Manzù, Pio ( Milano (MI), 1939 - Milano (MI), 1969 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Figlio del celebre scultore Giacomo Manzù (1908-1991) e di Tina Oreni, Pio Manzù (Milano, 1939-1969) è stato una promessa del design italiano degli anni Sessanta. Si forma alla HfG di Ulm (Germania), centro per l’insegnamento, lo sviluppo e la ricerca nel campo della produzione industriale e della comunicazione, diretta da Max Bill. Fondamentale per lui sarà l’insegnamento di car design, tenuto da Rodolfo Bonetto. Manzù si laurea nel 1965 con una tesi dal titolo Design di un trattore di 80 cv, nella quale vengono approfonditi temi tecnici ed ergonomici del mezzo agricolo. Pio Manzù è conosciuto per essere stato il progettista di uno dei modelli automobilistici di maggior
successo, la FIAT 127.
Lo studio di diversi prototipi di veicoli, particolarmente innovativi sia sotto il profilo dello stile che dal punto di vista tecnico, ha contraddistinto il lavoro di car design del giovane Manzù, capace anche di una elaborazione teorica, apparsa sulla rivista “Style Auto”, che entrò nella discussione sul ruolo del design e sul tema della mobilità.
L’attività di car design gli valse riconoscimenti e premi internazionali, come il primo premio al Concorso Internazionale “Année Automobile” nel 1962, con l’amico Michael Conrad, per il disegno di una autovettura che verrà realizzata dalla Pininfarina ed esposta nei saloni dell’automobile di Londra e di Parigi. Nel 1967 la collaudata coppia di designer, vinse il concorso della municipalità di Amburgo per la progettazione di un autobus urbano. Da quest’anno Pio Manzù è consulente FIAT e per la casa automobilistica italiana realizza il City Taxi e l’Autobianchi Coupé.
Quanto agli altri oggetti progettati da Pio Manzù, molti sono considerati oggi dei classici del design anni Sessanta:
tra questi il Cronotime, il primo orologio a transistor italiano, esposto al MoMa di New York. Sua l’idea progettuale della lampada Parentesi, sviluppata da Achille Castiglioni: una sorgente di luce che potesse scorrere verticalmente da pavimento a soffitto e ruotare sull’asse di 360 gradi.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: Maria Cristina Rodeschini (Autore scheda Censimento CASVA 2012) - Data intervento: 31 gennaio 2012