Commissaria Maurizio di Oltre il Colle ( 1831 - sec. XX )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Condizione: pubblico

Sede: Oltre il Colle

Codici identificativi

  • MIDB000A2B (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

La Commissaria Maurizio, detta anche Cappellania Maurizio, viene fondata nel 1831 e riconosciuta il 9 maggio di quell’anno con regio decreto n. 13389/1840 del Governo di Milano, in esecuzione della volontà testamentaria di don Giovanni Francesco Maurizio, fu Pietro, parroco di S. Bartolomeo. Questi nomina eredi universali di tutte le sue sostanze i vicini della parrocchia di S. Bartolomeo con l’obbligo dell’erezione di una cappellania nella chiesa parrocchiale e del mantenimento di un cappellano per la celebrazione quotidiana delle messe con il reddito proveniente dai beni stabili posti in comune di Mornico e con l’impegno di versare L. 1000 austriache alla chiesa parrocchiale se questa si assumerà l’incarico di sostenere le spese per le celebrazioni delle messe della cappellania; lega alcuni capitali alla chiesa di S. Erasmo di Costa di Serina e alla chiesa di S. Andrea in S. Gallo. Lascia alla nipote Caterina Maurizio fu Girolamo, oltre ad una somma in denaro, vita natural durante una parte dei redditi in vino e prodotti agricoli mentre le parti rimanenti stabilisce di assegnarle a tutti gli abitanti di Oltre il Colle. Assegna il compito di eseguire la volontà testamentaria ad una commissaria retta da due discendenti del fratello Girolamo e dai dieci maggiori estimati della parrocchia. Lascia la propria biblioteca alla casa parrocchiale e agli abitanti di Ghisalba un suo terreno posto nel comune di Mornico al Serio. Sono presenti come testimoni don Francesco Mazzocchi, Ceroni Pietro Antonio e Mazzocchi Luigi (1). In una lettera della Prefettura di Bergamo, datata 29 aprile 1890, si informa il sindaco che la Commissaria non è da considerare un’opera pia, in quanto mancante dei requisiti stabiliti nell’art. 1 della legge 3/8/1862, ma piuttosto un’istituzione a favore della generalità degli abitanti di una frazione del comune e quindi deve essere gestita dall’amministrazione comunale. Nel regolamento del 1907, deliberato dal consiglio comunale, vengono definiti abitanti della parrocchia di S. Bartolomeo aventi diritto di percepire la dispensa della Commissaria tutti coloro che vi risiedono stabilmente da oltre 30 anni, con alcune eccezioni per i religiosi e i militari. Il regolamento stabilisce inoltre che fanno parte della Commissaria un presidente ed undici membri nominati dal consiglio comunale, di cui due fra i discendententi del fu Girolamo Maurizio; essi durano in carica sei anni. Vengono poi determinate le condizioni per la decadenza di questi componenti, i tempi e le modalità delle riunioni e delle deliberazioni, le competenze del presidente, la gestione del patrimonio e delle rendite, la definizione di abitanti del comune e le competenze dell’esattoria. Agli inizi del Novecento la rendita pro capite della Commissaria, che non venne mai eretta ad ente morale, era fortemente diminuita principalmente a causa di una forte immigrazione di operai qui pervenuti per lavorare nelle miniere.
A seguito dell’eccessiva scarsità della rendita l’ente venne definitivamente soppresso negli anni Settanta (2).
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Note
1. Vedi Busta 1, fasc. 1.
2. Non avendo rinvenuto la documentazione riguardante la soppressione, ci si è basati sulla testimonianza orale degli impiegati del comune.

Complessi archivistici

Fonti

  • OSCAR-BELOTTI, Atlante = P. Oscar e O. Belotti, "Atlante storico del territorio bergamasco. Geografia delle circoscrizioni comunali e sovracomunali dalla fine del XIV secolo ad oggi", Monumenta Bergomensia LXX, Bergamo 2000.

Compilatori

  • Sergio Del Bello (archivista)