Pci della Lombardia, Comitato regionale ( s.d. )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Stato

Profilo storico / Biografia

I Comitati regionali furono disciplinati dal VI Congresso nazionale del partito, svoltosi a Milano nel gennaio 1948; il comitato regionale era un organo politico-esecutivo il quale rispondeva del proprio operato solamente alla Direzione nazionale del partito; era formato oltre che dai segretari regionali nominati dalla Direzione nazionale e dai segretari federali anche da militanti che avevano funzioni importanti nella regione.
Lo statuto dell’VIII Congresso nazionale svoltosi a Roma dall’8 al 14 dicembre 1956 sanziona la soppressione del Comitato regionale.
Bisogna attendere il X Congresso del partito per vedere la ricostituzione dei Comitati, ma è lo statuto dell’XI Congresso nazionale del gennaio 1966 a darne un’organizzazione e dei compiti più definiti. I Comitati regionali rappresentano “il tramite principale attraverso cui gli organi dirigenti nazionali si collegano con le organizzazioni periferiche e le dirigono, ferma restando la necessità di collegamento diretto del centro nazionale con le federazioni”. Essi vengono eletti da conferenze regionali composte in modo da rispecchiare la proporzione degli iscritti delle varie federazioni. I delegati delle conferenze regionali “sono nominati dai comitati federali e dalle commissioni federali di controllo in seduta comune secondo norme concordate con la Direzione del partito”.
Gli statuti approvati dai congressi XIV (Roma, 18-23 marzo 1975) e XV (Roma, 30 marzo-3 aprile 1979) stabilirono che il Comitato regionale diviene una istanza permanente, riunisce i delegati eletti dai congressi federali, viene rinnovato ogni quattro anni, si riunisce di regola una volta al mese, costituisce proprie commissioni di lavoro designandone i responsabili e i componenti, coordina l’attività del partito nella regione.
Il Comitato regionale lombardo del Pci nasce con la finalità di fare da collegamento tra le singole federazioni lombarde del Pci, anche se ha sempre mantenuto un legame privilegiato con la Federazione milanese. Originariamente organizzato in commissioni e gruppi di lavoro su problemi specifici (oltre che per uffici, quali la Direzione, la Segreteria e l’Amministrazione) dalla fine degli anni Settanta l’organigramma del Comitato regionale assume una struttura più articolata con la creazione dei Dipartimenti, da cui dipendevano le Sezioni (spesso coincidenti con le vecchie Commissioni) e i gruppi di lavoro. L’organizzazione della struttura del fondo del Comitato regionale ricalca pedissequamente quella degli organigrammi rinvenuti tra le carte e presenta dunque una ripartizione per uffici.

Complessi archivistici