
- Asilo infantile Ambrosoli Ferrari (1866 - 1999)
Compilatori
- Domenico Quartieri (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/1252