Dradi, Carlo ( Milano (MI), 1908 - Milano (MI), 1982 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Carlo Dradi (Milano, 1908-1982) inizia l’attività di progettista grafico nel 1932, dopo aver frequentato la Scuola d’Arte Applicata del Castello Sforzesco e il Corso Superiore di Decorazione della Scuola del Libro all’Umanitaria diretto da Guido Marussig. Con l’amico Attilio Rossi apre alla fine del 1932 lo studio di progettazione grafica Dradi-Rossi. Nel 1933, con Rossi, Minardi, Peviani e un gruppo di giovani grafici e tipografi, fonda “Campo Grafico. Rivista di estetica e di tecnica grafica”. Partecipa alle Triennali degli anni Trenta ottenendo nel 1933 il Diploma d’Onore. Nell’aprile del 1935 Rossi emigra in Argentina. Tuttavia lo studio non cambierà nome e, per esplicita dichiarazione dei titolari, i lavori firmati Dradi-Rossi progettati a Milano sono di Carlo Dradi, mentre quelli firmati Dradi-Rossi progettati a Buenos Aires sono di Rossi.
Nel 1936 progetta il marchio della Galleria Il Milione e ne cura le relative edizioni d’arte fino al dopoguerra. Terminata nel 1939 l’esperienza di “Campo Grafico”, continua l’attività pionieristica operando soprattutto nell’ambito della grafica pubblicitaria, realizzando nel 1937 le campagne pubblicitarie nazionali per Alpestre e per Italcima. Nel 1943 per la Mondadori cura l’impaginazione del settimanale “Tempo” ed è responsabile grafico della Casa Editrice Ultra di Gino Pesavento.
È invitato a mostre importanti come la Mostra Nazionale del Cartellone (Roma, 1936), l’Esposizione Internazionale di Parigi (1937), Anni Trenta: arte e cultura in Italia (Milano, 1982), Visual Design-Milano 1933/1983 (Milano, 1983). Nel 1945 Guido Mazzali lo chiama nei locali del “Corriere della Sera” per il restyling della testata del quotidiano socialista “Avanti”. Sempre per Mazzali, organizza e dirige la rivista “Linea Grafica” fino al 1951.
Progetta per grandi aziende: Carlo Erba, Motta, Galbani, Ferovie Nord, Agfa, Borsalino, Alpestre, Star, De Agostini, Touring Club. È uno dei fondatori dell’Aiap e del Centro di Studi Grafici di Milano. Nel 1955, colto da grave infermità alla vista, continua a progettare grazie all’aiuto del figlio Massimo. Nel 1973 progetta e realizza per il Comune di Milano Millenovecentotrentatré: nasce a Milano la grafica moderna.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: Luciana Gunetti (Autore scheda Censimento CASVA 2012) - Data intervento: 31 gennaio 2012