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Comune di Ubiale Clanezzo

Comune di Ubiale Clanezzo (1815 - 1972)

2.177 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Storia archivistica:

Non sono state rinvenute nel corso dell’intervento di riordino documenti che potessero fornire precise informazioni circa le condizioni e l’organizzazione dell’archivio storico di Ubiale Clanezzo né per quanto riguarda il periodo ottocentesco né per il successivo. Nemmeno risulta accertabile in che momento siano stati eseguiti precedenti interventi di riordino. Dalla presenza di numerosi fascicoli raccolti in cartelline non originali, in particolare per le sezioni ottocentesche, è verosimile ritenere che l’archivio sia stato oggetto di almeno un paio di sistemazioni, una presumibilmente all’inizio del ‘900 e forse una seconda, relativa alla documentazione novecentesca, successivamente all’anno 1960. Queste operazioni sono state eseguite secondo criteri sostanzialmente rispettosi della fisionomia storicamente acquisita dall’archivio; seppure una certa quantità di carteggio, quantificabile in circa 20 faldoni, avesse perduto l’ordinamento conferitogli ed era talvolta ridotto in miscellanea, tuttavia non sono state rilevate particolari frammistioni di documenti indotte da erronei rimaneggiamenti.

L’archivio, costituito da documentazione avente estensione cronologica dal 1815 al 1972, comprende n. 2398 schede unità, attribuite a sei distinti fondi:

- archivio storico comunale di Ubiale Clanezzo, articolato in cinque partizioni (sezione 1815-1859, sezione 1860-1897; sezione 1898-1940; sezione 1941-1965 e serie particolari) e comprendente n. 2177 schede.

- archivio della Congregazione di Carità di Ubiale Clanezzo, con estensione cronologica dal 1887 al 1944 n. 48 schede.

- archivio dell’Ente Comunale di Assistenza, dal 1937 al 1961, con n. 26 schede.

- Archivio del Commissario Distrettuale di Almenno S. Salvatore, dal 1812 al 1860, con n. 125 schede.

- Archivio della Cassa Mutua Comunale Coltivatori Diretti, dal 1955 al 1970, con n. 9 schede.

- Archivio della Sezione Comunale Cacciatori, dal 1953 al 1964, con n. 13 schede.

Criteri di ordinamento

Il complesso documentario, prima dell’intervento, presentava un ordine frammentario e disomogeneo, con una sezione ottocentesca più confusa e disorganizzata e partizioni successive già sostanzialmente articolate secondo la struttura dettata dalla circolare Astengo del 1897. Dal punto di vista operativo, il problema più rilevante, e necessitante una dispendiosa operazione di cernita, è stato costituito dallo stato di confusione, quasi in miscellanea, in cui si trovava una quantità apprezzabile di documentazione, quantificabile in circa 15-20 faldoni, provvisoriamente raccolta nelle buste in ordine molto approssimativo, così come si trovava originariamente in archivio, per poterne effettuare il trasferimento nei locali di lavoro.Si è dovuto quindi procedere ad un propedeutico e minuzioso intervento di riattribuzione delle carte ai fascicoli e alle serie di appartenenza, in particolare per quanto riguarda le sezioni 1815-1859 e 1860-1897, mentre nettamente più ordinata si presentava la sezione 1941-1960, disposta, a differenza della precedente 1898-1941, in serie annuali, benché entrambe organizzate secondo i dettami del titolario in uso nei comuni italiani a partire dall’anno 1898. Nel contempo si è provveduto ad individuare le singole organizzazioni documentali che costituivano l’archivio, individuando sei distinti fondi: l’archivio del Comune, l’archivio della Congregazione di Carità, dell’Ente Comunale di Assistenza, l’archivio della Cassa Mutua Comunale Coltivatori Diretti, l’archivio della Sezione Comunale Cacciatori, l’archivio del Commissario Distrettuale di Almenno S. Salvatore.Il fondo comunale è stato invece organizzato in cinque partizioni: sezione 1815-1859; sezione 1860-1897; sezione 1898-1940; sezione 1941-1960; serie particolari.

Non abbiamo notizie sulle condizioni dell’archivio comunale in età ottocentesca né titolari o elenchi di sorta che potessero fornire precise indicazioni per una ricomposizione filologicamente irreprensibile delle voci originarie in cui si articolava il complesso documentario. E’ stato tuttavia possibile, dall’analisi della documentazione conservata, dalle annotazioni poste sulle carte, dai titoli dei fascicoli e di alcuni faldoni, individuare quattordici voci di struttura per la sezione 1815-1859 e venti per la sezione 1860-1897. Per gli atti posteriori all’entrata in vigore della circolare Astengo si è invece provveduto all’ordinamento secondo il titolario dettato dalla stessa. La restante documentazione dell’archivio comunale è attribuita alla sezione “Serie particolari”, organizzata in venti titoli e comprendente soprattutto unità documentarie in forma di registro. Da rilevare la totale assenza nel fondo storico comunale di registri relativi al periodo ottocentesco, e, per quanto riguarda le serie perticolari la sola presenza, con estensione ad annualità precedenti al 1898, della serie “Esercizi finanziari”. Tutti gli atti fascicolati, una volta riordinati, sono stati inseriti in apposite cartelline sulle quali è stata applicata un’etichetta riportante i dati identificati dell’unità archivistica, e successivamente infaldonati. I registri con dimensioni che non consentivano l’"infaldonamento", sono stati collocati a parte.Stato di ConservazioneI documenti si trovavano complessivamente in un più che discreto stato di conservazione. In particolare la documentazione novecentesca risultava pressoché integra, a parte una certa quantità di mandati e riversali pertinenti agli esercizi finanziari. Non sono da segnalare criticità particolari, tuttavia una parte della documentazione ottocentesca, e segnatamente quella rinvenuta in miscellanea, presentava sovente segni di piegature e superficiali danneggiamenti.

Non sono state rinvenute nel corso dell’intervento di riordino documenti che potessero fornire precise informazioni circa le condizioni e la fisionomia dell’archivio storico di Ubiale Clanezzo né per quanto riguarda il periodo ottocentesco né per il successivo. Nemmeno risulta accertabile in che momento siano stati eseguiti precedenti interventi di riordino. Dall’osservazione dei faldoni e soprattutto dalla presenza di numerosi fascicoli raccolti in cartelline non originali, in particolare per le sezioni ottocentesche, è verosimile ritenere che l’archivio sia stato oggetto di almeno un paio di sistemazioni, una presumibilmente all’inizio del ‘900 e forse una seconda, relativa alla documentazione novecentesca, successivamente all’anno 1960. Tali operazioni sono state eseguite secondo metodologie sostanzialmente rispettose dell’organizzazione storicamente acquisita dall’archivio; seppure una certa quantità di carteggio avesse perduto l’ordinamento conferitogli, tuttavia non sono state rilevate particolari commistioni di documenti indotte da erronei rimaneggiamenti. L’archivio contiene documentazione dal 1815 al 1972 ed è stato articolato in cinque partizioni (sezione 1815-1859, sezione 1860-1897; sezione 1898-1940; sezione 1941-1965 e serie particolari).

Codici identificativi:

  • MIBA00E9D7 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Sergio Ganzerla (Archivista)