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Archivio storico del Comune di Seriate

Archivio storico del Comune di Seriate (1842 - 1967)

4.962 unità archivistiche di primo livello collegate

Archivio

Storia archivistica:

L’archivio del comune di Seriate era conservato in un seminterrato della sede municipale, un locale umido e non idoneo alla conservazione.
La documentazione è stata quindi trasferita provvisoriamente in un locale attrezzato nella sede della Fondazione Famiglia Legler a Brembate di Sopra per l’operazione di riordino e schedatura.
Il lavoro ha previsto l’inventariazione delle carte dal 1897 al 1979, tale sezione è stata già oggetto di un precedente intervento, da parte di un altro archivista, ma mai portato a termine. La documentazione antecedente a tale data è conservata nella biblioteca comunale ed è già stata riordinata e schedata analiticamente.
Il lavoro di inventariazione si è così realizzato: descrizione analitica delle singole unità archivistiche; recupero di eventuali antiche segnature e di indicazioni utili alla ricostruzione del profilo istituzionale dell’Ente produttore, redazione di un inventario analitico informatizzato mediante l’applicativo Sesamo; ed infine redazione degli indici onomastici, toponomastici e delle istituzioni.
L’archivio presenta gravi lacune e discontinuità nelle serie a causa di traslochi ed alterne vicende di buona gestione e progressivo degrado.
Dalla schedatura è emerso che fino al 1949 è stato fedelmente applicato il titolario Astengo, mentre dal 1950 sono state introdotte modifiche ad alcune categorie con l’introduzione di classi differenti. Nel presente riordinamento si è dunque scelto, seguendo il metodo storico, di mantenerle e di articolare la sezione di archivio in base ai due titolari adottati dall’ente, rispettando tale soglia archivistica che ha comportato anche l’introduzione nell’ordinamento delle serie chiuse rispetto all’ordinamento per serie aperte presente fino al 1949.
La sporadica presenza di carte anteriori al 1897 è invece motivata dal doveroso rispetto dell’integrità del fascicolo o delle caratteristiche del pezzo considerato.
La scheda descrittiva di ogni singola unità (di norma fascicolo) è così strutturata:
- Titolo: originale se compreso tra virgolette (“….”), redazionale negli altri casi;
- Estremi cronologici: uniti da trattino se vi è continuità, separati da una virgola se vi sono significative cesure;
- Oggetto: omesso quando il titolo appariva sufficientemente esplicito e, al contrario, più ricco quando sembrava dar conto dei riferimenti a luoghi, persone e circostanze contenuti nelle carte;
- Tipologia: se si tratta di singolo documento o fascicolo, registro, volume o altro;
- Segnatura antica: si tratta del riferimento all’ordinamento originario, che ha potuto essere utilizzato per definire la successione dei fascicoli all’interno delle classi di pertinenza, se il dato è omesso significa che il pezzo non recava alcuna segnatura preesistente significativa.
- Note: si è qui segnalata la presenza di disegni ed elaborati grafici in genere, opuscoli e peculiarità occasionali;
- Classificazione: indici numerici di appartenenza del pezzo a serie e sottoserie nell’ambito della struttura generale dell’archivio;
- Segnatura: numero progressivo della busta in cui si trova l’unità descritta.

Soggetti conservatori

Soggetti produttori