Comune di Oscasale ( sec. XIII - 1842 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Oscasale

Codici identificativi

  • MIDB0011A9 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Prima del 1000, i monaci Benedettini ad Oscasale avevano costruito un monastero e una chiesa dedicata a San Gregorio, che godeva del titolo di pieve, Chiesa plebana battesimale fino al 1492, il titolo di pieve viene trasferito in seguito ad Annicco. In alcuni documenti del secolo X si trova traccia di questo borgo, Oscasale, allora denominato Ursocasale. Faceva parte dei possedimenti del vescovo di Cremona, Olderico, conte Franco, che nel 995 circa donò la corte di Raigarda presso Oscasale ai Benedettini ivi residenti. Nel 1201 il borgo di Oscasale venne preso e distrutto dai Milanesi, nel 1221 0 1222 venne concesso in feudo dal vescovo Omobono Medalberti alla famiglia Dovara. Nel 1228 sono citati il burgum e il castrum di Oscasale. Nel 1451 Oscasale è menzionato tra le terre, le ville e i luoghi “que nunc obentiunt civitati Cremone”, afferenti alla Porta Ariberti (Elenco delle "terre sottoposte alla giurisdizione di Cremona, 1451).

Oscasale è citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 (“Repertorio delle scritture dell’abolito Contado”) ed elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644).

Nel “Compartimento territoriale specificate le cassine” del 1751 Oscasale era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese, dato confermato anche dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento, datate 1751 (Compartimento, 1751; Risposte ai 45 quesiti, cart. 3054).

Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune, non infeudato, era amministrato dal deputato, eletto dall’assemblea degli estimati, che, su invito del console, si riuniva ogni semestre nella pubblica piazza con l’intervento del deputato, del cancelliere, dell’assistente regio e del console anche per stabilire il riparto dei carichi. La comunità affidava la redazione delle pubbliche scritture al cancelliere, residente nella vicina terra di San Bassano, che custodiva in una cassetta i pochi documenti del comune rimasti dopo il “saccheggio del 1733”, mentre l’esazione dei carichi era compito del tesoriere, nominato per pubblico incanto con incarico triennale.

Alla metà del XVIII secolo il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Cremona e il console, tutore dell’ordine pubblico, prestava giuramento presso la banca criminale della provincia superiore della curia pretoria.

All’epoca la comunità contava 305 anime.

Nel compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato con editto del 10 giugno 1757, risulta inserito nella delegazione V della provincia superiore di Cremona (editto 10 giugno 1757). Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca, pubblicato con editto del 26 settembre 1786, apparteneva alla delegazione V della provincia di Cremona (editto 26 settembre 1786).

Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Oscasale era uno dei comuni del distretto 16 di Soresina del dipartimento dell’Alto Po. Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1798 Oscasale era uno dei comuni del distretto XII di Soresina del dipartimento dell’Alto Po. Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Osacsale era uno degli 81 comuni del distretto II di Crema del dipartimento dell’Alto Po.

Con decreto datato 8 giugno 1805 il comune di Oscasale, in applicazione della legge del 24 luglio 1802 e in virtù dei 453 abitanti, fu classificato come comune di III classe e era uno dei comuni del cantone III di Soresina del distretto I di Cremona del dipartimento dell’Alto Po.

In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concetrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il comune di Oscasale fu concetrato nel comune denominativo di San Bassano.

Nel compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1816 Oscasale apparteneva al distretto III di Soresina della provincia di Cremona. Fu aggregato a Cappella Cantone con decreto del 14 gennaio 1842.

Profilo redatto sulla base di: Civita, Cremona = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Cremona, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2000, repertoriazione a cura di Valeria Leoni.

Complessi archivistici

Fonti

  • Civita, Cremona = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV - XIX secolo. Cremona, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2000, repertoriazione a cura di Valeria Leoni
  • Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859 - 1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi

Compilatori

  • Anna Maria Benetollo (Archivista)