Cusano nei Ricordi - Vol 8 - Cà del Pret (2007 agosto - 2009 marzo)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Scheda speciale: F - Fotografia

Segnatura definitiva: LAC 779 ARC - Cusano nei ricordi vol 8 - pag 11-17

La Cort del Pret in viale Matteotti, 45. E’ detta anche Cort del Viganò o Cort de la Smagiada.
Nelle foto la facciata esterna su via Matteotti, la muratura lungo il Seveso, il portico interno ed altri dettagli.

E’ la più vecchia corte di Cusano; la parte più antica risale al ‘300, quando fu residenza di Guglielmo l’ Armato o l’ Alemanno, un capitano di ventura. Spesso infatti questo edificio è riferito come Villa Alemanni.
Guglielmo fu uno dei tre capitani della Gran Compagnia (un “da Panigo”, un “da Cusano” italiani e un Duca Guarnieri tedesco sfrenato) che attorno al 1340-1350 forte di 3000 cavalieri ed ancor più numerosa fanteria, in Emilia e in Romagna si dedicò al saccheggio, agli incendi ed alle ladrerie come era d’uso all’epoca da parte delle compagnie di ventura che il Muratori chiama compagnie di masnadieri e di ladri . Quando la Gran Compagnia si presentò nel Mantovano, le città minacciate offrirono ai tre capitani l’ingente cifra di 10 mila fiorini purché se ne andassero senza fare danni. Così fu fatto e i tre capitani, pieni d’oro, di spoglie e di armi, sciolsero i loro affiliati: il Guarneri tornò in Germania, il Panigo a Panigo e il da Cusano a Cusano, ove abitò la casa vicino a sinistra del Seveso, all’altezza del ponte interno. [il corsivo riporta le parole di Ansaloni che ce ne racconta la storia nel suo libretto su Cusano].

Gustavo Fontanella, in un articolo pubblicato sul bollettino delle Biblioteca F. Maraspin del dicembre 1974, spiega invece che nella bibliografia indicata dall’Ansaloni non c’è traccia di questo Guglielmo. Nell’ opera di Ludovico Antonio Muratori “Rerun Italicarun Scriptores”, dove sono descritte le malefatte della Gran Compagnia, due cronache raccontano di un Mazzarello da Cusano, un masnadiero, che possedeva castelli attorno a Bologna. Bandito dalla città per aver ucciso tre figli di un suo fratello, entrò nella Gran Compagnia con Ettore da Panigo al comando di alcune milizie. Allo scioglimento della compagnia, si mise al servizio del Duca di Mantova, ma finì decapitato per tradimento il 2 febbraio 1345. Non è stata quindi trovata nessuna notizia del ritorno a Cusano per una vecchiaia dorata di un capitano di ventura e neppure siamo certi che questo Mazzarello fosse originario della nostra Cusano e non piuttosto della Cusano campana (Cusano Mutri, BN) o di quella friulana (frazione di Zoppole, PN).

Può darsi comunque che l’Ansaloni abbia trovato altri testi oppure che abbia raccolto una antica tradizione orale, poi perduta. In ogni caso a nostro avviso queste storie che sfumano nella leggenda, fanno comunque parte della nostra identità collettiva.

Nel suo libro Ansaloni la denomina Villa Alemanni, in riferimento a tale Luigi Alemanni che abitava lì e che nel 1875 lasciò un legato la cui rendita andava erogata come sussidio ai poveri del Comune.

Dal 1766 fu in parte proprietà della parrocchia di Cusano, poi unica proprietaria dagli anni ‘30 grazie alla donazione del Rag. Mauro Ferrari, figlio di Adolfo Ferrari, sindaco di Cusano dal 1905 al 1913. Nel 2008 il complesso fu ceduto ad una immobiliare per finanziare i lavori di ristrutturazione della vecchia canonica e oratorio trasformati in centro di accoglienza.
L’edificio lungo via Matteotti, con il portico sul cortile che rivela la sua origine signorile, tutt’altro che rustica, fu sempre adibito a residenza, mentre al di là del cortile trovò sede la banda comunale e il circolo ACLI, frequentatissimo, con la Società Bocciofila Serena (dal 1956 al 2007) che nel 1982 inaugurò addirittura il bocciodromo coperto, sulle cui corsie si svolsero combattutissimi tornei di rilevanza regionale ed anche nazionale.
Prima di venire sbarrato per i lavori di ristrutturazione, il portico di accesso da via Matteotti fu per tanti anni la casa delle rondini, meta di visite dei bambini della vicina scuola materna.

fotografie di Armando Ripamonti
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vecchie corti
Cort del Pret
Cort del Viganò
Cort de la Smagiada
edifici storici
villa Alemanni
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alberi
Cusano Milanino
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Soggetto: Cusano Milanino - Via Matteotti 45 - Cort del Pret

Autori:

• Armando Ripamonti (fotografo principale)
  Motivo dell'attribuzione

  • documentazione

Supporto: gelatina ai sali d'argento/carta

Altezza: 18.0

Larghezza: 24.0

Descrizione estrinseca:

OGTD=positivo
OGTS=serie di 7 fotografie
MISU=cm
MTX=b/n

Compilatori

• Inserimento dati: Gabriele Marazzini - Data intervento: 20 gennaio 2022

Immagini

Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/118124/units/1419596