A. Cirla & Figlio srl [numero REA: 2129 Mi] ( 1847 - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente economico / impresa
Altre denominazioni: Giovanni Battista e Fratelli Cirla [Cronologia:]
Sede: Milano
Codici identificativi
- MIDB0018E5 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]
Profilo storico / Biografia
Numero REA: 2129 Mi
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Giovanni Battista e Fratelli Cirla – società di fatto – - 26.70.1; 14.11.1
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
A. Cirla & Figlio srl – società a responsabilità limitata – L. 180.000.000 – 26.70.1; 14.11.1
Profilo storico
Attiva nel settore della lavorazione delle pietre fin dalla fine del XVII secolo, la famiglia Cirla, originaria della Val d’Intelvi, acquistò nel 1847 a Milano una “sostra” -un deposito coperto – situato in Ripa di Porta Ticinese 36. In questa struttura, dove i carichi di granito giungevano direttamente dal Lago Maggiore scendendo prima il Ticino e poi il Naviglio Grande, l’impresa operò ininterrottamente sino al trasferimento nella sede attuale di corso Cristoforo Colombo 10. Nel frattempo, l’azienda aveva consolidato la propria attività, rivolta soprattutto alle cordonature stradali, di massicciate e di ponti. Negli anni Settanta del XIX secolo, inoltre, la società aveva proceduto all’acquisto di alcune cave di granito situate a Baveno e sul Montorfano, nella zona tra Lago Maggiore e Val d’Ossola e all’avvio dello stabilimento di Gravellona Toce. Nel 1883 venne iniziata, prima in Italia, la lavorazione delle colonne con torni meccanici – fatti costruire ad Aberdeen in Scozia – che trovarono vastissimo impiego per opere monumentali e chiese, tra le quali le celebri 100 colonne di 7 metri realizzate per il quadriportico della basilica di S. Paolo a Roma e quella per il monumento a Cristoforo Colombo a New York. Nel 1886 l’impresa assunse la forma giuridica di snc. Negli anni seguenti, grazie al particolare impulso dato alla ditta dal cavaliere Anacleto Cirla anche attraverso numerose partecipazioni a esposizioni nazionali ed estere, l’attività si allargò anche alla fornitura di materiali per innumerevoli monumenti commemorativi. Contemporaneamente aumentarono anche le esportazioni, dirette prevalentemente nel centro e sud America. A cavallo della prima guerra mondiale, l’impresa partecipò ai lavori per la costruzione del Santuario di Pompei, per il quale vennero usati oltre 1.000 mc. di granito bianco lavorato.
Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni
Complessi archivistici
- Cirla - archivio aziendale (1934 - 1999)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/2255