Il Saggiatore spa ( 1958 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Sede: Milano

Codici identificativi

  • MIDB00138E (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Nel clima del secondo dopoguerra Alberto Mondadori concepì l’’idea di una Casa editrice di cultura militante, attenta in particolare alla saggistica, per arricchire l’offerta editoriale italiana. Il progetto ebbe una concreta attuazione nel 1958. Le caratteristiche del “Sagittario”, questa fu la prima denominazione della Casa editrice, erano già delineate fin dalla nascita delle prime importanti collane: “Uomo e mito”, dedicata ad archeologia, etnologia e mitologia; la “Biblioteca delle Silerchie” rivolta alla letteratura e inaugurata con “Lettera sul matrimonio” di Thomas Mann; e soprattutto “La Cultura”, a cui collaborano, insieme al direttore letterario Giacomo Debenedetti, studiosi come Giulio Carlo Argan, Remo Cantoni, Fedele D’Amico, Ernesto De Martino. Quest’ultima collana spaziava da titoli di antropologia (Lanternari) e di letteratura e critica letteraria (Sartre, Debenedetti, Francis Scott Fitzgerald, Simone de Beauvoir) a opere di filosofia (Jaspers, Husserl, Merleau -Ponty, Lévi -Strauss) o di fisica (Heisenberg) .
Il forte sviluppo della nuova Casa editrice fu favorito dal fatto che dal 1960 la Mondadori concorse direttamente alla distribuzione e due anni più tardi, in concomitanza con il rientro di Alberto nell’azienda del padre Arnoldo, alla stessa produzione. Comparvero rapidamente nuove collane dedicate alle civiltà europee ed extraeuropee (“Il Marcopolo”), ai viaggi e alla storia (“Il Portolano”), ai libri d’arte. Contemporaneamente, le principali collezioni furono ripensate soprattutto dal punto di vista commerciale. La nuova impostazione ridusse lo spazio per la letteratura (la “Biblioteca delle Silerchie” chiuderà nel 1965), ma incrementò l’attenzione verso la saggistica, grazie ad una nuova collana di tascabili, “I Gabbiani”, realizzata in seguito a un’intesa con Einaudi. “La Cultura”, che rimase l’asse portante, si differenziò in settori di specializzazione (storia, filosofia, scienze dell’uomo, arte e letteratura, a cui si aggiungeranno in seguito studi afroasiatici, economia e linguistica). Fra i nuovi collaboratori si segnalarono Enzo Paci, Cesare Garboli, Rosario Romeo, Claudio Napoleoni, Pietro Citati, Franco Fortini. Nel 1963, " Il Saggiatore" rilevò anche il 20% del Club degli Editori .
A meno di dieci anni dalla fondazione, “Il Saggiatore” aveva ormai conquistato un suo specifico ruolo come editore di alta cultura. La consapevolezza di tale ruolo, la lontananza dalla filosofia editoriale della casa paterna e la delicata situazione finanziaria spinsero Alberto a maturare un completo distacco dalla Mondadori, sancito ufficialmente nel 1967. Una volta del tutto autonoma, la Casa editrice si ampliò e ristrutturò. Apparvero collane come “Storie e romanzi”, dedicata per la prima volta ai ragazzi; “Il Magellano”, con saggi su realtà lontane; “Gutenberg & Company”, comprendente testimonianze e inchieste; “Struttura e forma urbana” sull’urbanistica; “Scritture”, inaugurata con “Divisione cancro” di Aleksandr Solgenitsin e una nuova collezione economica ad alta tiratura, “Quality Paperbacks”. Uno spazio rilevante fu assegnato anche ai periodici con “Dialoghi di archeologia” diretto da Ranuccio Bianchi Bandinelli; “Le Scienze”, edizione italiana di “Scientific American”; “Psicologia e lavoro” e “Teatro” .
