Provincia di Brescia (s.d.)
7.497 unità archivistiche di primo livello collegateArchivio
Storia archivistica:
L’attività di riordino e inventariazione dell’archivio storico provinciale si è sviluppata su più anni e in momenti diversi, a causa soprattutto della dispersione e del disordine in cui si trovava il materiale.
Un primo elenco di consistenza venne redatto nel 2001-2002, quando si venne via via a costituire l’Archivio Storico dell’Amministrazione Provinciale di Brescia, riunendo nuclei documentari che in precedenza erano depositati in parte presso l’Archivio di Stato di Brescia, in parte presso l’Istituto scolastico Copernico e presso Palazzo Broletto, sede della Provincia.
Nel 2004 è stato completato un importante intervento di riordino e inventariazione, che ha descritto e corredato di inventari cartacei e informatici l’intero archivio storico, dall’origine al 1963.
Nel 2010 è stata effettuata un’approfondita ricognizione nelle sedi provinciali, dalla quale è emersa la presenza di materiali storici ancora conservati presso gli uffici dislocati. Si è reso quindi necessario recuperare tale documentazione, trasferirla presso l’Archivio Storico, inventariarla e aggiornare l’inventario con la descrizione dei documenti rinvenuti. Inoltre, durante il trasloco di documentazione riguardante la sezione di deposito, dal magazzino di Torbole Casaglia a quello di via Dalmazia (Brescia), sono emersi altri materiali storici afferenti alla sezione già trattata.
Contestualmente si è pensato di ampliare gli estremi cronologici della documentazione, portandoli al 1970.
Si è provveduto pertanto alla schedatura informatizzata di complessivi 1.019 buste e 2.303 registri.
E’ stata recuperata anche documentazione pervenuta sciolta, che è stata ricondizionata in nuovi faldoni e inventariata.
Per quanto riguarda la datazione, va segnalato che talvolta sono stati inventariati dei materiali che vanno oltre l’anno 1970. Sono state fatte alcune eccezioni per serie di registri che arrivano agli anni Ottanta, elencati per non interrompere la sequenza della serie e per avere un quadro completo della documentazione conservata in Archivio storico.
Allo stesso modo, per le deliberazioni degli organi di gestione (Consiglio, Giunta, Deputazione, Presidente, ecc.), in accordo con l’Ufficio Archivio della Provincia, vista la rilevanza documentale, si è preferito non interrompere la serie e inventariarla fino agli anni Novanta.
Il medesimo criterio è stato utilizzato per i fascicoli del carteggio, soprattutto quando relativi a pratiche pluriennali, ma in principal modo afferenti alla sezione storica.
Sono state osservate le norme ISAD di descrizione archivistica e i criteri utilizzati sono in linea con quelli dell’inventario 2004.
Si è quindi proceduto al riordino della documentazione.
Nell’inventario del 2004 il fondo si presentava articolato in tre sezioni, che corrispondevano a tre successive fasi di formazione dell’Archivio. La prima sezione comprendeva i documenti più antichi, già depositati presso l’Archivio di Stato; la seconda quelli che erano stati temporaneamente collocati presso l’Istituto “Copernico”; la terza sezione, infine, comprendeva numerose serie di registri e documentazione recente, perlopiù di natura contabile.
L’ordinamento si presentava per “serie aperte”, cioè per “caselle”, individuate dallo specifico titolario per la classificazione degli atti in uso presso l’Amministrazione Provinciale di Brescia.
Fino al 1903 circa era in uso un titolario che non è stato possibile ricostruire, data la completa riclassificazione dei fascicoli avvenuta da quell’anno in poi, anche con effetto retro-attivo. Esso era formato da:
- Categorie
- Rubriche
- Fascicoli
L’Archivio pertanto risultava suddiviso in tre sezioni, relative ai tre titolari in uso nei vari periodi.
- Sezione I – Dal 1903 al 1930 circa era in uso un titolario (applicato in massima parte sulla Sezione I del fondo), articolato in:
- Serie (XIV)
- Categorie (la cui numerazione ripartiva da I per ciascuna serie)
- Caselle (1-150)
- Fascicoli
Di questo periodo è stato rinvenuto un “Titolario per la classificazione degli atti dell’Amministrazione Provinciale di Brescia”, riferibile agli anni 1900-1940, che riassume tutti i fascicoli di questa parte dell’Archivio, in ordine di Casella e Fascicolo (cfr. Serie Registri, Registro N° 0001). Pur essendo stato utile per la ricostruzione della struttura del fondo, si è riscontrato come in esso non siano presenti tutte le voci dei fascicoli che si trovano nella documentazione (vedi per es. la Casella 150), e pertanto è stato necessario in alcuni casi integrarlo.
