Locati, Sebastiano Giuseppe ( Milano (MI), 1861 - Milano (MI), 1939 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Sebastiano Giuseppe Locati (Milano, 1861-1939) ottiene nel 1881 la licenza alla Scuola di Architettura dell’Accademia di Brera e nel 1894 consegue “per titoli” la laurea al Regio Politecnico di Milano come Architetto Civile. Dopo un breve tirocinio presso lo studio di Giovanni Cerruti (1881), compie le prime esperienze didattiche presso la Scuola di Architettura dell’Accademia di Brera (1887-89).
Tra 1885 e 1899 frequenta a Parigi alcuni corsi all’Ecole Nationale des Beaux Arts ed intraprende una serie di viaggi di studio. Dal 1900 al 1902 insegna Applicazioni di Geometria Descrittiva alla Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri dell’Università di Pavia, dove dal 1903, con l’affidamento dei corsi di Architettura Pratica e di Composizione Architettonica, svolgerà attività didattica fino al 1935, con una breve parentesi (1920-21) in occasione del comando presso la Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma.
Arricchita da un ampio e autonomo sguardo critico sulla cultura contemporanea europea, l’attività si svolge in prevalenza a Milano dove realizza edifici eclettici per committenti privati, non privi d’interesse per le ricerche formali e tipologiche, come la Casa Reininghaus (1895-96) o lo studio dello scultore Tabacchi (1902). Auspice il “patriarca” degli architetti milanesi, Camillo Boito, si apre per Locati un’inattesa parentesi lusitana (1891 e 1893) accogliendo l’invito di Alfredo D’Andrade a progettare nei dintorni di Lisbona le residenze destinate ai suoi familiari. Con ottime entrature Locati partecipa nel 1895 al concorso internazionale per il Museo di Antichità Egizie del Cairo, quindi a quello per l’Università di San Francisco in California e a Buenos Aires per il Policlinico Jose de San Martin (1908-09) e la Facoltà di Scienze Fisiche Matematiche e Naturali (1909).
Nel 1906 progetta il piano generale per l’Esposizione Internazionale di Milano e costruisce alcuni padiglioni, tra i quali l’unico ad oggi conservato è il fantasioso edificio “parlante” sede dell’Acquario Civico.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: Marica Forni (Autore scheda Censimento CASVA 2012) - Data intervento: 31 gennaio 2012