Causa Pia Secco Comneno ( 1842 - 1949 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Profilo storico / Biografia
Il 3 ottobre 1841 morì a Napoli il marchese Fermo Secco Comneno dopo aver nominato erede universale, nel suo testamento del 25 settembre 1830, l’Ospedale Maggiore di Milano con l’obbligo “di tutti volgere i frutti della mia eredità a vantaggio dei convalescenti".
Fermo Secco-Comneno apparteneva a una nobile famiglia lombarda, originaria di Caravaggio, feudataria di Calcio e della Calciana. Nei tempi successivi la famiglia Secco si suddivise in 7 rami: Secco d’Aragona, Secco Borella, Secco Comneno, Secco Ronchi, Secco Suardi, Secco Suardi Comneno e Secco Suardi Grismondi. Il ramo Secco Comneno risale ai primi del XVI secolo, quando Giorgio Secco di Antonio conte Mozzanico si unì in matrimonio con Andronica Comneno, discendente dell’ultimo principe di Cappadocia e Trebisonda. Il matrimonio fu privo di discendenza e Giorgio Secco Comneno lasciò erede dei suoi beni la sorella Virginia maritata Suardi con il patto che i figli portassero il nome suo e della moglie. Nel 1608 i fratelli Massimiliano, Camillo e conte Giorgio Secco Comneno, probabilmente discendenti di Virginia, testarono in favore di Marc’Antonio Secco Suardi, ponendo la condizione che lasciasse cadere il nome Suardi e portasse solo quello di Secco Comneno. Marc’Antonio morì nel 1641; la figlia superstite, Virginia sposò un altro Secco (Stefano figlio di Ferrante), sul quale si riversò anche l’eredità del cognato. Dall’unione nacque Francesco, il cui figlio legittimato Casimiro diede alla luce Pietro Francesco, in seguito padre del benefattore dell’Ospedale Maggiore, Fermo Secco Comneno.
Pietro Francesco era nato a Viadanica, nel bergamasco, il 7 gennaio 1734. Nel 1762 Pietro si unì in matrimonio con Laura Manriquez, unica erede di Ludovico Manriquez y Mendoza, oriundo dei conti di Lara, conte di Settimo e marchese di Desio. Dopo le nozze, Lodovico Manriquez stabilì di cedere al genero il titolo comitale con i beni annessi di Settimo. Nel 1779 Pietro Secco acquisì dal suocero anche il marchesato di Desio.
La coppia si trasferì a Milano dopo le nozze, stabilendosi nelle case gentilizie acquistate dai Gorani presso la Torre dei Moriggi.
Pietro Secco aveva una vasta cultura letteraria ed economica, testimoniata da alcuni suoi scritti pubblicati sulla rivista Il Caffè di Pietro Verri. A partire dal 1769 fu chiamato a ricoprire alcune cariche ministeriali, come membro della Giunta Bancale, regio Amministratore delle Finanze, consigliere del Magistrato Camerale, del Magistrato della Regia e Pubblica Economia, consigliere anziano della Camera dei Conti. Si occupò inoltre delle questioni inerenti alla soppressione delle Università e delle Associazioni mercimoni ali, alla costruzione dei teatri alla Scala della Cannobiana, del progetto della costruzione di un albergo dei poveri e di un ergastolo a Pizzighettone. Fu scelto inoltre da Maria Teresa tra i membri fondatori della Società Patriottica, l’istituto culturale, fondato nel 1776 per promuovere “l’agricoltura, le buone arti e le manifatture”. Abbandonò gli incarichi pubblici nel 1789.
Pietro Secco Comneno ebbe due figli. La figlia Virginia sposò nel 1784 il nobile Giuseppe Pozzi da Perego, ma il matrimonio fu attraversato da notevoli difficoltà economiche, in parte alleviate dal padre Pietro.
Il figlio maschio Fermo condusse sempre una vita ritirata, dedicandosi a studi letterari e filosofici, collaborando, tra l’altro con Il Conciliatore. Nel 1802 il padre Pietro cedette tutti i suoi beni al figlio, riservandosi un vitalizio che godette fino alla morte, avvenuta nel 1816.
Fermo Secco Comneno fu sempre celibe e non ebbe discendenza. Si ritirò a Napoli dove morì nel 1841 e fu sepolto nella chiesa di S. Anna in Palazzo.
L’Ospedale Maggiore ereditò l’intera sostanza di Fermo Secco Comneno, con l’esclusione dei beni di Calcio, destinati ai nipoti, figli della sorella Virginia. Oltre ai beni mobili e immobili, l’Ospedale entrò in possesso di un ricchissimo archivio familiare, formato soprattutto dalle carte delle famiglie Manriquez e Secco.
L’esecuzione delle volontà di Fermo Secco Comneno fu affidata al marchese Giulio Beccaria, figlio di Cesare, il quale aveva la piena discrezionalità sulle modalità di attuazione del legato; l’Ospedale ereditò un capitale di circa un milione di lire austriache, destinato al soccorso dei malati convalescenti.
Secondo le disposizioni del marchese Secco si dovette ottemperare anche alla creazione di un Premio scientifico quinquennale destinato all’autore di uno studio su un “argomento di nazionale utilità”, proposto dall’Istituto Lombardo di Scienze e lettere, che fu in effetti assegnato fino agli anni ’40 del Novecento.
L’Ospedale Maggiore, in accordo con l’esecutore testamentario, istituì una apposita causa pia – con bilancio e conto separati – intitolata al benefattore, che si occupasse dei convalescenti. Il progetto di costruzione di un edificio ospedaliero dedicato esclusivamente ai convalescenti fu presto abbandonato per mancanza di fondi; furono invece adattate alcune sale ospedaliere per accogliere i convalescenti, che portavano nome del fondatore; in seguito si provvide all’adempimento del legato con l’erogazione dei redditi netti Secco-Comneno a favore dell’assistenza ai convalescenti.
Nel 1944, constatata l’insufficienza dei redditi dell’eredità Secco al mantenimento di un congruo numero di convalescenti, l’amministrazione dell’Ospedale Maggiore decise di destinare la somma per integrare i proventi del Convalescenziario Bosi Meraviglia in Ossona, dedicato ai bambini. Dal 1945 fu sospesa la compilazione del bilancio separato della Causa Pia e il 30 giugno 1949 il Consiglio dell’Ospedale (atti 2486/1949) stabilì di destinare i redditi della fondazione a favore del Comune di Milano per i bambini convalescenti a carico del Comune.
Fonti:
P. Pecchiai, La “Società Patriottica”. Istituita in Milano dall’imperatrice Maria Teresa, ASL, A. XLVI, fasc. 1, 1917, pp. 1-128
Complessi archivistici
- _Causa pia Secco Comneno (1375 - 1949)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/8248