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Congregazione di carità di Paderno Franciacorta

Congregazione di carità di Paderno Franciacorta (1861 - 1937)

80 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: 6 bb.

L'archivio della Congregazione di carità unitaria di Paderno consta di ottanta unità archivistiche, tra buste e registri, che coprono un arco di tempo che dal 1861 arriva al 1937; un arco cronologico appena più ampio di quello dell'attività svolta dall'ente, dal momento che sono confluite nel suo archivio le carte prodotte dall'istituto elemosiniero che l'aveva preceduta.

Della documentazione che lo compone, di particolare rilievo è quella relativa alla gestione finanziaria e patrimoniale dell'ente, conservata dal 1861 al 1936 e raccolta all'interno di 21 unità archivistiche.

Essa, consente di seguire la gestione finanziaria dell'ente fino al 1936. L'ordinamento datole mantiene quello che le carte presentavano e che vedeva, a partire dal 1922 con poche lacune, raggruppati annualmente per esercizio finanziario, tutti quei registri e quegli atti che concorrevano alla formazione del conto consuntivo: nello stesso fascicolo quindi si troveranno quasi sempre il bilancio preventivo, il conto consuntivo, i mandati di pagamento e le riversali d'incasso.

Di discreta consistenza la documentazione che testimonia delle decisioni degli organi deliberanti, che si conserva per gli anni 1861 − 1936, e quella relativa all'accettazione a all'amministrazione dei legati disposti in favore dell'ente da privati benefattori.

Estremamente esigua la documentazione relativa all'attività assistenziale svolta: si tratta essenzialmente di pochi elenchi dei poveri ordinariamente soccorsi, di altrettanto pochi elenchi degli ammalati indigenti ai quali vengono somministrati medicinali e di note degli oggetti distribuiti. Sostanzialmente inesistente la documentazione relativa all'attività statutaria dell'ente; esiste soltanto una copia del Regolamento di amministrazione interna del 14 aprile 1903.

Storia archivistica:

Non si sono rinvenute notizie che consentano di fare luce sulle vicende storiche dell’archivio e sulle modalità di organizzazione delle carte praticate dall’ente nel tempo.

Sappiamo soltanto che nell’anno 1876 la Congregazione di carità non aveva un ufficio proprio ma si serviva “come d’ufficio d’altra delle sale comunali”, e che le carte costituenti il suo patrimonio, e le note ipotecarie dei suoi crediti […] [erano] ben custodite in apposito armadio a chiave nella sala che dal comune le […] [era] destinata (1)".

Prima dell’inizio dell’intervento di riordino e inventariazione il complesso documentale si trovava in uno stato di completo disordine. Le carte erano raccolte all’interno di alcuni faldoni e, insieme con i registri, disposte su una scaffalatura metallica, in un locale a piano terra in via Mazzini al civico 57 dove erano pervenute, insieme con archivio storico e di deposito del comune, nella seconda metà degli anni Novanta del Novecento. Erano prive di qualsiasi strumento di corredo.

(1) In ACC, busta 5, fascicolo 2.

Criteri di ordinamento

Terminata la schedatura preliminare dei pezzi si è proceduto al riordino dell’archivio. In assenza di strumenti di corredo pregressi, così come di antiche segnature che potessero servire a ricostituire la struttura originaria dell’archivio, si è proceduto, attraverso l’analisi e delle competenze dell’ente, creare serie archivisticamente omogenee gerarchicamente ordinate, all’interno delle quali poter ricondurre la documentazione.

Codici identificativi:

  • MIBA00E46B (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Roberta Gallotti (Archivista)
  • Debora Piroli (Archivista)
  • Veronica Vitali (Archivista)