Marin, Biagio ( Grado (GO), 1891 giugno 29 - Grado (GO), 1985 dicembre 24 )

Tipologia: Persona

Abstract

Biagio Marin è nato nel 1891 a Grado, ed è stato un poeta e scrittore italiano nato in territori allora appartenenti all’Impero austro-ungarico. È morto a Grado nel 1985. Ha scritto nell’antico veneto della sua isola. Le sue raccolte di poesia: Fiuri de tapo (1912), La girlanda de gno suore (1922), Canzone piccole (1927), I canti de l’Isola (1951), Sénere colde (1953), Trìstessa de la sera (1957), L’estadela de S. Martin (1958), El fogo del ponente (1959), Solitàe (a cura di P.P. Pasolini, 1961), Elegìe istriane (1963), Il non tempo del mare 1912-1962 (1964), Dopo la longa ìstae (1965), Elogio delle conchiglie (1965), La poesia è un dono (1966), El mar de l’eterno (1967), Quanto più moro (1969), La vose de le scusse (1969), El picolo nio (1969), La vita xe fiama. Poesie 1963-1969 (1970), I canti de l’Isola 1912-1969 (1970), Le litanie de la Madona (1970), El vento de l’Eterno se fa teso (1974), A sol calao (1974), El crìtoleo del corpo fracasao (1976), Pan de pura farina (1977), Stele cagiùe (1977), In memoria (1978), Nel silenzio più teso (1980), E anche il vento tase (1982), La vose de la sera (1985).

Profilo storico / Biografia

Biagio Marin nacque a Grado il 29 giugno 1891 da una famiglia relativamente benestante di osti e pescatori. Rimasto orfano di madre, venne allevato dalla nonna paterna. Compì gli studi tra Gorizia, Pisino d’Istria, Firenze e Vienna – dove si iscrisse alla facoltà di Filosofia – e infine Roma dove si laureò nel 1918 con Bernardino Varisco con una tesi di logica, che lo stesso Marin definiva di guerra, avendo seguito le lezioni di Giovanni Gentile con cui ebbe contatti anche epistolari.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale in qualità di cittadino dell’Impero austro-ungarico fu allievo ufficiale dell’esercito, a Marburgo, oggi Maribor; rientrato a Grado con un congedo per motivi di salute, come altri irredentisti giuliani passò il confine per trovarsi nel 1915 a Roma con Scipio Slataper, e ospite di Giuseppe Prezzolini, in attesa della dichiarazione di guerra da parte dell’Italia (v. I Delfini di Scipio Slataper). Di fatto finì ricoverato per mesi in Sanatorio a Davos. Dopo Caporetto, si arruolò come volontario nelle file italiane senza potere mai raggiungere il fronte per le continue crisi broncopolmonari.
Fu docente di filosofia e pedagogia all’Istituto magistrale di Gorizia (come supplente) dal 1919, ispettore scolastico del mandamento di Gradisca fino al 1923, poi dirigente dell’azienda balneare e di cura di Grado.
Dal 1938 al 1941 tornò ad insegnare letteratura, filosofia e storia a Trieste.
Fu bibliotecario presso la sede centrale, triestina, delle Assicurazioni Generali, fino al 1956. Nel 1945 fu presidente del CLN di Trieste.
Tornò ad abitare a Grado (senza averla abbandonata mai del tutto) nel 1968, e qui morì il 24 dicembre 1985.
Tra le raccolte poetiche: Fiuri de tapo (1912), Le litànie de la Madona (1949), I canti de l’isola (1951, 1970, 1981, 1991), Solitàe (1961), Elegie istriane (1963), Il non tempo del mare (1965), El mar de l’eterno (1967), La vita xe fiama (1970), El vento de l’eterno se fa teso (1973), A sol calào (1974), El critoleo del corpo fracassào (1976), In memoria (1978), Nel silenzio più teso (1980), Poesie (1981, 1991, 2008), La vose de la sera (1985), Rama de rosmarin (1991).
Per notizie biografiche più approfondite su Biagio Marin si veda la voce redatta da Edda Serra per il Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 70 (2008), peraltro da completare, da cui si riprendono le indicazioni che seguono per una bibliografia su Marin.
E. Guagnini, Scritti critici su Biagio Marin: cronaca essenziale 1912-1972, in Biagio Marin, El vento de l’eterno se fa teso, cit.;

Studi mariniani (Grado), nn. 1-11 (1991-2007) della rivista, con particolare riguardo al n. 11 che raccoglie il compendio della bibliografia critica sul Marin con un saggio introduttivo di P. Camuffo, Scrivere su Biagio Marin. Appunti per una bibliografia.
F. Scarpa, Bibliografia della Critica su Biagio Marin (1912-1991), in Biagio Marin, Gabbiano reale, 1991;
E. Serra, Poesia e fortuna di Biagio Marin, Gorizia 1981;
E. Serra, Biagio Marin, Pordenone 1992;
A. De Simone, L’isola Marin: biografia di un poeta, Torino 1992;
P. Camuffo, Biagio Marin. La poesia. I filosofi, Monfalcone 2000;
E. Serra, Biagio Marin: i luoghi del poeta, Milano 2001. E. Serra

Complessi archivistici

Compilatori

  • Inserimento dati: Gabriele Locatelli (Archivista) - Data intervento: 01 febbraio 2020