Monte del miglio di Vestone ( 1783 - 1797 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Sede: Vestone
Codici identificativi
- MIDB000803 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]
Profilo storico / Biografia
Nella provincia di Brescia sono assai diffusi i “monti frumentari” detti anche “granatici”, “delle biade” o “del soccorso”. Il fine pratico del costituirsi e della gestione di questi monti è di dare in prestito ai bisognosi farine, granaglie e sementi. Solitamente i monti sono gestiti dal comune, che provveda anche all’elezione di deputati al monte, o da gruppi di associazioni caritatevoli, a volte sovvenzionate dallo stesso comune. Il monte di miglio di Vestone viene istituito con un legato testamentario di Giovanni Battista Glisenti di scudi 600 alla comunità di Vestone per l’acquisto di miglio necessario al soccorso dei poveri e dei bisognosi.
Il testatore stabilisce le norme per l’istituzione e la gestione del monte che deve essere gestito da due deputati, uno scelto tra i suoi consanguinei e l’altro eletto dal consiglio del comune tra gli aventi “estimo mediocre”, mentre il sindaco di Valsabbia è delegato al controllo ed alla supervisione della gestione.
I due deputati percepiscono un salario di una lira l’anno e devono “costituire piezzeria”, ossia presentare la fideiussione per il loro operato. Compito dei due deputati è di costituire il capitale del monte, di dispensare il miglio e di registrare i pagamenti delle quantita di granaglie concesse in prestito. Il sindaco della Valsabbia deve, invece, decidere l’apertura del deposito, ossia del Monte, solitamente dopo dicembre, solo in caso di effettivo bisogno e solo se il prezzo del miglio sul mercato di Desenzano è di soldi 40 per soma. Il deputato più anziano deve poi fissare il prezzo del miglio in deposito considerando un’aggiunta di soldi 4 per soma, necessari per sostenere le spese ordinarie e straordinarie del monte e per non farne diminuire il capitale. I poveri possono essere aiutati fornendo loro le granaglie gratuitamente ma solo se l’arciprete della comunità garantisce della loro povertà.
Il miglio, eccetto casi particolari, deve essere distribuito a gennaio ed aprile per tre giorni la settimana, ed il pagamento per le quantità di miglio ricevute in prestito può avvenire al momento della consegna delle granaglie o a fine raccolto. Il testatore conclude i capitoli del monte di miglio con un’ultima condizione con la quale viene stabilito che coloro che possono usufruire del servizio del monte devono essere gli originari ed i forestieri residenti a Vestone, Promo e Mocenigo, purchè cristiani praticanti, non frequentatori di osteria, né giocatori o dediti ad una vita al di sopra delle loro possibilità e condizioni.
Complessi archivistici
- Monte del miglio di Vestone (1783 - 1786)
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