Asilo infantile di Porzano ( 1914 - 1977 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Condizione: pubblico

Sede: Leno, frazione Porzano

Profilo storico / Biografia

L’asilo infantile del comune di Porzano (1) viene istituito nel 1914 con deliberazione del consiglio comunale del 12 novembre. L’intento è di favorire le famiglie del paese costrette ad abbandonare i bambini in età prescolare senza custodia per occuparsi del lavoro nei campi (2).
La fondazione dell’asilo deriva da un fondo di lire 2.000 stanziato, fin dal 1905, dalla Cassa di risparmio delle Provincie lombarde e destinato a promuovere l’impianto di asili nei comuni e nelle frazioni rurali. Il termine ultimo per conseguire l’assegno è il 20 febbraio del 1915 e ciò è subordinato all’apertura vera e propria di un asilo in grado di funzionare per almeno tre anni. L’amministrazione comunale, quindi, decide di destinare altre lire 100 per l’acquisto di arredi e lire 250 per il personale di custodia. Inoltre, viene aperta una sottoscrizione triennale pro asilo contando sulla generosità dei privati.
L’asilo sarà ospitato al piano terra del fabbricato scolastico del paese e avrà a disposizione anche il giardino.
L’amministrazione dell’asilo è affidata, inizialmente, alla giunta municipale coadiuvata da una commissione composta da tre membri tra i quali una donna. Compito della commissione è di formare lo statuto e il regolamento interno per l’erezione in ente morale della nuova istituzione.
Nella deliberazione di istituzione viene fissata nel 1° gennaio 1915 l’apertura dell’asilo la cui conduzione è affidata a una buona madre di famiglia e ad una assistente, le quali riceveranno entrambe un piccolo compenso per il loro servizio.
L’impianto e il funzionamento del nuovo asilo è assicurato dalle oblazioni di privati e dal sussidio dell’Amministrazione provinciale. Tuttavia, tali somme hanno, in questi anni, un’unica destinazione che è quella di concorrere alla refezione dei bambini, figli di richiamati alle armi, le cui famiglie sono del tutto prive di mezzi di sostentamento. Le famiglie benestanti del paese pagano invece una retta mensile di lire 1. Nel 1917, il Ministero dell’interno dispone un sussidio di lire 200 a favore dell’asilo e, fino alla fine della guerra, l’asilo beneficerà di altri sussidi assistenziali.
Nell’anno scolastico 1917-1918 i bambini frequentanti, di età tra i quattro e i sei anni, sono 72, nel 1924-1925 sono 77.
Negli anni ‘30, con Porzano divenuto frazione di Leno, è documentato saltuariamente il funzionamento dell’asilo che si regge sul costante sussidio del comune, con sussidi dell’ONMI, con le rette, con alcune oblazioni private e con il ricavato dal saggio dei bambini di fine anno.
Le spese dell’asilo sono rappresentate soprattutto dal salario delle assistenti e dallo stipendio del segretario. E’ del 1° ottobre 1934 la predisposizione dello statuto in previsione dell’erezione dell’asilo in ente morale, come già nelle intenzioni dei fondatori. L’erezione in ente morale è, tuttavia, subordinata ad un’autonomia patrimoniale attraverso la quale possa essere assicurata una stabile vita all’asilo. Lo statuto comprende 24 articoli ed è sottoscritto dal podestà Giovanni Battista Calini. L’asilo non verrà eretto in ente morale, ma continuerà a funzionare amministrato da una commissione composta di cinque membri, scelti dal podestà, con un mandato di quattro anni.
Nel 1934, i bambini frequentanti l’asilo sono circa 40 e, di questi, 30 ricevono gratuitamente la refezione. Vengono insegnati la religione, le buone creanze, la pulizia, il canto e la ginnastica. L’orario invernale va dalle 8 alle 16, mentre quello estivo dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17.
Nel 1962 l’asilo di Porzano sarà accolto in un edificio appositamente costruito. L’asilo “minimo”, così venivano chiamati i fabbricati che ospitavano le scuole o gli asili rurali, è costruito su progetto dell’architetto Carlo Panigada e realizzato con un mutuo aperto con la Cassa di risparmio delle Provincie lombarde (3). Alla sua realizzazione contribuiscono anche i privati con offerte. L’asilo, che viene inaugurato nel 1962, è costituito da 5 locali: un’aula e un soggiorno per i bambini, la cucina, il refettorio, i servizi.
L’asilo anche negli anni del secondo dopoguerra continua a sostenersi con sussidi statali, delle banche e di privati. Dal 1952 e per i dieci anni successivi, l’asilo riceverà il legato di Lire 500 annue, secondo le disposizioni testamentarie di Giuseppe Zucca.
Nel 1960, allo scopo di assicurare un funzionamento uniforme in tutti gli asili del comune, il sindaco Angelo Regosa dà disposizioni per la tenuta della contabilità, per il servizio di tesoreria e cassa, per il personale – insegnanti e inservienti – che, dal 1961, sarà retribuito direttamente dal comune. Vengono, inoltre, stabiliti, uguali per tutti gli asili, una tabella dietetica (4) e il calendario scolastico.
Dal 1962, l’asilo accoglierà, oltre ai bambini di Porzano anche quelli della cascina Scovola il cui asilo rurale cessa di funzionare in quell’anno. Nel 1969, sono iscritti 65 bambini, suddivisi in due sezioni, dei quali 45 sono accolti gratuitamente. Vi lavorano 4 persone: due insegnanti, una assistente tutte religiose della Congregazione delle Umili Serve del Signore di Gavardo e una cuoca.
A partire dalla legge 616 del 1977 e con le successive leggi statali e regionali, il personale e la gestione dell’asilo passeranno progressivamente e definitivamente sotto la direzione dello Stato.
L’asilo di Porzano è tutt’ora in funzione nella sede costruita nel 1962. I bambini iscritti nell’anno 2010-2011 sono 46.
_____________________
1. L’attuale frazione Porzano dista dal capoluogo Leno Km. 4,5.
2. B. FAVAGROSSA I sette asili lenesi. Cenni storici, Comune di Leno 2002.
3. Il fascicolo "Costruzione di un asilo minimo a Porzano (1961-1964), che documenta la costruzione della scuola rurale, si trova nell’Archivio storico comunale, sezione 1948-1970, cat. 10 cl. 10.
4. La tabella dietetica adottata è quella in vigore nell’asilo del capoluogo.

Complessi archivistici

Fonti

  • BIB = Favagrossa Battista, I sette asili lenesi. Cenni storici., Comune di Leno, 2002

Compilatori

  • Revisione: Giuseppina Caldera (Archivista) - Data intervento: 10 gennaio 2018