Associazione di mutuo soccorso degli operai di Seregno ( 1865 - 1956 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Seregno

Codici identificativi

  • MIDB001204 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

L’Associazione di mutuo soccorso degli operai di Seregno viene costituita il 26 novembre 1865. Come recita lo Statuto (1) “Essa ha come base l’unione e la fratellanza, per iscopo il mutuo soccorso materiale, intellettuale e morale fra gli operai, procurando quindi ai soci effettivi che la compongono: a) un sussidio nei casi di malattia; b) un sussidio in caso di impotenza al lavoro per cronicità; c) un sussidio per la vecchiaia. Tende inoltre a facilitare ai soci il conseguimento dell’istruzione”. (art. 2)
“Ogni socio dovrà pagare, nei modi stabiliti dal presente statuto, un contributo mensile anticipato di centesimi cinquanta ed alle relative scadenze”. (art. 9)
L’Associazione quindi garantiva , di contro un contributo mensile, a ogni socio:
“in caso si malattia o d’infortunio per il quale sia assolutamente impotente al lavoro per più di due giorni … un soccorso giornaliero non minore di centesimi cinquanta, che incomincia con il terzo giorno dall’annuncio della malattia”. (art. 13)
“Il sussidio per infortunio dura venti giorni e quello per malattia dura novanta giorni dopo i quali, continuando la malattia, verrà ridotto a 25 centesimi per altri novanta giorni; trascorsi questi termini cesserà interamente. Nel caso che la malattia perdurasse oltre questo periodo sarà dichiarata cronica”. (art. 14)
“Ogni socio effettivo, che per malattia sopravvenutagli o per cronicità, si reso permanentemente e totalmente impotente al lavoro, e che da quindici anni consecutivi faccia aprire dell’Associazione, ha diritto finché dura il suo stato di impotenza ad un sussidio di cronicità”. (art. 15)
“Ha pure diritto il socio effettivo che sia entrato nel 70° anno di età al sussidio di vecchiaia”. (art. 16)
A questa attività principale seguivano due “Istituzioni speciali”:
“Sezione istruzione. Questa sezione ha per iscopo: a) di mantenere presso l’Associazione una scuola di Disegno industriale e d’ornato” (art. 58)
“Sezione onoranze funebri. Questa sezione …tende a provvedere ad una decorosa onoranza funebre … accompagnando la salma al cimitero colla Bandiera Sociale abbrunata e concorrendo, per i soci, alle spese funebri…”. (art. 60).
L’attività della Associazione era finanziata dunque attraverso diversi fondi sociali: malattia, cronicità, vecchiaia, istruzione, onoranze funebri. Tali fondi creati in via esclusiva con le quote dei soci, ad eccezione del fondo istruzione che riceve notevoli contributi dal Comune di seregno, dalla Cassa di risparmio delle provincie lombarde e dal Consorzio Scuole professionali di disegno della provincia di Milano. (2)
Per quanto riguarda il numero dei soci si assiste da quando in archivio si hanno a disposizione i dati ad una diminuzione costante dei membri: nel 1934 erano 160, nel 1936 137, nel 1937 129, nel 1939 125, nel 1940 124, nel 1941 124, nel 1942 115, nel 1943 108, nel 1944 106, nel 1947 101, nel 1948 98, nel 1949 96, nel 1950 nel 1956 68. Le cause di questa diminuzione costante sono due: la morte dei soci e la loro cessazione per morosità.
Non si conosce la data di cessazione dell’Associazione ma la registrazione dei contributi cessa nel 1956. (3)
Per quanto riguarda la scuola di Disegno industriale e di ornato non è possibile tracciare un profilo storico in quanto i documenti presenti nell’Archivio storico sono molto frammentari.
Le prime notizie si possono ricavare dalla risposta del sindaco di Seregno (4) alla lettera del 25 agosto del 1873 del Regio Ispettore scolastico dei circondari di Milano e Monza che chiede informazioni sulla scuola di disegno per operai. Nella lettera di risposta il sindaco precisa che: la Scuola di disegno della Società operaia è stata istituita nel 1870; gli allievi sono nel numero di 20 circa all’anno dai 12 ai 18 anni; la scuola ha sede presso la Scuola femminile comunale concessa gratuitamente dal Municipio; le lezioni sono festive e l’orario e dalle ore una pomeridiane alle tre; il profitto è assai soddisfacente; le spese sono state sostenute con elargizioni private ma ora la Scuola è senza fondi; la Scuola di disegno è di grande utilità per gli operai.
