Tadini, Francesco ( Milano (MI), 1912 dicembre 22 - Milano (MI), 1997 gennaio 8 )
Tipologia: Persona
Profilo storico / Biografia
Francesco Tadini, comunista, antifascista, operaio della Pirelli, nel marzo del 1943 è tra i protagonisti e organizzatori degli scioperi del triangolo industriale Milano-Torino-Genova. Nell’aprile del 1944, durante il tentativo di contatti con i partigiani della Val Grande è arrestato, torturato dai fascisti nella famigerata sede di Via Cadamosto (Porta Venezia) e per 90 giorni rinchiuso nel carcere di San Vittore. Da lì viene deportato in Germania. Arrivato a Trento, riesce a fuggire saltando dal treno in corsa nei pressi di Lavis e dopo 10 giorni di cammino torna a casa e si unisce ai Gap del Basso Lodigiano. Dopo la Liberazione, diviene organizzatore della Sezione del Pci “Libero Temolo” della Pirelli ed è eletto nella Commissione interna e nel Comitato direttivo provinciale del Sindacato chimici della Cgil. Nel 1947 è membro della Commissione esecutiva della Camera del Lavoro di Milano. Nel 1966 i lavoratori della Pirelli lo eleggono consigliere comunale per il Pci e nello stesso periodo viene anche eletto nel Comitato federale del partito. Il 7 dicembre del 1975 il sindaco Aldo Aniasi gli conferisce l’Ambrogino d’oro. Nel 1976 è nominato nel Consiglio di amministrazione dell’Ospedale Sacco e nel 1980 ne diviene presidente.
Complessi archivistici
- Tadini Francesco (1982)
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