Marcellino, Nella ( Torino (TO), 1923 - Roma (RM), 2011 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

I genitori di Nella Marcellino (Torino, 1923 – Roma, 2011) erano due operai: il padre, Guglielmo, era impegnato nella lotta antifascista anche per incarico dell’Internazionale comunista (finirà arrestato dai tedeschi a Parigi); la madre, Maria Busso, partecipò all’occupazione delle fabbriche nel 1920. Nella trascorse parte dell’infanzia e dell’adolescenza in Francia e in Belgio, seguendo gli spostamenti paterni. Aveva 15 anni quando compì la sua prima missione clandestina, intraprendendo un viaggio, per conto del padre, da Bruxelles a Parigi. Negli anni Quaranta, a Parigi, partecipò alle iniziative contro la guerra dei primi gruppi di giovani antifascisti, per aiutare i maquis francesi, per fare propaganda contro i tedeschi. Conobbe in quel periodo i dirigenti del Pci fuoriusciti come Giorgio Amendola, Luigi Longo, Gian Carlo Pajetta, Giuseppe Di Vittorio, Arturo Colombi (uno dei fondatori del Pci e che diventerà suo marito). Nel 1941 tornò in Italia, a Torino, e prese contatto con gli esponenti della lotta antifascista. Fu fra gli organizzatori degli scioperi del 1942 e del 1943 e partecipò alla Resistenza fino all’aprile del 1945. Nel dopoguerra fu dirigente della Commissione femminile del Pci a Bologna, poi la più giovane deputata al Parlamento del 1948. Per due volte responsabile della Commissione nazionale femminile e poi, nel 1951, a Milano, responsabile della Commissione di organizzazione del Pci. La Marcellino fu anche una protagonista dell’attività sindacale: nel 1961 segretaria nazionale della Filziat-Cgil, il sindacato delle industrie alimentari; nel 1969 venne eletta segretaria generale del Sindacato dei tessili. Dal 1986 al 1992 diresse l’Istituto di patronato Inca-Cgil, e fece parte del Cnel.

Complessi archivistici