- Sezione II – Dal 1931 circa in poi il titolario non subì modifiche sostanziali di struttura, ma solamente a livello di casella, con differenziazioni nei titoli di classificazione; esso fu applicato in massima parte sulla Sezione II del fondo.
A queste due sezioni sono state ricondotte 86 unità archivistiche, ricondotte nella classificazione e nell’anno di pertinenza. La segnatura riporta quindi dei “barrati” (per es. b. 1426/1) per poter accogliere queste unità.
- La Sezione III era costituita dalle serie particolari di documentazione (non classificata sulla base dei titolari precedenti), relativa alla Contabilità (Conti Consuntivi, Entrate e Uscite) dell’Amministrazione Provinciale, nonché dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale e dello Stabilimento Scolastico Provinciale ed alla Serie dei Registri (Protocolli, Appalti e contratti, Cassa, ecc.) dell’Amministrazione Provinciale, dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale, dello Stabilimento Scolastico Provinciale e del Comitato Provinciale della Caccia.
Durante quest’ultimo intervento, si è ritenuto di collocare la documentazione riguardante gli archivi aggregati, nei rispettivi fondi, mantenendo una sezione per la “Contabilità”, e una per le diverse serie dei Registri.
La Sezione terza è ora costituita dalla documentazione dal 1964 al 1970, vale a dire alle annualità successive alle prime due sezioni, inventariate con il progetto di inventariazione 2010-2016.
Un particolare nucleo documentario, denominato “Lavori pubblici” riguarda le pratiche provenienti dall’Ufficio tecnico provinciale, riguardanti soprattutto la costruzione e la manutenzione di strade e fabbricati, per complessivi 410 faldoni. Si tratta di documentazione non classificata, che si è ritenuto opportuno mantenere distinta dal carteggio generale. Inoltre, per non perdere elementi delle vicende archivistiche dei documenti che potrebbero rivelarsi determinanti, anche in future scelte di selezione delle carte, sono stati mantenuti distinti i due nuclei, uno relativo ai documenti versati all’archivio storico dall’ufficio tecnico di Piazza Tebaldo Brusato, l’altro relativo a documentazione recuperata anni fa presso la sede di Piazza Paolo VI e descritta in un elenco redatto a cura di Bruno Trabucco.
Similmente si configura come un nucleo a se stante, la documentazione riguardante il “Presidente”, composta da carteggio che fa capo a un proprio protocollo (si conservano sia i registri, sia la corrispondenza collegata). L’utilizzo di un protocollo separato e peculiari prassi di archiviazione del carteggio denotano che si tratta di un fondo distinto dal carteggio generale della Provincia di Brescia.
In coda al carteggio, sono riportate le diverse serie composte da registri (Protocolli, Deliberazioni, Appalti e contratti, Personale, Contabilità, Assistenza, Ufficio tecnico provinciale, ecc.). Alla parte già inventariata nel 2004, nell’intervento successivo se ne sono aggiunti oltre 2.300; alcuni sono andati a integrare lacune in serie già esistenti, altri hanno costituito nuove serie, trattandosi di tipologie prima non rinvenute.
Durante il riordino, al carteggio dal 1964 al 1970 sono state attribuite segnature progressive alla parte precedente.
Per le sezioni della “Contabilità”, “Presidente”, “Lavori pubblici” e per i Registri, la numerazione riparte dal n. 1 per ciascuna serie/sottoserie, trattandosi perlopiù di serie soggette a incrementazione.
In ogni caso, le modifiche alle segnature, rispetto all’inventario del 2004, riguardanti essenzialmente i Registri, sono state riportate in specifiche tavole di raffronto.
Per facilitare la consultazione dell’inventario, qui di seguito riportiamo i criteri seguiti per la schedatura:
Ad ogni unità informatica corrisponde un’unità archivistica (il fascicolo o, in alcuni casi, la busta).
I dati rilevati in ciascun “campo” sono:
· Titolo: è stato riportato il titolo del fascicolo come riportato sul rubricario, per la Sezione fino al 1930; per la Sezione dal 1931, per la quale non esiste alcun rubricario di riferimento, si è riportato il titolo presente sulla camicia del fascicolo. Tuttavia, quando la documentazione non presentava sempre le camicie dei fascicoli, l’oggetto è stato desunto direttamente dagli allegati; nel caso in cui sugli allegati siano presenti oggetti diversi di uno stesso fascicolo, è stata riportata una dicitura riassuntiva.
