Brizio Anna Maria (1922 - [1981])
324 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Il Fondo Brizio dell'Università degli Studi di Milano è costituito da:
1) il fondo documentario, che comprende a sua volta:
− materiale relativo all'insegnamento universitario;
− annotazioni e appunti personali manoscritti o dattiloscritti relativi per lo più ad opere ed artisti, mostre e conferenze; stesure manoscritte o dattiloscritte, spesso con correzioni manoscritte, di testi da pubblicare o di relazioni; prove di stampa;
− materiale relativo alla collaborazione all'attività di associazioni, fondazioni ed istituzioni nazionali ed internazionali;
− corrispondenza (lettere e cartoline ricevute da Anna Maria Brizio, spesso con altro materiale annesso, ad es. fotografie, articoli di giornale, curricula; qualche copia di lettere di Anna Maria Brizio);
− cartoncini personali, tra cui inviti a mostre e conferenze, biglietti di auguri e partecipazioni;
2) fotografie e cartoline di soggetto artistico; la maggior parte di esse sono raccolte insieme a costituire il fondo fotografico, dipendente da quello documentario e per questo inserito nell'inventario come subfondo;
3) libri ed estratti, articoli di giornale, giornali e riviste (tra cui si segnalano le serie consistenti di numeri di "The Burlington Magazine", della "Gazette des Beaux−Arts" e de "La Biennale di Venezia") di soggetto prevalentemente artistico, che nell'insieme compongono il fondo librario.
Storia archivistica:
Il Fondo Brizio dell’Università degli Studi di Milano è frutto della donazione che Anna Maria Brizio ha deciso di effettuare – su insistenza di alcuni suoi ex-allievi milanesi – all’Ateneo dove aveva insegnato per vent’anni, poco dopo l’abbandono della docenza universitaria per limiti di età, avvenuto nel 1977.
Dopo aver predisposto quali parti del materiale di sua proprietà andassero all’Università e quali ad altri enti (come, ad es., il Castello Sforzesco), la Brizio ha chiamato a raccolta nel suo appartamento milanese di Via Mario Pagano 2 alcune persone a lei care, tra cui Pierluigi De Vecchi, Rita Bruno e Aurora Scotti; seduta in mezzo alla stanza, la studiosa li assisteva mentre questi toglievano i libri e vario materiale dagli scaffali e li riponevano dentro scatoloni e casse. Parte del materiale (tra cui alcuni libri e alcune stampe e prove autografe di artisti contemporanei) è stato da lei donato ai presenti.
Gli scatoloni sono stati portati da alcuni uomini dell’Ufficio Patrimonio nella sede del Dipartimento di Storia dell’Arte, allora in Via Festa del Perdono 7, e posti in un locale aggregato al di sotto dell’Istituto; successivamente – intorno al 1987 – sono stati traslati nella nuova sede di Piazza S. Alessandro 1; nell’occasione alcuni scatoloni sono stati sigillati così com’erano, altri sono stati sostituiti con scatole più consistenti. Si sono cominciate quindi l’inventariazione e la schedatura dei libri, portate a termine quasi interamente nel corso di tre anni da Rita Bruno con l’aiuto di alcuni dottorandi tra cui Stefano Zuffi, allievo di Pierluigi De Vecchi. I fascicoli di arte contemporanea e gli estratti sono stati ordinati per autore in ordine alfabetico, ma attendono ancora di essere schedati; anche le fotografie sono state ordinate ma non ne è stata ancora effettuata la schedatura. Su tutti i libri e parte degli estratti è stato apposto un timbro appositamente creato con la scritta “Donazione Brizio – Istituto di Storia dell’arte medioevale e moderna”. In seguito al trasferimento del Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo in Via Noto 6, tutto il Fondo Brizio, dai libri già schedati al materiale non ancora inventariato (costituito da undici scatoloni sigillati, alcune cartellette originali di plastica o di cartone contenenti parte del carteggio, estratti e fotografie), è stato anch’esso trasferito nella nuova sede. I libri sono stati collocati in un deposito climatizzato assieme agli altri fondi particolari e ai libri rari, al piano -2 dell’edificio di Via Noto 6; le fotografie in armadi situati al terzo piano dello stesso edificio; gli scatoloni sono stati posti invece in due salette chiuse, una al piano terra e una al quarto piano, dove è sita la Biblioteca di Storia dell’arte; ivi, dopo il riordino, hanno trovato posto anche gli estratti.
