Comune di Osio sotto ( sec. XIV - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Osio sotto

Codici identificativi

  • MIDB001182 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Il comune di Osio Sotto appare, con la denominazione di “Oxio inferiori”, nel 1331 nella lista dei comuni “de foris” della “facta” di Porta Santo Stefano negli Statuti di Bergamo (1). I confini con i comuni limitrofi di Verdellino, Boltiere, Levate, Brembate di Sotto e Osio Sopra vengono definiti formalmente il 24 giugno 1392 (2). Il fiume Brembo segnava, e segna, il confine occidentale con il territorio del comune di Filago. Nelle successive redazioni del 1453 e 1491 degli Statuti di Bergamo Osio Sotto è registrato in unione ad Osio Sopra. In età veneta il comune fece parte della Quadra di Mezzo, retto da un console e tre sindaci, eletti dal consiglio generale. A fine Cinquecento il comune possedeva quattrocento pertiche di terra e contava 64 “fuochi” (nuclei familiari) e 720 abitanti. Il consiglio generale, o vicinanza, eleggeva tre sindaci che affiancavano il console nell’amministrazione del comune. La vita dei comuni del distretto del Piano della provincia di Bergamo era maggiormente soggetta alla città di Bergamo, in particolare ai grandi proprietari terrieri che erano cittadini, e l’ambito della Quadra aveva funzioni di ripartizione fiscale nell’ambito del distretto.(3). Nel XVIII secolo la crisi delle istituzioni di Antico Regime nelle piccole comunità si manifestò sottoforma di malversazioni di vario genere unitamente al cattivo funzionamento di tutti gli organi cui era delegata l’amministrazione. In quest’ambito va inquadrata la “Terminazione” emanata, su sollecitazione di alcuni cittadini di Osio; da parte del capitano di Bergamo Marin Cavalli con la quale si modificarono alcuni aspetti della vita comunale. Fra l’altro si ordinò di rifare l’estimo del comune, e allo scopo vennero eletti due deputati che gratuitamente avrebbero dovuto in tempi rapidi realizzare l’opera; inoltre si stabilì che prima di iniziare una controversia, sarebbe stato necessario richiedere il parere, scritto e separato, di due avvocati. Si decise, inoltre, che ogni mese di dicembre, il console e i sindaci riunissero i contribuenti dell’estimo reale e con questi eleggessero tre calcolatori che verificassero i conti degli amministratori uscenti. Ogni anno si sarebbero eletti due calcolatori, mentre uno sarebbe rimasto in carica per un biennio. Venne ordinato, infine, che il consiglio minore, formato da dodici membri eletti dal consiglio generale, venisse annualmente rinnovato per due terzi, definendo in due anni la contumacia dalla carica e che si procedesse all’incanto della carica di tesoriere, al quale era demandata l’amministrazione finanziaria del comune (4). Si stabilì inoltre che il consiglio eleggesse annualmente otto dei dodici membri che formavano il consiglio minore, i sindaci e il cancelliere dei luoghi pii e, ogni tre anni, un cancelliere che, fra l’altro, avesse cura della organizzazione e conservazione dell’archivio comunale. Stabilì, inoltre, che, nel mese di dicembre, il console e i sindaci riunissero i contribuenti dell’estimo e con questi eleggessero tre calcolatori che verificassero i conti degli amministratori uscenti. Mancando il comune di locali idonei, il capitano lo autorizzò a prendere in affitto una o due stanze. Il capitano Nicolò Erizzo I ordinò, in seguito, che al consiglio generale per l’elezione dei calcolatori potessero prendere parte tutti quelli che volevano partecipare. Alla fine Settecento il comune contava 780 abitanti (5).
Con l’avvento della Repubblica Cisalpina e sucessivamente del Regno d’Italia, in periodo napoleonico, Osio di sotto venne prima inserito nel cantone di Verdello nell’aprile 1797 (Legge 17 aprile 1797), poi passò nel distretto XXI di Verdello nel marzo 1798 (Legge 6 marzo 1798), e nel distretto XV del Serio e Brembo nel settembre successivo (Legge 26 settembre 1798). Nel maggio 1801 fu posto nel distretto III di Treviglio (Legge 13 maggio 1801) per essere poi posto nel distretto XIII del Serio e Brembo nel giugno 1804 (Decreto 27 giugno 1804) e in seguito nel cantone IV di Verdello del distretto II di Treviglio (Distrettuazione 1805). Nel 1805 contava 1012 abitanti. Nel 1809 ne contava 1018. Successivamente venne inserito nel cantone IV di Verdello del distretto II di Treviglio, aggregò nel gennaio 1810 Boltiere e Ciserano (Decreto 31 marzo 1809). Infine, con l’avvento della dominazione austriaca, venne collocato, con 1111 abitanti, nel distretto XIII di Verdello (Legge 12 febbraio 1816). Nel 1853 passò nel distretto II di Bergamo (Legge 1853). A quella data era comune, con convocato generale, di 1590 abitanti. In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Osio di Sotto con 1.703 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IV di Verdello, circondario II di Treviglio, provincia di Bergamo. L’attuale denominazione del comune è registrata dal primo censimento nazionale del 1861, mentre nel comparto territoriale del 1859 risulta ancora la denominazione di “Osio di Sotto”.
