Luoghi pii elemosinieri di Casalmorano ( 1817 - 1862 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Casalmorano

Codici identificativi

  • MIDB0011A6 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Nel corso dell’800 si ebbero ripetute donazioni in denaro, per lo più ufficializzate da lasciti testamentari da parte di esponenti dell’aristocrazia terriera e della nobiltà locale. le iniziative benefiche avevano una secolare tradizione, infatti dal 1679 era distribuito il lascito dotale del sacerdote Giovanni Battista Martinelli, parrocco di Casalmorano, riservato alle fanciulle povere del paese. L’amministrazione della rendita in un primo tempo fu gestita dalla Confraternita della Beata Vergine del Rosario, poi confluì nella fabbriceria parrocchiale.
Nel 1817 si ha il lascito perpetuo di Luigi Cogrossi, 1852 con disposizione testamentaria il lascito della nobil donna Giuseppa dè Malossi, nel 1852 e nel 1872 le donazioni di Pietro e Luigi Carcano. L’ammontare complessivo delle rendite da assegnare annualmente superava le mille lire. Questo consistente valore finanziario delle risorse benefiche da gestire procurava non pochi problemi in merito ai criteri ed alle competenze della distribuzione.
L’pera Pia dei Sussidi ossia degli Istituti Elemosinieri in Casalmorano prende appunto la sua origine dai lasciti perpetui fatti da Luigi Cogrossi con testamento del 22 marzo 1817, e dalla nobil donna Giuseppa dè Malossi con testamento 5 febbraio 1852. Scopo della stessa è di somministare denaro ed oggetti in natura agli infermi ed ai poveri del Comune, secondo le disposizioni testamentarie dei legati o secondo le deliberazioni della Congregazione di Carità. L’Opera Pia era ammnistrata dalla Congregazione di Carità in conformità della legge del 3 agosto 1862 e dallo Statuto Organico della Congregazione di Carità approvato con decreto reale del 17 settembre 1868.

Complessi archivistici