Egidio Galbani spa [numero REA: 1337215 Mi] ( 1882 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Altre denominazioni: Caseificio Davide Galbani [Cronologia:]

Sede: Milano

Codici identificativi

  • MIDB0018B3 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Numero REA: 1337215 Mi

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Caseificio Davide Galbani – ditta individuale – - 15.51.2

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Egidio Galbani spa – società per azioni – L. 90.000.000.000 – 51.33.1; 51.32.3; 51.39.3; 65.20

Profilo storico
Le origini della società risalgono al 1882, quando nel piccolo laboratorio gestito da Egidio Galbani nasceva la “robiola Galbani”, un formaggio in grado di competere con i migliori prodotti francesi, che dal canto loro non avevano rivali sul mercato nazionale. Nei primi anni del decennio successivo, dopo l’acquisto di un magazzino a Maggianico alle porte di Lecco, la struttura produttiva venne allargata, andando a comprendere oltre al caseificio di Ballabio il nuovo stabilimento di Melzo nel Milanese. Parallelamente si veniva ad ampliare anche la gamma dei generi realizzati che, nel 1906, andava ad includere il “Bel Paese”, formaggio a pasta cruda destinato ad un immediato successo mondiale. Terminato il primo conflitto mondiale, la ditta venne trasformata in società anonima Egidio Galbani e nel 1925 venne inaugurato l’impianto di Certosa di Pavia, visto che quello di Melzo risultava ormai insufficiente alle esigenze aziendali.

L’inaugurazione dell’impianto non era che il preludio all’entrata in attività dello stabilimento di Corteolona e, sul finire degli anni ‘20, di quello di Casale Cremasco. Il nuovo assetto venne ben presto ricompensato dal successo commerciale, tanto che negli anni trenta l’azienda raggiunse dimensioni di rilievo assoluto, grazie anche ad una capillare organizzazione di vendita e alla creazione di due nuovi prodotti – “Certosa” e “Certosino” – che avrebbero incontrato grande favore tra la clientela in Italia e all’estero. Nel 1936, poi, la società faceva il suo ingresso nel campo delle carni e degli insaccati, attraverso l’acquisizione del Salumificio Melzese. Nel secondo dopoguerra, accanto all’attività tradizionale che si andò arricchendo con la creazione di nuovi prodotti tra i quali la mozzarella “Santa Lucia”, l’azienda iniziò la produzione di conserve alimentari suine e il Salumificio Melzese venne definitivamente incorporato. Gli anni del miracolo economico, poi, videro la società proseguire nella sua crescita; i dipendenti erano più di 5.000 e i prodotti Galbani venivano consumati in 52 paesi del mondo. Agli impianti esistenti, inoltre, vennero affiancati quelli di Chilivani e di Bozzolo Casalbuttano a cui seguirà – a metà degli anni ottanta – il nuovo grande salumificio di Melzo. Nel 1989 la società è entrata a far parte del gruppo multinazionale francese Bsn, attraverso una doppia partecipazione Bsn-Ifil (gruppo Fiat). La nuova dimensione internazionale ha così permesso alla società di coniugare la propria tradizione secolare al dinamismo di un grande gruppo e al contempo le ha consentito di mantenere le posizioni di leadership sul mercato nazionale dei prodotti caseari e dei salumi.

Bibliografia: Societa Galbani, Conquiste ed affermazioni di una grande industria nazionale, Milano, 1934; E. Savini, Egidio Galbani nel suo ottantesimo compleanno, Milano, 1938

Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni

Complessi archivistici