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Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo - Sezione I (1877 - 1977)

Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo - Sezione I (1877 - 1977) (1877 - 1979)

260 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: 189 fascc., 67 regg.

Si segnala che le partizioni documentarie Istituzione, Funzionamento, e Risorse Economiche, appaiono le più complete, e si evidenzia una certa continuità nel fluire delle carte.

Se infatti attraverso le circolari, gli statuti, i regolamenti, i verbali delle assemblee nazionali dei soci (ordinarie straordinarie), e del CdA, la corrispondenza dei Presidenti e dei Commissari Prefettizi, la gestione delle risorse economiche e finanziarie ci è permesso ricostruire la vita e la storia del sodalizio, altrettanto, non si può affermare per l'aspetto mutualistico, dove la documentazione ha subito distruzioni, smembramenti e dispersioni.

Storia archivistica:

La Società nazionale di mutuo soccorso macchinisti e fuochisti conserva un complesso documentario prodotto dal 1880 al 1996, presso la sua sede nazionale in via San Gregorio 46/48 a Milano, con una sezione I che copre un arco cronologico dal 1880 al 1977, e una sezione II dal 1978 al 1996.

L’anno 1977 è spartiacque nella storia del sodalizio in quanto la società, grazie all’insediamento di un nuovo consiglio d’amministrazione guidato da Gabriele Ferri, ha voluto l’allargamento a tutte le categorie dei ferrovieri, con conseguente aumento di associati, da cui è derivata una maggior floridezza del sodalizio.

L’archivio si chiude con il 1996, in quanto posteriormente a questa data, le carte sono conservate presso i singoli uffici e gestite in autonomia dal personale della società, anche in modo disallineato rispetto allìordinamento da noi effettuato.

Inizialmente il complesso documentario contava circa 540 pezzi d’archivio tra faldoni, raccoglitori, fascicoli sparsi, cartellette, registri, dossier, scatoloni, ed era sistemato nei vari locali della società quali la biblioteca, il centro stampa, la cantina, e gli uffici.

Un patrimonio che almeno fino al 1977, si presentava ai nostri occhi purtroppo frammentario e lacunoso, per aver subito dispersioni e distruzioni nel corso del tempo, nonostante la volontà di alcuni dirigenti alla guida del sodalizio di "salvare"il fondo e preservarlo dall’incuria del tempo, in quanto memoria storica della attività e impegno del sodalizio.

A partire dal 1978 invece le carte appaiono molto più numerose, dal punto di vista quantitativo e meglio organizzate: ogni pratica, (nella quasi totalità) ha un suo fascicolo con l’intestazione.

Sezione I (1880 – 1977)

La sezione I risultava comprendere inizialmente 91 pezzi d’archivio tra faldoni, raccoglitori, registri e volumi. In dettaglio: 6 buste numerate (da 1 a sei) contenenti prevalentemente carteggio e 25 raccoglitori di piccole dimensioni, di cui una maggior parte vuoti, e altri contenenti pochissime carte a carattere contabile e di natura diversa. L’altra parte portante della sezione, era rappresentata dai 61 volumi e registri concernenti le scritture sociali, le scritture contabili, i libri soci, i memoriali e le statistiche. La documentazione e i registri si trovavano sistemate in un armadio a vetrina facente parte dell’area adibita a biblioteca della Società.

Le carte contenute nei faldoni e nei raccoglitori apparivano in buone condizioni; i registri risultavano invece più danneggiati per la presenza di muffe e abrasioni dovute alla loro collocazione per parecchio tempo in luoghi umidi da cui poi, sono stati tratti e uniti al restante materiale.

La Società ha comunque già disposto un intervento mirato di restauro che è iniziato nel 2006 e proseguirà nel 2007, grazie ai contributi regionali..

Negli anni Novanta vi fu un precedente tentativo di riordino della documentazione più antica, ad opera di un operatrice della Cooperativa Caeb, che aveva portato alla catalogazione in ordine cronologico di una piccola sezione dell’archivio (buste numerate da 1 a 6) e alla creazione di un elenco descrittivo. Questo strumento di corredo risulta tuttora inadeguato, in quanto si propone solo come una sommaria descrizione di un settore della documentazione, senza prevedere alcun riordino delle carte tra loro assimilabili.

