Rizzoli ( 1929 - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente economico / impresa
Altre denominazioni: RCS Editori spa [Cronologia:]
Sede: Milano
Codici identificativi
- MIDB001411 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]
Profilo storico / Biografia
La Casa Editrice nasce da Angelo Rizzoli che, cresciuto in orfanotrofio, apre nel 1909 a Milano, in via Cerva, una tipografia. Angelo diventa editore acquistando prima da Mondadori le riviste “Novella”, “Il Secolo illustrato”, “La Donna” e “Comoedia” (1920). Tra il 1924 e il 1925, comincia la stampa della “Enciclopedia Italiana”, opera in 36 volumi finanziata dall’imprenditore e senatore liberale Giovanni Treccani, che consente a Rizzoli di costruire un nuovo stabilimento in piazza Carlo Erba. Successivamente,Treccani, il senatore Borletti e Ettore Bocconi entrano nel consiglio di amministrazione della Casa editrice, ma ad Angelo viene riconosciuto il diritto di riscatto delle azioni detenute al 50% dagli altri tre soci. Nel 1933, infatti, egli riunisce tutte e tre le quote nelle sue mani. Nel 1929, la "Rizzoli & C. per lArte della Stampa " dà impulso al settore libri con “Il Memoriale di Sant’ Elena” di Las Casas e la creazione delle collane: “Collezione Storica illustrata”, “I giovani” e i “Classici”, diretta da Ugo Ojetti. Fu Ojetti a proporre la pubblicazione di “Pan”, mensile su cui scriveranno Piovene, Bellonci, De Robertis e Corrieri. A questa rivista segue “Cinema illustrazione” (diretta da Giuseppe Marotta e poi da Cesare Zavattini). Nel 1934, Angelo presenta alla mostra del cinema di Venezia il primo film (“La signora di tutti”, tratto dal romanzo di Salvator Gotta) della Casa cinematografica “Novella film”.
Nel 1937, la Casa editrice lancia “Omnibus”, settimanale di attualità diretto da Leo Longanesi e “Il Bertoldo”, settimanale satirico diretto da Giovanni Mosca e Vittorio Metz, che sopravvisse al fascismo fino al 1943. Nel 1939, esce il fortunato periodico di politica e attualità Oggi .
In quello stesso anno Rizzoli aveva acquistato la rivista “Cinema” affidandone la direzione a Vittorio Mussolini. Nel 43, leditore ne diventerà socio e finanzierà alcune pellicole di scarso rilievo attraverso le Case cinematografiche “Era Film” e “Ram”. Per questo motivo nel 1941 l’operazione si concluse. Prima della guerra l’ultima collana lanciata dalla Casa editrice è “Il Sofà delle Muse”, che annovera autori come Soldati, Buzzati e Brancati. Nel 1943 un bombardamento rade al suolo la sede di piazza Carlo Erba, ma fortunatamente vengono risparmiati gli impianti. Dopo la guerra Rizzoli è intenzionato a pubblicare un nuovo giornale a diffusione popolare, ma le autorità alleate glielo impediscono perché lo considerano connivente con il vecchio regime. Rizzoli riesce lo stesso, con un espediente, a realizzare il suo progetto: intesta, infatti, il nuovo giornale a Edilio Rusconi (25 luglio 1945) per poi perfezionare la cessione e recuperare la testata nel 1948, dopo l’approvazione della legge sulla stampa. Il 15 dicembre 1945, Guareschi e la vecchia direzione del “Bertoldo” fondano un giornale satirico, “Il Candido”, dove compariranno le storie di Don Camillo e Peppone, in seguito grande successo editoriale e cinematografico.
Quattro anni più tardi vedrà la luce una collana economica anch’essa di forte impatto: la" BUR", che nasce in formato tascabile (10,5 × 15,7 cm). Il progetto è dell’industriale e funzionario editoriale milanese Luigi Rusca, mentre Paolo Lecaldano ne è il responsabile editoriale per tutta la prima serie. Dal gennaio 1949 al maggio 1949, escono ca. 20 titoli. Alla fine del primo anno sono presenti in catalogo 42 autori, per 100 numeri. La collana propone autori consacrati dalla tradizione, ma si rivolge a un mercato nuovo, cioè a quei lettori che non possono spendere, ma che sono desiderosi di accostarsi al libro. Il successo della BUR è sottolineato dalle tirature: nel settembre 1949 lo standard è di 20 .000 copie fino al luglio 1951, quando scende a 15 .000. Nel maggio 1962 la tiratura è a 12 .000 copie con punte di 15 .000. Anche le copie vendute si attestano su livelli molto alti: nel settembre 1953 “I promessi sposi” raggiunge la sesta edizione, nel 1956 l’ undicesima; i “Canti” di Leopardi hanno 5 ristampe e saranno esauriti negli anni sessanta con oltre 141 .483 copie vendute. Nel primo decennio di attività, esclusi i primi due anni, la produzione BUR si attesta sui 143 numeri che corrispondono a 60 titoli annui. Dal gennaio 1949 all’aprile 1972 la collezione ha proposto 800 titoli per 2480 numeri, per un totale di 910 volumi. Prevale la letteratura, ma sono presenti anche 6 titoli di musica, 23 di saggistica (biografie), 10 titoli di religione, 2 di viaggi, 2 di storia, 2 di critica letteraria. Un vasto spazio sarà, inoltre, riservato al teatro .
