Scuola materna comunale della cascina Pluda di Leno ( post 1945 - 1969 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Condizione: pubblico
Sede: Leno, cascina Pluda
Profilo storico / Biografia
L’asilo della cascina Pluda (1) viene istituito nel secondo dopoguerra con l’intento di favorire le famiglie di contadini distanti dal centro abitato e prive di mezzi per portare i bambini più piccoli alla scuola materna. Gli abitanti della borgata, che comprende oltre alla Pluda anche le cascine vicine, ammontano a circa 800 (2).
A metà degli anni ‘50, l’asilo è ospitato nell’edificio in cui ha sede anche la scuola elementare rurale. L’edificio, costruito su progetto del geometra Remo Bislenghi negli anni 1952-1955, viene realizzato con un mutuo acceso presso la Cassa di risparmio delle Provincie lombarde (3).
L’asilo infantile accoglie circa 50 bambini che, per la maggior parte, appartengono a famiglie di contadini.
L’asilo è retto da un consiglio di amministrazione di nomina comunale composto di 5 membri compreso il presidente più un segretario. Il consiglio dura in carica un quadriennio.
Le spese di gestione sono rappresentate da una quota delle rette, dal compenso dato al segretario, da forniture di generi alimentari, riscaldamento e illuminazione dell’edificio. L’asilo si sostiene con sussidi statali, delle banche e privati.
Allo scopo di assicurare un funzionamento uniforme in tutti gli asili del comune, il sindaco Angelo Regosa, nel 1960, dà disposizioni per la tenuta della contabilità, per il servizio di tesoreria e cassa, per il personale – insegnanti e inservienti -, che dal 1961 è retribuito direttamente dal comune. Vengono, inoltre, stabiliti, uguali per tutti gli asili, una tabella dietetica (4) e il calendario scolastico.
Dal 1963, stante la mancanza di rendite proprie, il comune assume la gestione diretta dell’asilo Pluda, unitamente a quella degli asili di Porzano e Milzanello che si trovano nelle medesime condizioni economiche.
Nell’anno scolastico 1965-1966, il numero degli alunni è di 32 (5), dei quali 5 vengono accolti gratuitamente per le condizioni disagiate della famiglia, vi è un’unica sezione condotta da un insegnante e il personale ausiliario è rappresentato da una inserviente. Già nell’agosto del 1965 è ventilata l’ipotesi di soppressione dell’asilo in quanto le spese di gestione sono divenute troppo onerose in rapporto al numero dei bambini frequentanti.
La chiusura dell’asilo, avvenuta nel 1969, è determinata in parte da ragioni economiche e in parte dallo spopolamento della campagna e dal trasferimento degli abitanti verso il capoluogo o dall’emigrazione delle famiglie di contadini in altre regioni.
Negli anni successivi alla chiusura, i bambini dell’asilo Pluda saranno portati agli asili immediatamente vicini mediante il servizio di trasporto alunni istituito dal comune.
___________________
1. La cascina Pluda dista dal capoluogo di Leno Km. 3.
2. B. FAVAGROSSA I sette asili lenesi. Cenni storici, Comune di Leno 2002.
3. Il fascicolo “Scuole elementari alla cascina Pluda”(1949-1955), che documenta la costruzione della scuola rurale, si trova nell’Archivio storico comunale, sezione 1948-1970, cat. 10 cl. 10.
4. La tabella dietetica adottata è quella in vigore nell’asilo del capoluogo.
5. L’asilo accoglie anche alcuni bambini della cascina Carbonere in territorio di Ghedi.
Complessi archivistici
- Scuola materna comunale della cascina Pluda di Leno (1960 - 1966)
Fonti
- BIB = Favagrossa Battista, I sette asili lenesi. Cenni storici., Comune di Leno, 2002
Compilatori
- Revisione: Giuseppina Caldera (Archivista) - Data intervento: 08 febbraio 2017
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/4356