Alla costituzione del Regno d’Italia nel 1861, il comune aveva una popolazione residente di 1.749 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da
un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Verdello Maggiore, circondario di Treviglio e provincia di Bergamo (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 1.842 (Censimento 1871); abitanti 2.026 (Censimento 1881); abitanti 2.166 (Censimento 1901); abitanti 2.273 (Censimento 1911); abitanti 2.464 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Treviglio della provincia di Bergamo. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 3.156 (Censimento 1931); abitanti 3.398 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Orio Sotto veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 4.389 (Censimento 1951); abitanti 5.163 (Censimento 1961); abitanti 6.487 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Osio Sotto aveva una superficie di ettari 745.
L’attività prevalente nel comune fu per secoli l’agricoltura: “Osio di Sotto – scriveva nel 1820 Maironi da Ponte” è un grosso villaggio del distretto e della Pretura di Verdello il suo territorio produce in copia frumento, granoturco e lino; ed è corredato di molti gelsi, che quivi prosperano. Ha mille cinquanta abitanti nella massima parte agricoltori. Vi si trovano le arti di comodo, siccome nelle borgate".
Cento anni dopo i circa 2500 abitanti di Osio Sotto sono impegnati soprattutto nell’attività agricola, ora affiancata dall’industria della seta e dagli stabilimenti siderurgici di Dalmine fondati nel 1908, e destinati progressivamente ad attrarre la maggioranza dei lavoratori: la manodopera dello stabilimento passò dai 209 dipendenti del 1908 ai 6097 del 1945.
Altra importante industria venne attivata negli anni settanta dell’ottocento, con l’impianto di un incannatoio tessile nell’attuale via XXV aprile; in esso trovarono impiego circa cento operaie e l’attività proseguì sino ai primi anni del ‘900, quando la lavorazione si trasferì interamente al nuovo stabilimento della Rasica in Osio Sopra. Negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale sono attive quasi un centinaio di imprese artigiane e commerciali. Punto di riferimento per l’occupazione fu anche nel dopoguerra l’industria siderurgica di Dalmine, la Società Tubi Mannesmann, dove le autorità comunali cercarono di far assumere i disoccupati delle famiglie più indigenti.
La struttura urbanistica del paese, pressoché immutata rispetto ai secoli precedenti, presenta all’inizio del novecento un abitato raccolto attorno alla Strada Provinciale milanese da nord a sud, intersecata dalla strada di Verdello, le due vie principali dalle quali si diramavano gli altri percorsi stradali. Al centro del paese si aprivano l’antica piazza intitolata nel 1896 a Don Antonio Agliardi, già parroco di Osio Sotto e nominato poi Cardinale, e la piazza della chiesa o del municipio, utilizzata per celebrazioni religiose e attività civili. Attorno a quest’area si raggruppavano in poche centinaia di metri tutte le abitazioni, con poche case lungo la Provinciale e più lontano soltanto isolate cascine.

Profilo redatto sulla base di Civita, Bergamo = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIVXIX secolo. Bergamo, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini (Archimedia s.c.), e Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859 – 1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi.

Note
(1) Statuti di Bergamo del 1331, Statuta Bergomi anni 1333 condita, Bergamo, Biblioteca A. Mai, segnatura Sala I D 9 19
(2)“Terninacio teratori de Oxio Inferiori” in atti del notaio Zilioto de Urio. In “Confini dei comuni del territorio di Bergamo”, 1392-1395, trascrizione del Codice Patetta n. 1387 della Biblioteca Apostolica Vaticana, a cura di Vincenzo Marchetti, Provincia di Bergamo 1996
(3) Giovanni Da Lezze, Descrizione di Bergamo e suo Territorio, Bergamo, Provincia di Bergamo, 1988
(4)“Terminazione formata dal nobil homo Marin Cavalli capitanio vice podestà di Bergomo per il Governo e buona direzione del commune di Osio Sotto, approvata con ducali dell’Eccellentissimo Senato de dì 23 settembre 1762, Venezia, repubblica, senato”.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Sergio Ganzerla (Archivista)
  • Antonino Piscitello (Archivista)