Consorzio della Misericordia di Mornico al Serio ( sec. XV - 1807 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Mornico al Serio

Codici identificativi

  • MIDB00116E (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

In Antico Regime l’esercizio delle pratiche del soccorso e della beneficenza era svolto consorzi che mantenevano un forte legame sia con la comunità dei fedeli che riconoscevano la loro appartenenza comune ad una chiesa, sia alla comunità laica che esercitava ed esplicava le proprie forme di governo nella struttura comunale. La Misericordia di Mornico al Serio non si discosta da altri enti consimili riconosciuti nella provincia bergamasca.

Il primo riferimento alla Misericordia di Mornico rintracciato risale al 1520 (1) anche se è lecito presumere che l’ente fosse già attivo da parecchi anni (2)

Dalla “Descrizione di Bergamo e suo territorio del 1596” del Capitano Giovanni da Lezze è possibile ricavare notizie circa il funzionamento dell’ente amministrato da tre presidenti coadiuvati da un tesoriere, con uno stipendio di lire 16; la loro nomina veniva fatta dai consoli e sindaci del comune. L’entrata di 200 scudi veniva gestita per lo più per elemosine ai poveri.

L’attività dell’ente si svolge su due fronti: la carità e l’assistenza sono esplicate attraverso distribuzioni di elemosine e generi di prima necessità; l’amministrazione del considerevole patrimonio viene gestito con l’attività del prestito con interesse. L’archivio documenta in particolare l’attività di gestione del Monte Frumentario (3) e l’attività di prestito di capitali (4). Con le istruzioni 5 settembre 1807, emanate in esecuzione del decreto 21 dicembre 1807 istitutivo delle Congregazioni di carità, le attività gestite dalla Misericordia passano al nuovo ente.

Note

(1) Visita pastorale Lippomani, 18 maggio 1520, I, pag. 14r, nota in M.T. Brolis “Assistenza e carità a Mornico nel Medioevo” in “Mornico al Serio. Storia di un popolo e di un’identità” pag. 194. L’autore spiega anche come il patrimonio fondiario di circa 80 pertiche fosse frutto di un’attività in corso da molto tempo.

(2) Sulla diffusione delle misericordie nel territorio bergamasco vedi anche "M.T. Brolis, “Confraternite bergamasche bassomedievali. Nuove fonti e prospettive di ricerca”, in “Rivista di storia della Chiesa in Italia”, 49 (1995).

(3) Brolis, Assistenza e carità, pag. 194-195, vedi serie 2.1

(4) Vedi serie 2.2. Sull’attività generale di Monti e Misericordie nel territorio bergamasco D. Montanari “I Monti di pietà bergamaschi (sec XVI-XVIII)” in “Storia sociale ed economica di Bergamo. Il tempo della Serenissima. L’immagine della Bergamasca”, Bergamo, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo-Istituto di studi e ricerche, 1995; dello stesso autore "Gregorio Barbarigo a Bergamo (1657-1664), Milano, 1997.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Chiara Geroldi (Archivista)
  • Lucia Citerio (Archivista)