Cavalli, Libero ( Ronco Scrivia (GE), 1914 - Milano (MI), 1984 )
Tipologia: Persona
Profilo storico / Biografia
Libero Cavalli (Ronco Scrivia, Genova, 1914 – Milano 1984), fu comandante partigiano e segretario della Federazione giovanile socialista nella clandestinità tra il 1943 e il 1944, poi dirigente del Partito socialista italiano (Psi) e della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil). Il suo antifascismo gli costò persecuzioni fin dal servizio militare e, tornato a Milano dopo l’8 settembre del ’43, entrò in clandestinità nelle file della Gioventù Socialista, che aveva costituito una propria Brigata Matteotti. Arrestato e torturato con conseguenze permanenti, fu liberato in uno scambio di prigionieri. Dopo la fine della guerra ricoprì incarichi di livello nazionale nel partito e quindi nel sindacato Cgil e nella Camera del lavoro di Milano, in particolare come Segretario nazionale della Federazione italiana operai tessili (Fiot). Esponente della Sinistra socialista in varie correnti, fu tra gli scissionisti che fondarono il Partito socialista italiano di unità proletaria, anche se in seguito rientrò nel Psi.
Complessi archivistici
- Cavalli Libero (1935 - 1983)
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