Vi è anche un Fondo Brizio conservato presso l’Istituto Sacro Cuore di Sale d’Alessandria; esso è composto dal materiale che si trovava nella dimora salese della Brizio, recuperato dai suoi lontani parenti dopo la morte della studiosa, prima che la casa venisse distrutta per ampliare il Pio Ricovero Brizio, secondo la volontà della stessa. Il materiale è stato quindi dato in comodato all’Associazione Ex Allievi/e dell’Istituto Sacro Cuore di Sale in occasione dell’avvio delle ricerche per la stesura della biografia di Anna Maria Brizio (cfr. A.M. BISIO e R. RIVABELLA, Anna Maria Brizio, libera e lucente maestra d’intelligenza, Sale 2002).
Criteri di ordinamento
Il materiale del fondo documentario Brizio (l’unico del quale è stato eseguito il riordino nell’ambito del presente lavoro) è stato suddiviso in tre serie.
Serie 1: raccoglie i materiali legati all’attività scientifica e didattica della Brizio; questa serie a sua volta comprende tre nuclei:
- il primo contempla tutto ciò che concerne l’Università; ad esso appartengono le prime tre sottoserie, disposte in ordine cronologico;
- il secondo riguarda il coinvolgimento spontaneo o sollecitato della Brizio in eventi, iniziative, situazioni particolari; ne fanno parte le cinque sottoserie successive, anch’esse ordinate cronologicamente;
- il terzo raduna quanto si lega agli studi e agli interessi di studio della Brizio, e include le rimanenti sottoserie: il primo posto è stato dato a Leonardo per la consistenza del materiale che lo riguarda; seguono altri frutti del lavoro della studiosa, dagli appunti manoscritti agli articoli di giornale, e, da ultimo, svariati articoli e testi di terzi.
Serie 2: comprende i materiali relativi alla collaborazione di Anna Maria Brizio all’attività di enti e istituzioni sia nazionali, sia internazionali; è formata da tre sottoserie, disposte in base alla preminenza quantitativa del materiale: pertanto al primo posto troviamo la sottoserie più consistente, quella legata all’Associazione internazionale critici d’arte (Aica) e al Comitato internazionale di storia dell’arte (Ciha); al secondo posto la sottoserie concernente l’attività della Brizio nel Consiglio Superiore dei Beni Culturali, e infine altro materiale relativo alla collaborazione a svariati enti (ciascuno dei quali è individuato, tendenzialmente, da un’unità archivistica), radunato insieme.
Serie 3: contempla le lettere, le cartoline, i biglietti d’auguri e le partecipazioni ricevute dalla Brizio e, nella quasi totalità, da lei radunate insieme (e non annesse a materiale di altro tipo, come accade in molte delle unità archivistiche appartenenti alle serie precedenti). Le unità archivistiche di questa serie individuano ciascuna un corrispondente, e sono disposte in ordine alfabetico in base al cognome. Fanno eccezione le ultime tre unità, che raccolgono, rispettivamente, la corrispondenza legata al Ciha, i corrispondenti non identificati e i biglietti d’auguri insieme alle partecipazioni.
Codici identificativi:
- MIBA00E064 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Soggetti conservatori
- Università degli Studi di Milano. Dipartimento di storia delle arti, della musica e dello spettacolo
Soggetti produttori
- Brizio, Anna Maria 1902 settembre 29 - 1982 agosto 1
Progetti
- Associazione Giovanni Testori e Università degli Studi di Milano: fondo Anna Maria Brizio (2007-2009)
Compilatori
- Miriam Giovanna Leonardi
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/1256