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ARCHIVIO VITTORIO GREGOTTI

ARCHIVIO VITTORIO GREGOTTI (1969 -)

1.024 unità archivistiche di primo livello collegate

Archivio

L’archivio della Società di progettazione “Gregotti Associati” possiede una struttura chiaramente organizzata in serie definite dalla tipologia dei materiali: disegni in tubi, cartelle e cassettiere; modelli con teca in plexiglas; carteggi e corrispondenza in buste; “Libretti”, cioè menabò di presentazione e consultazione riassuntivi del progetto, organizzati in 365 raccoglitori ad anelli.
Descrizione dei "Libretti"
I "Libretti” sono dei menabò cartacei che descrivono in forma sintetica alcuni tra i maggiori progetti realizzati dalla Società – come il quartiere Pirelli−Bicocca a Milano − o altri lavori il cui svolgimento ha reso necessaria la presenza di un agile strumento di controllo e di presentazione.
Il termine “Libretto”, coniato dallo “Studio”, ne descrive la struttura ispirata ai volumi a stampa e ne rappresenta le intenzioni illustrative: quando completi, sono composti da pagine con frontespizio, indice e numero di pagina e contengono testo, schizzi, disegni e fotografie. Poiché gli incarichi affrontati dalla “Gregotti Associati” e descritti dai “Libretti” riguardano progetti di lunga durata e complessità e spaziano dall’urbanistica all’architettura, dall’allestimento alle infrastrutture, ogni progetto può essere illustrato da più menabò relativi a diverse fasi di intervento (progetto di massima, progetto esecutivo, piano regolatore generale, piano particolareggiato, piano di lottizzazione, prima fase di concorso, ecc.) oppure a singoli edifici all’interno di grandi complessi (Milano−Bicocca: Edificio V. Ricerca e Sviluppo Pneumatici; Edifici 120 e 334; Edifici 45, 262 e Edifici 46/66, ecc) o particolari costruttivi e tecnici (impiantistica, abachi di serramenti, sezioni stradali, ecc) o, infine, pratiche in ottemperanza alla legislazione vigente (Legge Naz. 13, 9.1.89. Legge R.Lom. 6, 20.2.89”, cioè adeguamento requisiti di adattabilità, accessibilità, ecc.). Ogni “Libretto” corrisponde a un progetto e ne porta il numero identificativo di protocollo.
Il singolo “Libretto” può essere distribuito in più fascicoli (buste di plastica) e, a volte, su più raccoglitori. Nella maggior parte dei casi il “Libretto” ha perso il proprio ordine di impaginazione e poiché il “Libretto” è composto sia da parti con numerazione, sia da parti prive di numerazione di pagina, il riordino è risultato un’operazione di lettura e analisi delle singole pagine.
Ogni “Libretto”, inoltre, ha una composizione materica differente, all’interno della quale è difficile distinguere gli originali dalle copie. Per documento originale si intendono i disegni tecnici a inchiostro di china su carta da lucido o su carta, che in questo caso si presentano anche incollati su cartoncino; è opportuno notare che spesso è difficile distinguere le copie xerografiche dagli originali. Possono esservi anche copie xerografiche su carta adesiva, copie xerografiche colorate a pastello o pennarello, stampe fotografiche b/n o a colori, stampe da file di disegni tecnici, relazioni di testo dattiloscritte o stampate da file, tutte rielaborate e composte su carta o cartoncino all’interno del “Libretto”. Le pagine dei “Libretti” sono studiate come dei veri e propri menabò basati sulla tecnica del collage di testo e immagini, da riprodurre sia per uso interno allo studio, sia per presentazioni ai clienti. Vi si aggiungono, poi, pagine sciolte di copie xerografiche e stampe fotografiche di modelli, nonché copie xerografiche di interi “Libretti”.
I gruppi di pagine riconosciuti come originali, cioè caratterizzati dall’intervento manuale dei progettisti, sono stati avvolti in carta non acida appositamente ritagliata su misura o, dove possibile, raccolti in buste di carta non acida e nuovamente infilati nelle buste di plastica dei raccoglitori.

Storia archivistica:

L’archivio della Società di progettazione “Gregotti Associati”, ricevuto in dono dal CASVA di Milano nel 2013, deriva dal lavoro dello Studio fondato da Vittorio Gregotti nel 1969, dopo aver concluso l’esperienza lavorativa dello Studio Architetti Associati con Lodovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Lo studio è attivo tra il 1969 e il 1973 poi, nel 1974, viene fondata la società Gregotti Associati alla quale si deve la produzione della maggior parte dei progetti acquisiti.

Lingua della documentazione:

  • ita
  • fre
  • eng
  • ger
  • tur

Condizione di accesso:

accessibile previa autorizzazione

Stato di conservazione:

buono

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Compilatori

  • Prima redazione: Maria Teresa Feraboli (Archivista) - Data intervento: 13 novembre 2014