Comune di Casei ( sec. XIV - 1853 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Casei

Codici identificativi

  • MIDB0017CC (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Il toponimo si trova citato per la prima volta nel 712 quando re Liutprando donò la chiesa di Santa Maria al monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia. Avevano possedimenti in Casei sia il monastero di San Colombano di Bobbio che il monastero di San Salvatore di Pavia. Nel 1083 Casei risultava essere sotto la giurisdizione feudale del vescovo di Tortona. Federico I con diploma dell’8 agosto 1164 tolse Casei alla giurisdizione di Tortona e la concesse alla città di Pavia.

Nel 1179 Casei (Caxellis) era pieve dipendente dal vescovo di Tortona. Nel 1197 Casei fu infeudato agli Isimbardi e nel 1355 il feudo fu concesso ai Beccaria. Filippo Maria Visconti nel 1431 lo concesse ai Torello di Ferrara i quali ottennero nel 1556 il titolo di marchese e mantennero il feudo fino all’estinzione. Come Casellum si trova citato nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come appartenente all’Oltrepò. Casei aveva un proprio ordinamento amministrativo: già dal sec. XII è attestata la presenza di consoli e podestà. Caxelle è citato nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum.

Nel 1607 la struttura amministrativa comunale era composta da un consiglio generale, due sindaci (uno per i maggiori estimati ed uno per i minori), il consiglio ordinario, il podestà, due consoli dei rumori, un cancelliere, un sollecitatore in Pavia, un procuratore in Voghera, Castelnuovo e Milano e cinque campari per la custodia della campagna; erano salariati del comune un nunzio, un medico, un orologiaio e un predicatore (ASC Casei Gerola). Casei nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone.

Con il trattato di Worms del 1743 Casei passò sotto il dominio di casa Savoia. La comunità di Casei è compresa nell’elenco delle terre e luoghi che hanno mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione generale per l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali nella parte del principato di Pavia detta Oltrepo nell’anno 1744 ed un proprio rappresentante viene eletto tra le comunità vocali. Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di insinuazione, Casei con Comun Campeggi viene inserito nella tappa di Voghera. Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de pubblici”; Casei era amministrata da un sindaco e quattro consiglieri eletti tra i maggiori estimati, componenti il consiglio ordinario e aveva un segretario residente stabilmente in loco (ASC Casei Gerola). Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Casei (ossia Caselle con Comun Campeggi) si trova inserito nel distretto di Voghera nel manifesto senatorio del 29 agosto 1789 che stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di Voghera, Casei, viene inserito nel primo cantone di Voghera.

Il prefetto del dipartimento di Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina i maires e gli aggiunti della municipalità di Casei con decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Casei viene inserito nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera. Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali dovranno restare in carica per tre anni. Casei nel riparto delle azioni dell’ex commenda di Lucedio (17 pratile anno IX) tra i privati cittadini del dipartimento di Marengo è inserita nel circondario di Voghera. Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure – piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Casei con decreto del 13 giugno 1805 viene aggregata al dipartimento di Genova circondario di Voghera (ASC Casei Gerola).

L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27 aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di osservanza del regolamento amministrativo del 1775. In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature, Casei veniva provvisoriamente inserito nel mandamento di Silvano appartenente alla provincia di Voghera (regio editto 1814, ASCVo). In base al regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Casei diveniva capoluogo di mandamento appartenente al terzo cantone della provincia di Voghera (regio editto 1815, ASCVo), sede di intendenza e prefettura e appartenente alla divisione di Alessandria. Dipendeva dal senato di Torino e l’ufficio dell’insinuazione e postale e il tribunale di giudicatura avevano sede in Casei. Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la comunità di Casei viene inserita nel quinto mandamento di Casei, provincia di Voghera, divisione di Alessandria (ASC Casei Gerola). La popolazione di Casei contava 1800 abitanti. Nel 1853 Casei aggrega la comunità di Gerola (ASC Casei Gerola) distrutta dalla corrosione delle acque del Po e ricostruita su terreni di proprietà del comune di Casei.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Valeria Bevilacqua (Archivista)