Pollack, Leopold ( Vienna, 1751 - Milano, 1806 )

Tipologia: Persona

Codici identificativi

  • MIDC000950 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Leopoldo Pollack nacque a Vienna nel 1751, figlio di un funzionario della Cancelleria del Dipartimento d’Italia a Vienna. Si trasferì a Milano nel 1775 dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti nella città natale (1) e divenne ben presto collaboratore del suo maestro, Giuseppe Piermarini. Si affermò professionalmente a partire dagli anni Ottanta assumendo un ruolo importante sotto il regno di Giuseppe II, impegnandosi particolarmente nella progettazione di una serie di edifici per l’istruzione e per l’assistenza nella Lombardia austriaca.

Fu socio dell’accademia Clementina di Bologna e dell’accademia di belle arti di Parma (1783).

Nominato controllore dei conti delle fabbriche reali, poi maestro di Prospettiva all’Accademia di Brera, nel 1786 assunse l’incarico di professore di Elementi di Architettura Civile. All’arrivo dei Francesi fu nominato professore, ma i suoi legami con la corte austriaca lo costrinsero a dare le dimissioni in favore di Giacomo Albertolli (+1805). Nel 1793 intraprese un viaggio di studio a Roma in compagnia del conte Serbelloni (2).

Divenne architetto della Fabbrica del Duomo dal 1803 e avviò i lavori per il completamento della facciata che fu realizzata, dopo la sua morte, da Carlo Amati. Dei suoi sette figli (Giuseppe, Cesare, Lodovico, Giuditta, Domitilla, Ester e Rachele) avuti dal matrimonio con Giustina Coffer, soltanto il primogenito Giuseppe (1779-1857) intraprese la professione paterna. Tra le opere realizzate dal Pollack si segnalano la Villa Belgioioso a Milano con giardino all’inglese (1790), villa Casati a Muggiò, il palazzo Agosti-Grumelli in via San Salvatore a Bergamo (1796- 97), il Teatro Sociale di Bergamo (1803-06), la Villa detta “la Rotonda” a Borgovico presso Como, il giardino all’inglese per Palazzo Sormani, la ristrutturazione dell’ex convento di Santa Chiara di Abbiategrasso per adattarlo a sede della Pia casa degli incurabili, la facciata di San Vittore (1791) a Varese.

Leopold lavorò anche agli edifici dell’Università di Pavia (3), proseguendo le opere già iniziate da Giuseppe Piermarini (anni Settanta del XVIII secolo), finalizzate ad un ampliamento del complesso edilizio dell’ateneo così da renderlo maggiormente rispondente alle nuove esigenze didattico – scientifiche (revisione del Teatro fisico nel 1787 e della Biblioteca). A Pavia Pollack intervenne anche per l’Ospedale San Matteo, tra il 1783 e il 1785, trasformando la vecchia chiesa di San Matteo in infermeria e nel 1787 progettando un nuovo corpo di fabbrica.

Morì nel marzo 1806 a Milano.

Note:

(1) A Vienna si formò presso il capomastro Paul Ulrich Trientl, frequentando i corsi di scienza delle costruzioni di Vincenz Fischer all’Accademia di belle arti.

(2) Aurora Scotti, Lo Stato e la città. Architetture, istituzioni e funzionari nella Lombardia illuminista, Milano 1984, pp. 225 – 263.

Funzioni e occupazioni

  • architetto

Complessi archivistici

Fonti

  • Mezzanotte 1966 = Gianni Mezzanotte, Architettura neoclassica in Lombardia, Napoli, 1966
  • Scotti 1984 = Aurora Scotti, Lo Stato e la città. Architetture, istituzioni e funzionari nella Lombardia illuminista

Compilatori

  • Paola Bianchi (Archivista)