Consorzio irriguo seriola Bajona ( sec. XIV - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente funzionale territoriale

Condizione: pubblico

Sede: Chiari

Codici identificativi

  • MIDB000FF1 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Il vaso d’acqua denominato seriola Bajona si estrae in sponda sinistra dell’Oglio, di fronte a Palosco e a valle di Palazzolo. Derivata e condotta fino a Chiari per irrigare esclusivamente parte di quelle campagne, venne ampliata per opera di Regina della Scala nel 1367 al fine di bonificare i terreni di sua proprietà in Pontoglio. Attraverso un percorso di circa 15 km, eroga le sue acque dapprima, in quantità esigua, nel territorio di Pontoglio; quindi nei fondi di Urago dove si trova il bocchetto Padernello. Agli inizi del secolo scorso in tale tratto, per volere dei Martinengo, si aprirono i bocchetti abusivi del Gazzo, di Mezzo e del Ponte delle vacche. Un quarto, detto Carona, fu aperto a valle del ponte di Lograto: esso serve soprattutto il territorio di Chiari e prosegue per Castelcovati, Castrezzato e Lograto.
La proprietà, la manutenzione e il governo del vaso spettavano ai proprietari delle terre irrigate poste in territorio di Chiari, Castrezzato e Castelcovati.
Originariamente alla ordinaria amministrazione vennero delegati quattro membri, detti deputati, scelti fra i detti proprietari. Loro compito era di visitare almeno tre volte l’anno – in occasione delle cosiddette “cavalcate”- il vaso. La prima volta a vaso pieno, per rilevare i bisogni dello stesso; la seconda a vaso vuoto durante la settimana di “curazione”, per supervisionare ai lavori in corso di esecuzione; la terza di nuovo a vaso pieno, per verificare che ogni inconveniente fosse stato tolto e liquidare il conto agli operai.
Per il disimpegno di tali mansioni i deputati erano affiancati da un cancelliere. A costui spettava la tenuta dell’archivio, dei registri, degli orari, del catasto; ancora, il compito di provvedere all’incanto dell’esattoria, alla convocazione delle adunanze della deputazione e delle vicinie dei compartecipi.
La vicinia dei compartecipi, che di solito era tenuta il 25 marzo di ogni anno nella Chiesa del Rosso di proprietà delle seriole Vecchia e Nuova, approvava il conto consuntivo d’amministrazione annuale, stabiliva i fondi per le spese dell’anno successivo, rieleggeva o rimpiazzava i deputati scaduti e trattava le altre eventuali occorrenze.
Oltre alle cariche amministrative, per la continua e diretta sorveglianza del vaso, si disponeva di un custode delle bocche, di un camparo e di due anziani, ai quali ultimi spettava in primo luogo di sorvegliare i lavori durante la settimana di curazione e durante il corso dell’anno (1).
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1. Queste informazioni sono state tratte dalla lettera di Giuseppe Cadeo agli utenti e proprietari del vaso Bajona del 25 marzo 1923 in Archivio della seriola Bajona, unità n. 1.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Sara Cazzoli (Archivista)
  • Roberta Gallotti (Archivista)
  • Debora Piroli (Archivista)