Opera pia Agostino Nazzari ( sec. XVIII - 1809 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Trezzo sull'Adda

Codici identificativi

  • MIDB001A99 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

L’istituzione dell’Opera pia Agostino Nazzari prende le mosse dal primo testamento del signor Agostino Nazzari, preposto della Chiesa milanese del Canobbio e successivamente della prepositurale di Trezzo, che, benché non attuato, prevedeva l’istituzione di cinque canonicati, l’erezione di una chiesa collegiata e di un’opera pia. Successivamente, si dispose la fondazione di cinque canonicati e di vari benefici ecclesiastici all’interno del territorio di Trezzo mediante la stipula dell’atto redatto dal notaio Giovanni Battista Annoni di Milano del 7 novembre 1759 e il successivo dispaccio imperiale del 22 novembre 1768, con la costante supervisione della Giunta economale e dei deputati dell’estimo, in accordo con i fabbriceri parrocchiali di allora; gli eredi di Agostino Nazzari lasciarono a disposizione dell’istituzione la rendita proveniente da alcuni terreni all’interno dei Comuni di Cornate, Trezzo, Paderno, Verderio inferiore e Robbiate. Al presente lascito si aggiunse poi quello istituito mediante atto testamentario dal dottor Andrea Rota, direttore generale della facoltà di medicina di Milano, con istituzione della Causa pia Nazzari quale erede universale dei propri beni (notaio Antonio Mantica di Milano, 9 gennaio 1794) e concessione dell’usufrutto della rendita dell’appezzamento di terreno denominato Vignolo sito nel territorio di Trezzano Rosa. La rendita di tali legati, nei primi anni servirono alla decorazione della Chiesa prepositurale con suppellettili e conseguenti opere di ornato; successivamente si corrisposero 600 lire annue ad un sacerdote, trasferite poi per il mantenimento di un insegnante elementare .

Nel 1809 si elaborò il piano di amministrazione delle opere pie Grimaldi, denominata Scuola dei poveri di Trezzo, e Nazzari, con relativo concentramento nella Congregazione di carità di Trezzo; il lascito Nazzari fu contabilizzato in maniera separata, da come si evince dalla vertenza per l’utilizzo di annue lire 457, 68 a favore dell’istruzione pubblica, con richiesta, non approvata, del loro utilizzo per la costruzione dell’asilo infantile (1901) e dall’erogazione di parte della rendita dell’Opera pia Nazzari a favore del medico e della levatrice condotta nel 1921.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Alessandro Merlini (Archivista)