Comune di Caslino al Piano ( sec. XIV - 1928 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Caslino al Piano

Codici identificativi

  • MIDB001446 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Il “comune loci de Castellino” figura nella “Determinatio mensurarum et staterarum …” annessa agli Statuti di Como del 1335, tra i comuni appartenenti alla pieve di Fino (1), che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta San Lorenzo e Coloniola della città di Como (2).
Caslino risulta sempre facente parte della pieve di Fino anche dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune dal 1510 sino all’anno 1546 (3). Nel 1652 la “terra di Caslino”, ancora compresa nella pieve di Fino, era composta da 17 fuochi (4).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Caslino, con il cassinaggio di Marcorate, era sempre inserito nella pieve di Fino (5).
Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il Comune di Caslino, mai infeudato, pagava comunque un censo di lire 13 ogni quindici anni detto “censo dei camini”. Il Comune, che contava 275 abitanti, non disponeva di consiglio ma, in caso di bisogno venivano convocati gli uomini del comune nella pubblica piazza al suono della campana. Gli ufficiali del Comune erano il cancelliere, regolarmente retribuito e che aveva il compito di conservare le pubbliche scritture, ed il console, entrambi eletti dal convocato degli uomini. Incaricato della riscossione dei carichi e dei pagamenti delle spese era un unico esattore eletto dal convocato dei “comunisti”. Caslino era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como (6).
Il Comune di Caslino compare nell’"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 ancora appartenente alla pieve di Fino (7).
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757 (8), pubblicato dopo la “Riforma al governo della città e contado di Como” del 1756 (9), il Comune di Caslino venne inserito, con le comunità della pieve di Fino, nel Territorio civile della città di Como.
Nel 1771 i comuni di Caslino e di Lomazzo, che costituivano un’unica parrocchia, contavano in tutto 1.273 abitanti (10). Con la successiva suddivisione del 1786 della Lombardia austriaca in province (11), Caslino venne confermato facente parte della pieve di Fino ed inserito nella Provincia di Como.
In forza del nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791, la pieve di Fino, di cui faceva parte il Comune di Caslino, venne inclusa nel I Distretto censuario della provincia di Como (12).
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell’8 luglio 1797 (13), con legge del 27 marzo 1798 il Comune di Caslino venne inserito nel Dipartimento del Lario, Distretto di Fino (14).
Con successiva legge del 26 settembre 1798 il Comune venne trasportato nel Dipartimento dell’Olona, Distretto XX di Appiano (15). Nel gennaio del 1799 contava 290 abitanti (16).
Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune, inserito nel distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito dipartimento del Lario (17).
Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative del 1802 (18) e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d’Italia, Caslino venne in un primo tempo inserito nel distretto I ex comasco di Como (19), classificato comune di III classe (20), e successivamente collocato nel Distretto I di Como, Cantone I di Como. Caslino nel 1805 contava 338 abitanti (21).
Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe nel 1807 (22), vide l’aggregazione del Comune di Caslino al Comune di Lomazzo, che fu inserito nel Distretto I di Como, Cantone VI di Appiano. Prima della aggregazione Caslino contava 300 abitanti (23). Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812 (24).
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del Regno lombardo – veneto del 1816 (25), il ricostituito Comune di Caslino venne inserito nel Distretto I di Como. Dotato di convocato, fu confermato nel Distretto I di Como in forza del successivo compartimento delle province lombarde del 1844 (26).
Col compartimento territoriale della Lombardia del 1853 (27), il Comune di Caslino venne inserito nel Distretto V di Appiano. La popolazione era costituita da 390 abitanti.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al Regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale previsto dalla legge 23 ottobre 1859, il Comune di Caslino al Piano, con 401 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel Circondario I di Como, Mandamento XIII di Appiano, Provincia di Como.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il Comune aveva una popolazione residente di 432 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1863 il Comune mantenne la denominazione di Caslino e successivamente a tale data assunse la denominazione di Caslino al Piano (28). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il Comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. La popolazione residente nel comune risulta essere di: abitanti 472 (Censimento 1871); abitanti 574 (Censimento 1881); abitanti 603 (Censimento 1901); abitanti 586 (Censimento 1911); abitanti 624 (Censimento 1921).
Nel 1924 il Comune risultava incluso nel Circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il Comune veniva amministrato da un podestà.
Nel 1928 il Comune di Caslino al Piano venne aggregato al Comune di Cadorago (29).

(Informazioni tratte da “Progetto Civita, Le istituzioni storiche del territorio lombardo”, Regione Lombardia, 2000 e 2002, Milano, a cura di Domenico Quartieri e Loredana Menichetti, per le notizie sino al 1859, e di Caterina Antonioni, per le notizie dal 1859 al 1971).