Tra le altre collane di questo periodo ricordiamo: “Memorie” , “Politeia”, “Zodiaco”, “Sidera”, “Primiera”, “Nostri umoristi”, e poi la “Biblioteca d’Arte Rizzoli”, e le “Grandi monografie d’arte”. Nel 1952 Rizzoli acquista il 20% della rivista “Sorrisi e canzoni” e “L’Europeo”; nel 1955 la cartiera di Marzabotto. Nel 1957 fonda la Casa cinematografica Cineriz, che produrrà film di grande successo e si sdoppia all’inizio degli anni sessanta; nasce così la Rizzoli film. Tra i successi, “Otto e mezzo” di Federico Fellini .
Nel 1960 viene costruito un nuovo stabilimento in via Civitavecchia e comincia la pubblicazione dell’"Enciclopedia Universale", in collaborazione con l’edizione francese Larousse. Tra il 1961 e il 1964 si torna al progetto di un nuovo quotidiano, in concorrenza con “Il Corriere della Sera” e “La Stampa”, progetto che fallisce come anche quello di acquisire la quota di maggioranza del “Giorno”.
Nel 1970, alla morte di Angelo, assumono la guida della Casa Editrice i figli di Angelo, Andrea e Angelo junior. La gestione dell’azienda da familiare diventa manageriale e cominciano le prime operazioni rischiose. Nel 1974 viene acquisito “Il Corriere” con un esposizione bancaria pari a 60 miliardi. In soccorso di Rizzoli intervengono il presidente della Montedison Eugenio Cefis e, con il loro benestare in cambio del mantenimento della linea politica del giornale, DC, PSI e PCI. La crisi non si fa attendere e, a causa di un deficit pari a quattro miliardi mensili, la Casa editrice è costretta a chiedere un’intermediazione bancaria ai partiti per ottenere prestiti. In cambio deve però acquisire una serie di quotidiani locali per favorire notabili e leader politici. Sarà solo l’intervento (grazie anche ad alcuni esponenti della Massoneria come Umberto Ortolani e Licio Gelli), dei capitali del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi che salverà l’azienda. Per rinnovare i finanziamenti l’IMI pone, però, come condizione la ricapitalizzazione. Così Bruno Tassan Din – dal 1970 direttore amministrativo e finanziario della Rizzoli – propone la creazione della Rizzoli finanziaria al fine di rastrellare capitali attraverso una rete di società assicurative. Ma nel 1977, per pagare il debito con la Montedison, si è costretti ad una nuova ricapitalizzazione e all’apertura di un nuovo credito di 20 miliardi ad opera del Banco Ambrosiano. I Rizzoli vengono privati della proprietà del “Corriere” che passa nelle mani di finanziatori vicini alla IOR, la banca vaticana sotto l’influenza di Paul Marcinkus. A nulla valse anche quest’operazione e dopo due anni sarà necessaria un’ ulteriore ricapitalizzazione. E’ questo il periodo di altre iniziative editoriali:in primo luogo il risanamento dell’"Europeo" e, quindi, la pubblicazione di un nuovo giornale, “L’Occhio”, diretto da Maurizio Costanzo e l’apertura della Primarete Indipendente con il telegiornale “Contatto”, diretto dallo stesso Costanzo.
Intanto Roberto Calvi è arrestato e viene alla luce la lista degli appartenenti alla loggia P2. Il legame Gelli -Rizzoli appare lampante e porta all’amministrazione controllata nel 1982 e all’arresto di Tassan Din e Angelo Rizzoli fra il 1982 e il 1983. Dopo due anni la Rizzoli viene acquistata da una cordata composta da FIAT (attraverso la finanziaria Gemina), Pirelli e Mediobanca. Nel 1986 il Gruppo assume il nome R .C .S. Editori S .p .A. e, tra il 1986 e il 1990, si arriva al risanamento e al consolidamento del bilancio e si prendono accordi con la francese Hachette e la società Publications Filipacchi per il lancio della rivista «Elle» in Italia. Nel 1992 viene completata lacquisizione della Sansoni e nel 1993 quella del Gruppo Fabbri/ Bompiani/ Sonzogno/ Etas libri .
