Monzino spa [numero REA: 23574 Mi] ( 1767 - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente economico / impresa
Altre denominazioni: Antonio Monzino [Cronologia:]
Sede: Lainate
Codici identificativi
- MIDB0018E9 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]
Profilo storico / Biografia
Numero REA: 23574 Mi
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Antonio Monzino – ditta individuale – - 36.30; 52.45.4
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Monzino spa – società per azioni – L. 2.000.000.000 – 70.10; 51.15.0.6; 51.15.0.7; 51.43; 52.74.0.3
Profilo storico
Le origini della società risalgono alla seconda metà del XVIII secolo, quando Antonio Monzino inaugurava nei pressi di piazza del Duomo a Milano un laboratorio nel quale venivano fabbricati strumenti musicali a pizzico. Negli anni seguenti, al fondatore si aggiunse il figlio Giacomo Antonio, mentre l’attività della casa si allargò anche alla stampa e alla pubblicazione di brani musicali e alla vendita di corde “ad uso dei fabbricatori di capelli e per battere lana e cotone”. Poco prima della metà del secolo successivo, l’azienda passò prima in mano ad Antonio, figlio di Giacomo Antonio, e in seguito, intorno al 1870, al figlio di questi: Antonio Giacomo. Sotto il suo impulso la produzione di strumenti musicali realizzata nella nuova sede di via Rastrelli 10 venne perfezionata, tanto da ottenere importanti riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Antonio Giacomo Monzino, poi, creò nuovi strumenti musicali, introdusse moderne macchine operatrici per la lavorazione del legno e la fabbricazione delle corde armoniche fasciate di cui ottenne il brevetto e impiantò un nuovo laboratorio a Roma per la lavorazione delle corde da budello. Nel febbraio del 1905, anche i figli Antonio e Adele fecero il loro ingresso ufficiale nell’impresa paterna e contemporaneamente la denominazione sociale venne modificata in “Antonio Monzino e Figli”. Nel 1916, in società con Enrico Ventura, i Monzino costituirono una ditta per la fabbricazione di strumenti musicali a corda con sede a Carate Brianza (MI). Due anni più tardi, tuttavia, il caporale Antonio Monzino moriva a causa di una malattia contratta presso il Battaglione Aviatori di cui faceva parte.
A seguito della sua scomparsa, la moglie Margherita subentrò nell’attività a fianco del suocero, della cognata e del marito di quest’ultima, Carlo Garlandini, che nel frattempo si era distinto nella direzione del reparto adibito alla produzione di corde fasciate e di quello editoriale. Negli anni seguenti, l’attività venne nuovamente diversificata anche in direzione del restauro e della riproduzione di strumenti antichi, mentre nel 1926 venne costituita la società in nome collettivo Antonio Monzino & Garlandini. Nel decennio successivo, dopo che nel 1929 era scomparso Antonio Giacomo, anche la sesta generazione Monzino – nella persona di Antonio Carlo – fece il suo ingresso nell’impresa. Nel corso della seconda guerra mondiale, il laboratorio e gli uffici della società vennero trasferiti in via Donatello a Milano, mentre il negozio venne portato provvisoriamente in via Baracchini dove rimase fino al 1962 per poi essere ri trasferito nella nuova sede di via Larga. Nel 1971 l’avanzare della settima generazione con i cinque figli di Antonio Carlo e Mariuccia Rossi – Antonio jr., Vittoria, Carla, Alberto e Margherita – provocò la trasformazione dell’azienda in società per azioni con denominazione “Monzino”. Negli anni settanta poi la società venne trasferita in via Sapri e a cavallo degli anni ottanta nella nuova sede Lainate (MI), mentre sotto la guida di Antonio, Carlo e Alberto Monzino l’attività si è via via concentrata sulla commercializzazione di una vasta gamma di strumenti italiani ed esteri.
Bibliografia: E. Manenti Monzino, “All’insegna della sirena”. Storia ed evoluzione di una famiglia di liutai milanesi dal 1750 ai nostri giorni, Milano, 1998
Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni
Complessi archivistici
- Monzino - archivio storico (1775 - 1999)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/2235