Susanna Artico [numero REA: 1148197 Mi] ( 1947 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Altre denominazioni: Artico Carlo [Cronologia:]

Sede: Milano

Codici identificativi

  • MIDB00183E (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Numero REA: 1148197 Mi
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Artico Carlo – ditta individuale – - 74.81.1

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Susanna Artico – ditta individuale – - 74.81.1

Profilo storico
Nel 1947, dopo una lunga esperienza lavorativa in Etiopia e la successiva deportazione da parte inglese in un campo di prigionia in Kenia che l’aveva gravemente provato, Carlo Artico era finalmente in grado di rilevare uno studio fotografico in viale Premuda a Milano. La ripresa dell’attività costituiva un segno di continuità che legava Carlo al padre Giovanni che, dai primi anni del secolo fino al 1930, aveva condotto uno dei migliori laboratori fotografici dell’epoca, specializzato nella difficile arte del ritratto. Gli anni del dopoguerra, tuttavia, rappresentano per il settore un periodo caratterizzato da rapidi cambiamenti che testimoniano come la fotografia da “prodotto” elitario fosse ormai alla portata delle grandi masse. Cosi, pur continuando la tradizione familiare del ritratto, Carlo Artico allargava la propria attività alla vendita di apparecchi e attrezzature fotografiche e, dagli anni sessanta in avanti, a quella di articoli per l’ottica. Sempre nello stesso periodo, allo studio-negozio di viale Premuda se ne aggiungeva un secondo in via Carlo Dolci, sempre nel capoluogo ambrosiano.
Nel decennio settanta, tuttavia, si esauriva la lunga fase di crescita; la ritrattistica era ormai considerata anacronistica e l’attività di vendita iniziava a scontrarsi con le opportunità offerte dai grandi complessi commerciali. Chiuso l’esercizio di via Carlo Dolci, Carlo Artico e sua moglie, ormai anziani, decidevano di abbandonare anche il ramo vendita. Nel frattempo, tuttavia, era entrata nello studio la figlia Susanna che – dopo la scomparsa del padre nel 1981 – era così in grado di continuare l’attività paterna, coadiuvata in questo dalla madre Ferdinanda Brusoni. In controtendenza rispetto all’affermarsi della lavorazione automatica, Susanna Artico decideva di indirizzare il proprio impegno verso un’attività dai caratteri più “artigianali”. Alla lavorazione manuale si aggiungeva la progressiva specializzazione verso la ritrattistica di bambini, riuscendo in questo modo a conquistarsi una nicchia di un mercato ormai dominato dall’"automatico". Negli anni seguenti, l’attività dello studio “Artico” è proseguita lungo i binari consueti, sviluppando nel contempo il settore della stampa a mano e quello della ricerca di complementi di fotografia.

Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni

Complessi archivistici