Murialdi, Paolo ( Genova, 1919 settembre 8 - Milano, 2006 giugno 13 )

Tipologia: Persona

Codici identificativi

  • MIDC000A05 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Paolo Murialdi nasce a Genova l’8 settembre 1919 [figlio di Vezio e di Mellano Maria]
Inizia l’attività giornalistica negli anni universitari, nell’autunno del 1938, a 19 anni, è “collaboratore sportivo” per “Il Secolo XIX”, testata per la quale aveva lavorato il padre Vezio, successivamente passato a “Il Messaggero”.
Dopo un periodo di praticantato è assunto come redattore. La collaborazione terminerà l’8 settembre 1943, come dichiarerà lo stesso Murialdi, “per ragioni di carattere politico”
Negli ultimi mesi del 1941 parte per il servizio militare: è s.tenente nel battaglione Reclute I Alpini Compagnia Mondovì al Santuario di Vicoforte e vi rimarrà fino all’8 settembre 1943.
Durante il secondo conflitto mondiale, la famiglia è costretta ad abbandonare l’abitazione di Viale Bertani 1 a Genova, gravemente danneggiata dai bombardamenti del 22-23 ottobre 1942, per trasferirsi a Zoagli (che sarà bombardata nel dicembre del 1943).
Partecipa alla Resistenza nelle file di una brigata Garibaldi che operava nell’Oltrepò pavese: dal 15 agosto 1944 è al servizio informazioni e collegamenti del comando III Divisione Garibaldi “Aliotta” nella zona Genova, Tortona e Voghera; dal 26 settembre 1944 passa definitivamente in montagna ed è regolarmente inquadrato nelle forze della Divisione in qualità di vice comandante della 88 brigata Garibaldi “Casotti”, incarico ricoperto fino al 15 febbraio 1945. Costituitosi sotto la data del 15 febbraio del 1945 il comando unificato dell’Oltrepò pavese, comprendente la II Div. GL “Masia”, la III Div. Gar. “Aliotta”, la IV Div. Gar. “Gramsci” e una formazione “Matteotti”, diviene il Capo S.M. del Comando Zona, incarico ricoperto fino alla smobilitazione delle formazioni, dopo l’insurrezione. (1)
Dopo la guerra va a vivere a Milano inizialmente in una pensione in via XX Settembre 12 (Villa Maria Luisa) poi in via Illica 5 e, nel dicembre del 1946, in un piccolo appartamento in viale Certosa 142, assieme alla madre [risale al 1951 il trasferimento in via Ferdinando di Savoia].
La sua attività giornalistica riprende nel dicembre del 1945, quando è assunto come redattore ordinario al quotidiano “Milano Sera” (2) e collabora (come esterno, senza contratto) anche con il neonato rotocalco “Oggi”
L’anno successivo porrà fine a entrambe le collaborazioni e sarà assunto come redattore dell’"Avanti". Dal dicembre del 1946 inizierà a collaborare con “Tempo Nuovo” di Arturo Tofanelli.
Dal marzo 1947 è redattore per l’Estero (Capo servizio) per “L’Umanità. Quotidiano del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani”, [grazie a questo incarico nel luglio del 1947 compie il suo primo viaggio all’estero: andrà a Parigi per seguire i lavori della “Conferenza Europea”].
Il 21 luglio 1947 consegue la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Genova ma non eserciterà mai la professione di avvocato.
Nel maggio 1948 è nominato Redattore capo de “L’Umanità” e nel gennaio 1950, quando è sospesa la pubblicazione del quotidiano, Murialdi passa al “Corriere della Sera” dove è assunto in qualità di redattore a partire dal 1 agosto 1950 [rimarrà sino al 31 marzo 1956].
Nel 1956 nasce il “Giorno” di Enrico Mattei, Cino Del Duca e Gaetano Baldacci, Murialdi è assunto il 1 aprile, inizialmente con l’incarico di vice redattore capo (3). L’incarico di Redattore capo per il quotidiano e per i relativi supplementi gli sarà ufficialmente conferito in data 8 agosto 1960.
Nel 1973 cessa la collaborazione di Murialdi con il “Giorno”, e nel luglio dello stesso anno esce per Laterza la prima edizione de “La stampa italiana del dopoguerra, 1943-1972”, più volte ripubblicato, testo base di giornalismo per generazioni di cronisti.
Nel 1974 viene eletto Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (carica che riveste per 7 anni, fino al 1981: la sua elezione sarà infatti riconfermata nel 1976 e nel 1978, sempre con Luciano Ceschia segretario).
Il 7 dicembre 1974 riceve la medaglia d’oro di benemerenza civica del Comune di Milano per aver operato, con il suo lavoro, “all’affermazione della libertà di stampa, secondo principi obiettivi e democratici”.
Nel 1976 fonda la rivista trimestrale “Problemi dell’informazione”, edita dal Mulino, di cui è anche direttore fino al 1998.
A lui è affidata la stesura della voce “Giornali, giornalismo” delle ultime tre Appendici dell’Enciclopedia italiana, e del IV capitolo “Giornali e giornalismo” della Storia di Milano" edita dall’Enciclopedia italiana (Vol. XVIII, Il Novecento, Tomo III).
Dal 1983 al 1985 è docente di Storia del giornalismo contemporaneo della Scuola di specializzazione in giornalismo e comunicazioni di massa, della facoltà di Scienze politiche presso la Libera Università internazionale degli studi sociali di Roma e nell’anno accademico 1986-1987, è professore a contratto nel corso di Tecniche della comunicazione di massa integrativo dell’insegnamento di Sociologia della comunicazione, presso la scuola di Relazioni pubbliche e discipline dell’Amministrazione dello Iulm di Milano.
Dal 1986 al 1990 è il tesoriere della Federazione internazionale dei giornalisti.
Nell’anno accademico 1988-1989 insegna Mass-media e comunicazione politica, corso integrativo di Scienza della politica, presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Milano.
Tra il 1989 e il 1997 ha diretto il Laboratorio per la Comunicazione dell’Università L. Bocconi.
Consigliere di amministrazione della Rai dal luglio 1993 al luglio 1994.
Per alcuni anni insegna al corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Torino.
Tra il 2001 e il 2003 gli viene attribuito l’insegnamento di Deontologia della comunicazione nel corso di laurea in Giornalismo della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Padova.
Muore a Milano 13 giugno 2006, all’età di 87 anni
A un mese dalla scomparsa, il 14 luglio, si tiene a Milano un Convegno a lui dedicato organizzato dall’Associazione lombarda dei Giornalisti e dalla Federazione nazionale della Stampa.

