Casa di Santa Prassede, orsoline ( metà sec. XVI - 1578 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente ecclesiastico

Altre denominazioni: Casa di Santa Prassede, vergini di Sant'Orsola [Cronologia:]

Sede: Milano porta Orientale

Codici identificativi

  • MIDB0008C5 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Marta Piantanida, moglie di Giacomo Gallo, maltrattata dal marito, si rifugiò in casa di Isabella Borromeo, al cui servizio lavorava una sua sorella.
Dopo essere sfuggita al tentativo di ucciderla del marito, diventò orsolina e, insieme alla sorella e ad altre due donne, andò a vivere in una parte della casa di Isabella Borromeo.
Nel 1576 le orsoline erano diventate dieci e nel 1578 il cardinale Borromeo sancì la trasformazione della comunità in convento cappuccino intitolato a Santa Prassede, assegnandogli una sede idonea.

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • Aiello 1993 = Lucia Aiello, Laici nella Milano borromaica: Giovanna Anguillara e la fondazione del monastero di Santa Barbara, in ASL, CXIX, 1993, pp. 459-474

Compilatori

  • Prima redazione: Carmela Santoro (archivista di Stato) - Data intervento: 01 gennaio 2004