· Estremi cronologici dei documenti: sono indicate le date reali dei documenti contenuti, compresi eventuali anteatti.
· Estremi cronologici di organizzazione: se possibile, è stata indicata la data di archiviazione.
· Contenuto: è il campo della descrizione vera e propria, nel quale sono stati elencati e descritti gli “allegati” contenuti nel fascicolo e le pratiche presenti.
· Note: è stata segnalata la presenza di materiale iconografico (planimetrie, disegni, ecc.) o a stampa (opuscoli, pubblicazioni, ecc.); sono state sottolineate eventuali incongruenze o particolarità degne di nota .
· Definizione: si è distinto tra “busta”, “fascicolo” o “registro”, a seconda dei casi.
· Segnatura antica: quando presenti, sono stati riportati gli elementi della classificazione antica, specie per il titolario precedente al 1903, oppure numeri di busta o di volume precedenti al nostro intervento.
Va sottolineato inoltre come, essendo il “fascicolo” un’articolazione del titolario, così come gli “allegati”, non sempre all’interno di una busta sono presenti tutti i numeri: questo è ben riscontrabile dall’elenco riportato nella scheda descrittiva, in cui sono indicati in modo progressivo gli allegati (pertanto quando non è riportato il numero di allegato, vuol dire che esso non è presente nel faldone).
E’ stata poi segnalata la presenza di fogli di rimando archivistico riferiti ad allegati o fascicoli privi di documenti o mancanti.
Altra particolarità degna di nota consiste, nella Sezione II, nell’uso di suddividere un unico allegato in sottofascicoli in ordine di anno.
Il metodo di organizzazione delle carte (per Casella e Fascicolo in ordine cronologico), talvolta sembra presentare delle incongruenze nella sequenza dei fascicoli (un Fascicolo 2, può seguire ai Fascicoli 1, 2 e 3); questo è motivato dalla particolare archiviazione, che prevede che la serie progressiva dei fascicoli possa essere interrotta o integrata con un numero di fascicolo già archiviato, sulla base della sua data. Oppure, può verificarsi che pratiche con lo stesso oggetto, aperte in periodi diversi, siano più o meno collocate vicine (es. alla Casella 19, Fascc. 7-9 degli anni 1919-1934, segue Fasc. 8 dal 1934 in poi). Talvolta è la dimensione particolarmente consistente di un Fascicolo, che può occupare anche un’intera busta, comporta che esso non venga fisicamente inserito nella sequenza esatta. Questo modo di archiviazione è stato naturalmente rispettato nell’inventariazione.
Ai fini della ricerca, quindi, bisogna tenere conto del fatto che l’ordinamento per caselle subordina quello cronologico e che i faldoni conservano spesso pratiche aperte per qualche decennio: questo fa sì che gli archi cronologici delle tre sezioni del fondo e quelli delle serie archivistiche di ciascuna sezione spesso si accavallino.
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Provincia di Brescia 1859
Fonti
- Istituzioni storiche del territorio lombardo 1999 = Le istituzioni storiche del territorio lombardo XIV-XIX secolo. Brescia, Regione Lombardia, 1999, pp. 36-37 e p. 71.
- Istituzioni storiche del territorio lombardo 1999 = Le istituzioni storiche del territorio lombarde 1859-1971, tomo I, A-L, Regione Lombardia, 1999, pp. 47-50 e p. 171.
- Fappani 1997 = Enciclopedia Bresciana, vol. XIV, Edizione La Voce del Popolo, Brescia, 1997, pp. 140-142.
- Melis = La Provincia nella storia d'Italia, saggio inedito messo a disposizione dall'Amministrazione Provinciale di Brescia.
- Storia di Brescia = Storia di Brescia Storia, collana promossa e diretta da Giovanni Treccani Degli Alfieri, Brescia, 1961, Morcelliana Editrice.
Compilatori
- Riordino e inventariazione: Elena Lucca (Archivista) - Data intervento: 30 ottobre 2004
- Riordino e inventariazione: Ombretta Primavori (Archivista) - Data intervento: 30 ottobre 2004
- Riordino e inventariazione: Chiara Manzoli (Archivista) - Data intervento: 30 ottobre 2004
- Riordino e inventariazione: Michela Gatti (Archivista) - Data intervento: 30 ottobre 2004
- Riordino e inventariazione: Mara Catalano (Archivista) - Data intervento: 30 ottobre 2004
- Riordino e inventariazione: Linda Giuzzi (Archivista) - Data intervento: 30 settembre 2016
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/126708