Arredamenti Dovera di Dovera Giovanni [numero REA: 35404 Cr] ( 1937 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Sede: San Bassano

Codici identificativi

  • MIDB001923 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Numero REA: 35404 Cr

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Dovera Giuseppe fu Placido – ditta individuale – - falegnameria

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Arredamenti Dovera di Dovera Giovanni – ditta individuale – - 36.10; falegnameria per la lavorazione di arredamenti in genere.

Profilo storico
Registrata alla Camera di commercio di Cremona nel 1937 ma fondata due anni prima da Giuseppe Dovera, succeduto al padre Placido nell’attività di falegname a San Bassano, la ditta si occupa inizialmente della fabbricazione di mobili per negozi di ogni genere, arrivando nel giro di pochi anni a realizzare i primi arredamenti dei motel Agip. Nel 1944 l’impresa passa dall’artigianato all’industria, aggiungendo alla falegnameria e al mobilificio una fabbrica di ceppi per zoccoli in legno che, al termine della guerra, è costretta a chiudere per mancanza di vendite. Nel frattempo la ditta, nata come azienda familiare per il mercato locale, si evolve fino ad arrivare ad impiegare quasi 40 dipendenti. A partire dai primi anni Settanta al laboratorio artigianale è affiancato il deposito dei mobili lì prodotti e, nel novembre 1974, Giovanni Dovera, figlio di Giuseppe, entra in società col padre, per rimanerne l’unico titolare nel gennaio 1980. L’anno successivo è aggiunta l’attività di commercio di mobili ed arredamenti in genere, cessata nel 1991. Attualmente la ditta impiega 14 dipendenti. L’attività è rimasta quella di sempre, vale a dire la realizzazione di arredamenti specialmente per negozi, in gran parte su commissione di architetti ma anche su progettazione interna; oltre alla lavorazione del legno, è prevista anche la verniciatura e la lavorazione del metallo.

Data aggiornamento: 05/12/2002
Autore della scheda: Matteo Morandi

Complessi archivistici