A partire dal 1969, e per la durata di alcuni anni, la Casa editrice conobbe un periodo di profonda crisi, dovuto ad un’espansione forse troppo repentina, alle preferenze del grande pubblico per la narrativa e alle peculiarità della situazione congiunturale. Superato però il momento difficile, anche grazie al ridimensionamento della redazione e dei programmi editoriali, il rilancio fu affidato alle vendite rateali dei volumi compresi in “Grandi opere” (come l’Enciclopedia della civiltà atomica) e al rinnovato impegno in campi quali quello filosofico (con la collana “Theoria” che si aprì con un’opera di Rudolf Carnap), quello sociologico (molto presente nei “Gabbiani”), quello dei testi classici, riproposti con un’aggiornata e accurata introduzione (“Il Saggiatore Studio”). La collana “La Cultura” mantenne però la sua centralità con la riproposizione di titoli di successo e la pubblicazione di opere nuove di autori come Lévi -Strauss e Sartre .
Nel 1976, Alberto Mondadori morì improvvisamente. Gli succedette una direzione editoriale collegiale che si avvalse di prestigiosi intellettuali quali consulenti. Dal 1981 al 1983 amministratore delegato divenne Giulio Bollati. L’impostazione della Casa editrice non mutò: anzi, per sottolineare le linee di continuità, venne ripresa la collana “Le Silerchie” con riprese (Valéry, Borges) e titoli nuovi (Sereni, Tabucchi, Gadda) e rilanciata “La Cultura”, riproposta in una versione grafica più vicina a quella originale. Nuove furono invece le iniziative volte a valorizzare opere di poesia (“I paralleli”) e il teatro (“Politeama”) .
Nel 1986; “Il Saggiatore” fu assorbito dalla Mondadori, pur mantenendo separato marchio e attività editoriale. Nel 1993 si ricostituì come società autonoma, di proprietà della famiglia Formenton -Mondadori e di Bruno Mondadori, sarà poi gestita, l’anno successivo, interamente dalla famiglia Formenton .
Pur mantenendosi fedele all’impostazione originale di Alberto Mondadori, “Il Saggiatore”, negli anni ’90, rilancia il settore della narrativa, le cui uscite risultano numericamente equivalenti a quelle di saggistica: le collane di punta sono attualmente “Scritture”, “Nuovi saggi”, “La Cultura” e “Reference”. Nel 1994 viene creato un nuovo marchio, “Est”, specializzato nei tascabili (e a cui nel 2001 succederà “Net”); due anni più tardi, nel 1996, viene costituito il gruppo “Il Saggiatore”, controllato dalla società finanziaria Persia, composto dall’omonima Casa editrice, da “Pratiche Editrice” e “Marco Tropea Editore”. Agli autori presenti da sempre nel catalogo, si aggiungono nomi come Allen Ginsberg, Don Delillo, Carlos Fuentes, Paco Ignacio Taibo II (la cui biografia di Che Guevara è un best seller), Alain Touraine, Anthony Giddens. Nel 1996 il gruppo contribuisce alla fondazione del periodico “Diario della settimana” diretto da Enrico Deaglio e acquisisce la proprietà del mensile “Linea d’ombra”. In collaborazione con la IBM, realizza infine il progetto “Rescogitans”, dove è possibile acquistare o accedere gratuitamente a testi elettronici, suddivisi in nove settori disciplinari e consultabili tramite un’applicazione originale (www .rescogitans .it) .
Nel 2007 Il «Gruppo Saggiatore» lascia il posto a tre case editrici autonome: il Saggiatore, la Marco Tropea , e ISBN.

Ambiti editoriali: narrativa; saggistica; grandi opere; ragazzi;

Bibliografia: A. Cadioli, “Sono un esploratore. Mi piace navigare nel tempo”, Milano, “Il Saggiatore”, 1993; A. Cadioli, G. Giorello, A. Nova (a cura di), “Scrittura e libertà. Il Saggiatore 1958 -1998”, Milano, “Il Saggiatore”, 1998; N. Tranfaglia, A. Vittoria, “Storia degli editori italiani”, Bari, Laterza, 2000

ISBN: 978 -88 -428

Novità: 96
Collane: 13

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Compilatori

  • Emanuela Scarpellini (Archivista)