Note:
1. Cfr. “Determinatio mensurarum et staterarum que habere et teneri debent per infrascripta comunia”, ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 50, Volumen Magnum, cc. 481 – 510.
2. Cfr. “Disposizione del marchese Bertoldo de Hohemburg, podestà di Como, di distribuzione del complesso plebano comasco in quattro parti, confermata nel 1279”, ASCo, ASCCo, Volumi, Vetera monumenta, vol. 45, pag. 83.
3. Cfr. “Liber consulum civitati Novocomi de anno 1510 usque ad annum 1535” ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 111.
4. Cfr. “Nota de focolari delle terre delle tre pievi di Fino, Zezio e Ugiate, Contado di Como”, ASCo, Fondo ex Biblioteca, cart. 19.
5. Cfr. “Notificazione del personale fatte e firmate nell’anno 1751 dai Cancellieri, Deputati, Reggenti, Consoli di tutti i Comuni delle rispettive Pievi, colla Nota delle loro Cassine Unite a Comune per Comune, a Territorio per Territorio, e Pieve per Pieve, e ciò per tutto il Ducato”, ASMi, Censo p.a., cart. 279.
6. Cfr. “Risposte ai 45 quesiti 1751 della Real Giunta del Censimento”, ASMi, Catasto, cart. 3026.
7. Cfr. “Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano”, 1753, ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
8. Cfr. “Editto 10 giugno 1757 per il compartimento territoriale dello Stato di Milano” (1757), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
9. Cfr. “Editto 19 giugno 1756 per la riforma al governo della Città, e Contado di Como” (1756), ASCo, Fondo ex Biblioteca, cart. 19.
10. Cfr. “Statistica delle anime del Ducato di Milano, della provincia di Pavia, contado di Cremona, di Como e Lodi”, 1771, ASMi, Catasto, cart.1655.
11. Cfr. “Editto 26 settembre 1786 per il compartimento territoriale della Lombardia austriaca” (1786), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
12. Cfr. “Nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791 correlativo a quello che vigeva dal 1760 al 1785, a norma del reale dispaccio 20 gennaio 1791”, ASMi, Censo p.a., cart. 280.
13. Cfr. “Costituzione della Repubblica Cisalpina emanata in data 20 messidoro anno V (8 luglio 1797)”, Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, IV, Milano, 1797.
14. Cfr. “Legge 7 germinale anno VI per la ripartizione in distretti e comuni del dipartimento del Lario (27 marzo 1798)”, Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI Repubblicano, IV, Milano, 1798; ASMi, Censo p.a. cart. 289.
15. Cfr. “Legge 5 vendemmiale anno VII per la ripartizione in distretti, comuni e circondari dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (26 settembre 1798)”, Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’ anno VII.
16. Cfr. “Legge 20 nevoso anno VII per la determinazione dei contingenti militari per il Dipartimento dell’Olona” (9/1/1799), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi ecc. pubblicati in Milano nell’anno VII Repubblicano, VI, Milano, 1799.
17. Cfr. “Legge sulla divisione in dipartimenti, distretti e comuni del territorio della Repubblica Cisalpina 23 fiorile anno IX (13 maggio 1801)”, Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano, II, Milano, s.d. (1801), pp.148 -173.
18. Cfr. “Legge sull’organizzazione delle Autorità amministrative 24 luglio 1802” (s.d. (1802)), Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano, pp. 184 – 208.
19. Cfr. “Quadro ossia lista dei distretti provvisori situati nel Dipartimento del Lario compilata in esecuzione del prescritto decreto del V.G. 14 novembre 1802, anno I, al paragrafo 8° e successive istruzioni, trasmesso alla Prefettura con lettera 30 detto novembre”, ASMi, Censo p.m., cart. 754.
20. Cfr. “Elenco delle Comuni del Dipartimento del Lario distinte nelle classi di prima, seconda e terza colla rispettiva popolazione, giusta il circolare dispaccio 24 dicembre 1803 del ministero degli affari interni, desunto dai parziali elenchi pervenuti al viceprefetto dietro sua circolare 29 detto dicembre n. 24136 del segretario generale”, ASMi, Censo p.m., cart. 754.
21. Cfr. “Decreto sull’Amministrazione pubblica e sul Comparto territoriale del Regno 8 giugno 1805”, (1805) Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, I, Milano, pp. 141 – 304.
22. Cfr. “Decreto per l’aggregazione e concentrazione dei Comuni di II e III classe 14 luglio 1807” (1807), Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, II, Milano.
23. Cfr. “Decreto per l’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario 4 novembre 1809” (1809), ASCo, Fondo Prefettura, cart. 1310.
24. Cfr. “Decreto di aggregazione dei comuni del Dipartimento del Lario 30 luglio 1812” (1812), ASMi, Censo p. m., cart. 754.
25. Cfr. “Notificazione governativa 12 febbraio 1816 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno Lombardo – veneto”, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti sì amministrativi che giudiziari, Milano, 1816, I.
26. Cfr. “Notificazione governativa 1 luglio 1844 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno lombardo – veneto, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti” amministrativi che giudiziari, Milano, 1844, II.
27. Cfr. “Notificazione della luogotenenza lombarda 23 giugno 1853 sul compartimento territoriale della Lombardia”, Bollettino provinciale degli atti del governo per la Lombardia, Milano, 1853, II.
28. Cfr. “R.D. 8 febbraio 1863, n. 1192”.
29. Cfr. “R.D. 26 aprile 1928, n. 1062”.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)