Note
1) Cfr. dichiarazione del 20 ago. 1945 del Corpo Volontari della Libertà, in b. 2, fasc. 13 (“La Traversata”): "Si dichiara che il partigiano Murialdi Paolo (nome di batt. Paolo) nato a Genova l’8-9-1919 ha prestato nelle formazioni partigiane da me dipendenti il seguente servizio: 1° dal 15 agosto 1944 al servizio informazioni e collegamenti del comando III Divisione Garibaldi “Aliotta” nella zona Genova, Tortona e Voghera. 2° dal 26 settembre 1944 passato definitivamente in montagna e regolarmente inquadrato nelle forze della Divisione in qualità di vice comandante della 88 brigata Garibaldi “Casotti”. Incarico ricoperto fino al 15 febbraio 1945. 3° Costituitosi sotto la data del 15 febbraio del 1945 il comando unificato dell’Oltrepò pavese, comprendente la II Div. GL “Masia”, la III Div. Gar. “Aliotta”, la IV Div. Gar. “Gramsci” e una formazione “Matteotti”, divenne il Capo S.M. del Comando Zona, incarico ricoperto fino alla smobilitazione delle formazioni, dopo l’insurrezione. […] Pavia, 20 agosto 1945 IL COMANDANTE DI ZONA (Edoardo)".
2) Risale al 1 dicembre 1945 la sua iscrizione all’Associazione lombarda dei giornalisti nella cat. Professionisti.
3) In una lettera del 19 marzo 1956 Gaetano Baldacci gli scrive: “desidero precisarti che la qualifica di redattore capo non ti è stata data per pure ragioni amministrative. Ciò nonostante, rimane acquisito agli atti che il tuo ufficio, in effetti, sarà quello di collaborare, sia pure con la carica di vice redattore capo, con il redattore capo, Rozzoni, per tutto quanto concerne la parte politica del giornale […]”. Cfr. b. 1, fasc. 2 (Rapporti di lavoro).

Bibliografia
“La stampa italiana del dopoguerra : 1943-1972”, Roma; Bari, Laterza, 1973
“Come si legge un giornale”, Roma; Bari, Laterza 1975
“I quotidiani dal 1960 al 1975” (co-autore, Nicola Tranfaglia) in “La stampa italiana del neocapitalismo”, a cura di Valerio Castronovo e Nicola Tranfaglia, Roma; Bari, Laterza, 1976
“Intervista sul giornalismo italiano / Piero Ottone”, a cura di Paolo Murialdi, Roma; Bari, Laterza, 1978
“La stampa del regime fascista”, Roma; Bari, Laterza 1986 (riedizione ampliata del saggio “La stampa italiana nell’età fascista” in Nicola Tranfaglia, Paolo Murialdi, Massimo Legnani, “Storia della stampa italiana”, Roma; Bari, Laterza, 1980)
“Storia del giornalismo italiano: dalle prime gazzette ai telegiornali”, Gutenberg 2000, 1986 (ed. CDE 1988; edizione 1996 Il Mulino)
“Maledetti professori”, Milano, Rizzoli, 1994
“La stampa italiana dalla liberazione alla crisi di fine secolo”, Roma; Bari, Laterza, 1995
“Il giornale”, Bologna, Il Mulino, 1998
“La traversata : settembre 1943-dicembre 1945”, Bologna, il Mulino, 2001
Cfr. “Paolo Murialdi. Bibliografia : saggi, articoli, libri : 1973-1999”, Estratto da “Problemi dell’informazione”, 24, n. 2, 1999

Funzioni e occupazioni

  • giornalista
  • storico
  • scrittore
  • docente universitario
  • sindacalista

Complessi archivistici

Compilatori

  • Anna Lisa Cavazzuti (archivista)