Citterio, Antonio ( Milano (MI), 1853 - Milano (MI), 1936 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Antonio Citterio, marchese, nel 1879 si laurea in Architettura Civile presso l’Istituto Tecnico Superiore di Milano, dove è allievo di Camillo Boito; appartiene alla generazione di professionisti quali Cecilio Arpesani, Luigi Broggi, Luca Beltrami, Achille Majnoni d’Intignano, suo caro amico, e Ruggero Berlam. L’elevata condizione sociale permette a Citterio di viaggiare durante gli studi e compiere un periodo di perfezionamento a Zurigo; non appena laureato, le conoscenze familiari consentono il suo immediato ingresso nel mondo professionale, dove si colloca quale architetto di fiducia di molti aristocratici lombardi.Per questi ultimi realizza adattamenti di interni, arredi, nuove costruzioni, palazzi e ville extraurbane; si lega, inoltre, anche a committenze di tipo borghese e industriale e si interessa dell’amministrazione dei propri terreni, attività comunemente svolta dai suoi colleghi coetanei. Il suo nome è legato alle Ville Meli Lupi di Soragna a Vigatto (1885), Jacini a Zuccone (1893), Prinetti a Montesiro (1903) e alla villa Zileri dal Verme a Mamiano (1900-04), ora sede della Fondazione Magnani-Rocca. A Milano, inoltre, realizza Palazzo Stanga in piazza Sant’Ambrogio 10-via Carducci 37 (1887), il Palazzo della Cassa Sovvenzioni in via Dante 15 (1888), nonché il palazzo Bocconi in corso Venezia 72 (1908-1913) e il Palazzo Mazzotti Biancinelli in piazza Castello 28-via Beretta (1920). È socio onorario dell’Accademia di Brera dal 1894 e iscritto al Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano dal 1880.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: Maria Teresa Feraboli (Autore scheda Censimento CASVA 2012) - Data intervento: 31 gennaio 2012