Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici lateranensi ( inizio sec. XII - 1768 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Altre denominazioni:

  • Casa di San Salvatore al Rebuffone, canonici regolari di Sant'Agostino [Cronologia: sec. XII - 1523]
  • Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici regolari di Sant'Agostino [Cronologia: 1523-1768]

Sede: Brescia

Codici identificativi

  • MIDB0006AF (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Le origini di una canonica extraurbana presso l’antica chiesa di San Salvatore (succeduta a quella di Sant’Andrea) sotto il colle del Castello, nella zona detta del Rebuffone, risalirebbero all’inizio del XII secolo al pari delle altre canoniche urbane della città di Brescia. Secondo la storiografia locale si trattava di una comunità doppia e sempre secondo la tradizione locale l’ente venne diviso nel 1389, con il passaggio delle canonichesse alla chiesa dei Santi Simone e Guida (acquisita in realtà in quel periodo dal monastero di Sant’Eufemia). Non si hanno molte notizie sulla vita di San Salvatore. All’inizio del ‘500 i canonici dovettero abbandonare la loro sede, distrutta per finalità militari dal governo veneto insieme a tutte le strutture extraurbane ai piedi del Castello e nel 1523, in seguito alla rinuncia del commendatario Tommaso Caprioli, Clemente VII affidò loro l’antica canonica di Sant’Afra (già San Faustino ad Sanguinem), che da quel momento passò al titolo di San Salvatore in Sant’Afra. I nuovi inquilini si occuparono presto del restauro della chiesa e dei chiostri di Sant’Afra (1537-1560); la canonica ricevette inoltre prestigio dalla fondazione, nel 1535, della compagnia di Sant’Orsola ad opera di Sant’Angela Merici. Nel 1580, probabilmente in coincidenza con la visita apostolica di Carlo Borromeo, i canonici affidarono al Bagnadore la costruzione di una nuova chiesa. Nel 1768 i canonici furono soppressi e nel 1771 il monastero venne venduto. Nel 1842 vi si installarono le figlie del Sacro Cuore. Nel 1945 la chiesa di Sant’Afra fu distrutta durante un bombardamento e ricostruita nelle sue forme rinascimentali nel 1957.

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • I chiostri = I chiostri di Brescia. Storia, arte e architettura nei monasteri della città, a c. di V. Terraroli, C. Zani, A. Corna Pellegrini, Brescia, Grafo, 1989
  • BONINI VALETTI, La Chiesa dalle origini = BONINI VALETTI, I., La Chiesa dalle origini agli inizi del dominio veneziano: istituzioni e strutture, in Storia religiosa della Lombardia. Diocesi di Brescia, a cura di A. Caprioli, A. Rimoldi, L. Vaccaro, Brescia, La Scuola, 1992, pp. 17-63
  • SPINELLI, Ordini e congregazioni = SPINELLI, G., Ordini e congregazioni religiose, in Storia religiosa della Lombardia. Diocesi di Brescia, a cura di A. Caprioli, A. Rimoldi, L. Vaccaro, Brescia, La Scuola, 1992, pp. 291-355
  • VIOLANTE, La Chiesa bresciana = VIOLANTE, C., La Chiesa bresciana nel medioevo, in Storia di Brescia, vol. I: Dalle origini alla caduta della signoria viscontea (1426), Brescia, Treccani, 1963, pp. 1101-1123.

Compilatori

  • Prima redazione: Diana Vecchio (archivista) - Data intervento: 18 febbraio 2006