Ulteriori notizie si ricavano da una risposta del sindaco di Seregno (5) ad una lettera circolare del 25 giugno 1896 della Sotto Prefettura del Circondario di Monza che chiede notizie per una Statistica delle scuole d’arte non governative. Il sindaco precisa che: la Scuola è annessa alla locale Associazione di mutuo soccorso degli operai; nel 1890 sono stati ampliati i rami di insegnamento proficui e utilissimi per gli operai come la meccanica, l’intaglio, la plastica; le professioni e mestieri degli allievi che frequentano la scuola sono: falegnami di mobilia e di fabbrica, fabbro ferrai, carpentieri, intagliatori, muratori, imbianchini; i programmi sono del tutto analoghi a quelli adottati da altre scuole istituite nei paesi limitrofi di Meda, Barlassina, Lissone, Erba; insegnano gli stessi maestri; gli allievi nell’ultimo triennio si sono sempre mantenuti dai 35 ai 40; la spesa annua complessiva si aggira dalle 400 alle 500 lire, la scuola ha ricevuto contributi dalla Deputazione provinciale, dalla Camera di commercio, dalla Cassa di Risparmio, dal Ministero e da qualche privato; gli allievi sono molto ricercati e preferiti negli stabilimenti industriali per i loro studi e per il grado di capacità.
Dei contributi ricevuti sono documentati in archivio (6) le concessioni di contributo a favore della scuola da parte del Ministero di agricoltura, industria e commercio (1913), della Cassa di risparmio delle province lombarde (CARIPLO) (1927 e 1929) e dall’Amministrazione comunale (1928).
Nient’altro troviamo nella documentazione comunale fino ad una lettera datata 18 dicembre 1928 con cui l’Associazione (7) trasmette all’Amministrazione comunale i “rendiconti finanziari” degli anni 1924, 1925, 1926, 1927.
L’anno successivo 1928 su proposta del presidente dell’Associazione Luigi Silva, che è anche podestà di Seregno, si modifica l’articolo 58 dello Statuto, e la scuola si trasforma in “Scuola professionale fascista della Associazione di mutuo soccorso degli operai di seregno”. La scuola, pur rimanendo una branca dell’Associazione, ha un proprio statuto e una gestione separata sotto "un Direttorio composto di cinque membri di diritto: 1. il presidente dell’Associazione; 2. un membro di nomina del Comune di Seregno; 3. direttore in carica; 4. due consiglieri dell’Associazione. (8)
La nuova scuola chiede l’uso gratuito dei sotterranei del palazzo scolastico di via Umberto I. I locali sono accordati dal Podestà, ma l’Ufficiale sanitario ritiene i locali inadatti allo scopo per cui la Scuola di disegno sospende le lezioni per l’anno 1930-1931.
Ma esisteva un’altra scuola di disegno presso i locali dell’Oratorio maschile di Seregno denominata Scuola professionale d’arti e mestieri. Tale scuola era più frequentata di quella dell’associazione e anch’essa aveva ricevuto diversi contributi dal Comune per gli anni 1923-1928. Ma d’intesa con segretario politico del fascio il podestà di Seregno si adopera per addivenire alla fusione delle due scuole non mancando comunque di sostenere con un sussidio la scuola presso l’Oratorio (essendo chiusa quella gestita dall’Associazione). Ma su rapporto della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale la Prefettura interviene nel 1931 chiedendo chiarimenti sul sussidio concesso perché “per il passato detto oratorio era sede delle organizzazioni giovanili cattoliche”… e aggiunge “Non si conosce ancora il consiglio direttivo, ma dato l’ambiente si presuppone che questo sarà scelto fra gli elementi ex popolari che hanno avuto sin’ora la direzione della scuola”. (9)
La Scuola di disegno non viene più riaperta per l’impossibilità di trovare un locale adeguato, come viene riportato nella Relazione del Consiglio di amministrazione sull’esercizio del 1935: “Il vostro Consiglio, vista l’impossibilità di riaprire la Scuola serale di disegno, nell’intento di evitare spese d’affitto gravose e preoccupato dal continuo deperimento del materiale della scuola stessa in conseguenza anche di un locale adatto, ha creduto bene di dare in uso alla Scuola serale di disegno del locale Corpo dei pompieri i mobili e di donare, trattandosi di poco valore intrinseco alla Scuola di disegno dell’Orfanotrofio maschile di qui tutta la rimanenza del materiale” (10).

Note
1. Cfr. Archivio storico, b. 76, fasc. 21.
2. Cfr. Archivio dell’Associazione di mutuo soccorso degli operai di Seregno, Verbali delle assemblee.
3. Cfr. Archivio, cit, Registro dei contributi dei soci dell’Associazione di mutuo soccorso degli operai di Seregno.
4. Cfr. Archivio storico, b. 210, fasc. 17.
5. Ibidem.
6. Cfr. Archivio storico, b. 210, fasc. 18.
7. Cfr. Archivio storico, b. 210, fasc. 17.
8. Ibidem.
9. Ibidem.
10. Cfr. Archivio dell’Associazione di mutuo soccorso degli operai di Seregno, Verbali delle assemblee.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Paolo Pozzi (Archivista)