Nessun altro tipo d’intervento ha interessato nel tempo l’archivio o la restante parte della documentazione.

Criteri di ordinamento

Non avendo trovato tracce di classificazione sulla documentazione e sui fascicoli originali e non avendo reperito strumenti di corredo del fondo, si è passati all’esame delle singole carte, dei fascicoli organizzati dall’ente, dei contenuti dei registri e dei volumi in nostro possesso. Sulla base degli studi fatti (statuti, verbali del Consiglio d’Amministrazione, verbali delle assemblee)e con l’aiuto delle pubblicazioni forniteci dalla biblioteca, si è cercato di ricostruire una struttura che rispecchiasse il più fedelmente possibile l’attività della Società, a cui afferire la documentazione fascicolata, quella da fascicolare, i registri e i volumi; operazione svolta, non senza qualche difficoltà, a causa della estrema frammentazione dei pezzi d’archivio.

Dall’insieme della documentazione inoltre, sono state scorporate carte e registri non prodotti dal sodalizio quali: il fondo della Società Anonima Case ferrovieri, che fu indipendente dalla Cesare Pozzo fino al 1942 e i 5 registri relativi al Comitato di Liberazione Nazionale Ferroviario di Milano.

Entrambi i fondi “aggregati” sono stati inventariati.

Notize di intervento

L’inventario dell’archivio storico è su supporto informatico, con la funzione di offrire un valido strumento di controllo sulle carte e sulla loro conservazione e ai fini della consultazione agli utenti; l’inventario informatizzato è stato realizzato con il software Sesamo 4.1 prodotto dalla Regione Lombardia che ha la possibilità della generazione automatica della versione HTLM del file in per un suo utilizzo in rete.

La descrizione archivistica delle unità che compongono l’archivio è stata fatta in base alle norme ISAD G (international standard archival description general) e ISAAR (CPF) (international standard archival authority record for comparate bodies, persons and families) e ha tenuto conto dei seguenti descrittori: numero di scheda, numero di unità, classificazione, titolo originario o titolo redazionale dell’unità, descrizione del contenuto, estremi cronologici, segnatura (classificazione e collocazione archivistica), eventuali sottofascicoli, note e rimandi.

Dopo l’intervento di riordino, l’archivio sezione I e II è conservato presso una stanza della Società – area biblioteca; il complesso documentario è stato sistemato in 154 buste.

E’ concentito l’accesso alle carte durante l’apertura della biblioteca nei giorni di lunedi e mercoledi

Nel febbraio del 2005 l’archivio della Società è stato dichiarato di notevole interesse storico dal Soprintendente Archivistico per la Lombardia.

Codici identificativi:

  • MIBA01A0DE (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • Checcozzo, Maderloni 1992 = Giorgio Checcozzo, Uliano Maderloni, Dalla "Macchinisti e Fuochisti" alla "Mutua dei Cittadini", Milano, Edizioni Unicopli, 1992
  • Checcozzo, Stefanelli 1987 = Giorgio Checcozzo, Sara Stefanelli, La Mutua dei Macchinisti e Fuochisti : una storia nella Storia dei ferrovieri, Milano, Centro Grafico Linate, 1987
  • Maggi 2004 = Stefano Maggi, Il tormento di un'idea : vita e opera di Cesare Pozzo : dal sindacato al socialismo (1853-1898), Milano, Franco Angeli, 2004
  • Antonioli, Checcozzo 1994 = Maurizio Antonioli, Giorgio Checcozzo, Il Sindacato ferrovieri Italiani dalle origini al fascismo, Edizioni Unicocpli, Milano, 1994
  • Biblioteca Cesare Pozzo = Catalogo della Bibilioteca Cesare Pozzo
  • MICA000BE4 = Archivio di Stato di Milano, fondo Prefettura di Milano
  • MICA000BE5 = Corrispondenza Ministero Interno- Archivio di Stato- di Milano fondo Prefettura

Compilatori

  • Enrica Panzeri
  • Alessandra Borgese (archivista)