Comune dei Corpi santi di Como ( sec. XV - 1817 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente pubblico territoriale
Sede: Como
Codici identificativi
- MIDB00109A (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]
Profilo storico / Biografia
“La comunità dei Corpi Santi era costituita da una fascia periferica del pago suburbano” (1) le cui origini vengono fatte derivare, da alcuni storici, dalla presenza delle zone cimiteriali che cingevano anticamente la città, da altri, dalla presenza nel territorio di numerosi beni di enti religiosi.
Già anticamente esistenti, “nel secolo XV …, alle circoscrizioni dei Borghi e dei Corpi Santi venne aggiunta anche la Castellanza del Baradello, costituita dalle vicinanze di Morsenzia, Rebbio, Albate, Trecallo, Baraggia e Navedano. Tale circoscrizione durò sino al 1527, anno in cui per ordine del governatore spagnolo Pietro Arias, il Baradello fu demolito. Dopo di che anche le terre della sua circoscrizione tornarono a riunirsi amministrativamente al resto della pieve di Zezio” (2).
Nel 1652 il territorio dei Corpi Santi comprendeva le comunità di Acquanegra e Guzza composta da 4 fuochi, Albate, Trecallo e Baraggia da 33, Breccia e Lazzago da 37, Cassina del Sena (Senna) da 5, Rebbio da 24, Camerlata da 12, Muggiò da 3, Cassina di Navedano da 6, Bassone da 3, Montelompino e Bignanico da 57, Lora da 7, Ronco da 2, Monteverde da 5, Molini sopra il fiume Aperto da 7, ed infine Garzola composto da un solo fuoco (3).
Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che la comunità dei Corpi Santi della città di Como era composta dai borghi di Sant’Agostino, San Salvatore, San Giorgio di Vico, Cernobbio e Lompino, borgo della Santissima Annunziata, borgo di Porta Torre, di San Bartolomeo e San Protaso, borgo di San Vitale e San Martino, borgo di Garzola e San Giuliano, Bignanico ed uniti, Fiume Aperto, Lora e Valeggio. L’unione dei Corpi santi non era infeudata né pagava alcun carico di redenzione essendo unita alla città di Como. Per lo stesso motivo non aveva consiglio autonomo ad esclusione di Cernobbio che disponeva di una forma di rappresentanza (unione) per il riparto delle spese locali. Il territorio era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como per i servizi del quale pagava un contributo alla città. Al podestà ricorreva tramite gli anziani dei singoli luoghi (4).
Nell’"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 la circoscrizione dei Borghi e Corpi santi risulta costituita dalle seguenti comunità: Albate con Trecallo, Baraggia, Muggiò e Acquanegra; Baraggiola; Breccia con Lazzago; borghi di Sant’Agostino, San Salvatore, San Giorgio di Vico, Cernobbio, Lompino, Tarlengo, Cardano, Cardanino, Palleda, Quarcino, Sagnino e Mognano; Rebbio; Senna con Navedano e Bassone; Camerlata (5).
In esecuzione dell’editto 10 giugno 1757 che fissava il comparto territoriale dello Stato di Milano e in esso il compartimento della città e territorio di Como, costituivano la comunità dei Borghi e Corpi santi della città di Como le parrocchie di San Zenone o Monte Olimpino; San Salvatore; San Giorgio; Santissima Annunziata; Sant’Antonino; San Vitale; San Martino; San Bartolomeo; San Carpoforo o Camerlata (6).
Distinti dalla città, i Borghi e Corpi Santi compaiono nella compartimentazione territoriale del Regno d’Italia (7) come comune autonomo di II classe, costituito da 7.664 abitanti e collocato nel Distretto I di Como, Cantone I di Como.
In base alla nuova compartimentazione territoriale del Regno Lombardo – veneto, i Corpi Santi della Città, nuovamente distinti dalla città stessa, vennero inseriti nella Provincia di Como, Distretto II di Como. Con dispaccio governativo del 5 settembre 1817 sette delle nove comunità che li componevano, precisamente quelle delle parrocchie di San Salvatore, San Giorgio, Santissima Annunziata, Sant’Antonino, San Vitale, San Martino e San Bartolomeo vennero definitivamente unite alla città, mentre le restanti due, Camerlata e Monte Olimpino, si costituirono in comunità autonome e vennero inserite nel Distretto II di Como (8).
Note
1. Matteo Gianoncelli, Como e la sua convalle, Como, New Press, 1975, (opera realizzata nell’ambito dell’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Como per gli studi preliminari alla formazione dei piani particolareggiati dei Borghi.
2. Cfr. nota 1, pag. 45.
3. "Nota de focolari delle terre delle tre pievi di Fino, Zezio e Ugiate, Contado di Como .. ", 1652, ASCo, Fondo ex Biblioteca, cart. 19.
4. Risposte ai 45 quesiti della Real Giunta del Censimento, ASMi, Catasto, cart. 3027.
5. “Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano”, 1753, ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
6. Editto 10 giugno 1757 per il compartimento territoriale dello stato di Milano (1757), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
7. Decreto sull’Amministrazione pubblica e sul Comparto territoriale del Regno 8 giugno 1805 (1805), Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, I, Milano, pp. 141 – 304.
8. Notificazione governativa 12 febbraio 1816 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno lombardo – veneto, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti sì amministrativi che giudiziari, Milano, 1816, I.
Profilo redatto sulla base di: Civita, Como = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia – Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti
Complessi archivistici
- Comune di Camerlata (1772 - 1884)
Compilatori
- Domenico Quartieri (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/1479