Nel 1997 dalla scissione di Gemina delle attività industriali nasce HdP – Holding di Partecipazioni Industriali. La HdP controlla il 100% del gruppo editoriale RCS, la maggioranza del gruppo di moda abbigliamento GFT NET, e dell’azienda di abbigliamento e calzature sportive Fila. Dopo una prima fase di gestione come holding diversificata, HdP si concentra nell’editoria e comunicazione, dismettendo le società GFT NET e Fila. Dal 1 gennaio 2003 HdP si integra le proprie attività con quelle di RCS .
Nel 2003 la denominazione della capogruppo Hdp diventa RCS MediaGroup. Da questa dipende anche la “R .C .S. Libri S .p .A .”, articolata in 5 divisioni (Libri Italia, Education, Collezionabili, Flammarion e Rizzoli Usa) e che nell’ambito della divisione Libri Italia controlla tutti i marchi editoriali del gruppo R .C .S .:
Adelphi, Archinto, BUR, Bompiani, Fabbri, La Coccinella, Libri Oro, Marsilio, Rizzoli, Rizzoli Larousse, 24sette, Sansoni Editore, Sonzogno, Super pocket, Skira, Lizard, Rizzoli USA, Economia e Management, Etaslab, La Tribuna, Amica Scuola, Tramontana, Markes, Etas Scuola, Calderini, Fabbri scuola, Bompiani Scuola, Oxford University Press, Sansoni Scuola, La Nuova Italia, Edicola Fabbri, Ge Fabbri.
Ambiti editoriali: narrativa; saggistica; grandi opere; ragazzi;
altro: Collane di economici e tascabili.
Bibliografia: AA .VV ., “Milano com’è. la cultura nelle sue strutture dal 1945 a oggi”, Milano, Feltrinelli, 1962; E. Bettiza, “Via Solferino”, Milano, Rizzoli, 1962; G. Pansa, “Comprati e venduti”, Milano, Bompiani, 1977; G .Carcano, “L’affare Rizzoli. Editoria banche e potere”, Bari, De Donato, 1978; A. Colombo “Storia e politica nelle Scie”, in AA .VV ., “Editoria e cultura a Milano tra le due guerre (1920 -1940)”, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1983; G .Da Rold, “La battaglia di via Solferino”, Milano, SugarCo, 1984; “L’editoria italiana tra otto e novecento”, a cura di Gianfranco Tortorelli, Bologna, Analisi, 1986; E. Biagi, “Dinastie”, Milano, Mondadori, 1988; Eugenio Garin, “Gli editori italiani tra ’800 e ’900”, Bari, Laterza, 1991; A. Mazzucca, “La erre verde”, Milano, Longanesi, 1991; R. Cambria, “I giornali milanesi e l’organizzazione del consenso”, in AA .VV ., “Milano durante il fascismo 1922 -1945”, Milano, Cariplo 1994; AA .VV, “Storia dell’Editoria d’Europa”, vol. II, Pontassieve (Firenze), Shakespeare & Company – Futura, 1995; “Storia dell’editoria nell’italia contemporanea”, a cura di Gabriele Turi, Firenze, Giunti, 1997; N .Tranfaglia, A. Vittoria, “Storia degli editori italiani”, Bari, Laterza, 2000 .
ISBN: 88 -17; 88 -318; 88 -468; 88 -7423
Strttura Gruppo RCS Mediagroup
– RCS Quotidiani (100%)
Unidad Editorial (70,85%)
– RCS Periodici (100%)
Sfera editore (100%)
– RCS Pubblicità (100%)
Blei (100%)
IGPDecaux (34,5%)
– RCS Libri (100%)
Flammarioni Groupe (100%)
– Dada (48,52
– AGR (100%)
– m -dis Distribuzione Media S .p .A. (45%)
– Gruppo Finelco (34,6)
RCS Libri controlla i marchi:
24sette
Adelphi
Amica Scuola
Archinto
Bompiani
Bompiani Scuola
BUR
Calderini
Economia e Management
Edagricole
Edicola Fabbri
Etas Scuola
Etaslab
Fabbri
Fabbri scuola
Ge Fabbri.
La Coccinella
La Nuova Italia
La Tribuna
Libri Oro
Lizard
Markes
Marsilio
Oxford University Press
Rizzoli
Rizzoli Larousse
Rizzoli USA
Sansoni Editore
Sansoni Scuola
Skira
Sonzogno
Super pocket
Tramontana
Flammarion
Complessi archivistici
- Rizzoli (1949 - [inizio sec. XXI])
Soggetti produttori
- (collegato a) Raffaello Cortina Editore srl 1980 -
- (collegato a) Rizzoli Corriere della Sera - RCS Media Group spa 1986 -
Compilatori
- Lucia Felici (Archivista)
- Gianluca Perondi (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/1891