Società Trenno spa [numero REA: 6106 Mi] ( 1906 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Altre denominazioni: Società Anonima Ippodromi di Trenno [Cronologia:]

Sede: Milano

Codici identificativi

  • MIDB0018C8 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Numero REA: 6106 Mi

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Società Anonima Ippodromi di Trenno – società anonima per azioni – L.600.000 – 92.62.1; 92.71

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Società Trenno spa – società per azioni – L.54.943.000.000 – 92.62.1; 92.71; 70

Profilo storico
La società venne costituita nel novembre del 1906 da un gruppo di allevatori e di appassionati della nobiltà e dell’alta borghesia milanese, che avevano acquistato una vasta area di terreno allo scopo di realizzare un ippodromo nella zona di San Siro a Milano. Tra la data di fondazione e il 1912 l’attività sociale fu quindi interamente dedicata all’acquisto o alla permuta dei terreni sui quali oggi sussiste parte dell’ippodromo del galoppo e la pista di allenamento. Fino al 1970 la Trenno poteva paragonarsi ad un club, tanto che nei confronti di nuovi azionisti vigeva la clausola di gradimento, che in seguito venne abolita in previsione dell’allargamento della base azionaria indispensabile per accedere alla quotazione in Borsa avvenuta poi nel 1973. Nel 1980 la società si è trasformata in una holding, conferendo le attività degli ippodromi a società controllate. In particolare è stato scorporato il ramo aziendale costituito dalle attività relative agli ippodromi del trotto di Montecatini, apportato alla Fiorentina Corse Cavalli e quello relativo agli ippodromi milanesi, conferito alla neo-costituita Milanese Corse Cavalli. Il controllo del capitale sociale è rimasto fino agli anni ottanta, nelle mani di un gruppo di appassionati appartenenti all’alta società milanese e internazionale. In seguito la quota inizialmente posseduta dalla famiglia Bonomi – attraverso la Bi-Invest -, è stata incrementata fino a raggiungere l’attuale posizione di controllo. Nel 1989 è stato portato a compimento il programma di ristrutturazione del gruppo, con la separazione interna alle aziende partecipate dell’attività di gestione delle corse da quella di gestione immobiliare. Nell’ambito del programma di sviluppo e di diversificazione è stato acquistato il 50% del capitale sociale della Immobiliare ‘92 S.r.l. (pari a 30 miliardi), per una spesa complessiva di poco superiore ai 16 miliardi.
Nel marzo del 1992 la Trenno ha ceduto alla Finim il 50% della Immobiliare ’92, realizzando una plusvalenza di circa 71 milioni. Al di là delle entrate derivanti dal possesso di diverse proprietà immobiliari connesse agli impianti gestiti, i proventi della Trenno derivano dagli incassi relativi alla vendita dei biglietti d’ingresso agli ippodromi gestiti – Milano, Firenze e Montecatini -, dagli affitti delle scuderie e soprattutto dalle percentuali sulle scommesse, regolate da una convenzione con l’Unire. Nel corso del 1996 il gruppo Snai Servizi, leader italiano nel settore della gestione e della raccolta delle scommesse ippiche, ha rilevato – a mezzo della San Siro spa – dalla Ferruzzi Finanziaria (ora Compart), il controllo della Trenno. Sempre in questo stesso anno, con l’intento di rilanciare sia a livello tecnico che ricettivo ai massimi livelli qualitativi gli impianti delle società del gruppo Trenno , sono stati avviati significativi investimenti sulle piste e sulle strutture degli ippodromi gestite. In particolare si è dato corso al rifacimento totale della pista del Trotto di Milano in cui sono stati utilizzati nuovi materiali, tecniche costruttive di avanguardia e sono stati completamente ridisegnati l’anello e l’impianto di illuminazione, collocando di fatto la capitale ambrosiana ai vertici del settore in Europa.
Nel 1997 è stato inoltre realizzato l’impianto di illuminazione dell’Ippodromo del galoppo, l’impianto sportivo illuminato più grande d’Europa.

Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Giuseppe De Luca

Complessi archivistici